Gentili membri del consiglio,
scrivo a tutti per informarvi di un episodio rilevante per la questione dell'anticipo degli esami,
che secondo me dovrebbe spingerci ad inviare un quesito al Rettore, come avevamo intenzione di fare.
Due giorni fa, agli orali dell'esame del corso (annuale) di matematica del primo anno per il corso di laurea in biotecnologie,
si sono presentati 3 studenti immatricolati quest'anno accademico. Poiché Margherita non fa parte del nostro
corso di laurea, non era al corrente della nostra discussione né della delibera del Senato segnalata da Alberti.
Al contrario, si ricordava che la segreteria didattica del corso di laurea in biotec le aveva comunicato che quel
tipo di studenti poteva sostenere l'esame. Nel dubbio, Margherita ha telefonato al dott. Bellandi, dirigente della
direzione didattica dell'ateneo, il quale ha detto sostanzialmente che, a dispetto della delibera del Senato,
la questione rimane a discrezione del docente, in quanto si tratterebbe di norma "non cogente" (sic).
Con Bellandi ho parlato brevemente anch'io, e mi ha inoltre detto che la scelta di non incorporare il contenuto
della delibera nel nuovo regolamento didattico è stata fatta coscientemente. Alla mia domanda esplicita se un
docente che si rifiuti di far sostenere l'esame ad uno studente per questi motivi sia passibile di denuncia mi ha
risposto in un modo che non saprei riprodurre, ma comunque senza dire né "sì", né "no", né "non lo so".
Vista la situazione, proporrei di inserire come punto all'ordine del giorno del prossimo consiglio
l'approvazione di una qualche versione del quesito al rettore proposto da Carlo.
Buon pomeriggio,
Paolo Lisca