Gentili membri del consiglio,scrivo a tutti per informarvi di un episodio rilevante per la questione dell'anticipo degli esami,che secondo me dovrebbe spingerci ad inviare un quesito al Rettore, come avevamo intenzione di fare.Due giorni fa, agli orali dell'esame del corso (annuale) di matematica del primo anno per il corso di laurea in biotecnologie,si sono presentati 3 studenti immatricolati quest'anno accademico. Poiché Margherita non fa parte del nostrocorso di laurea, non era al corrente della nostra discussione né della delibera del Senato segnalata da Alberti.Al contrario, si ricordava che la segreteria didattica del corso di laurea in biotec le aveva comunicato che queltipo di studenti poteva sostenere l'esame. Nel dubbio, Margherita ha telefonato al dott. Bellandi, dirigente delladirezione didattica dell'ateneo, il quale ha detto sostanzialmente che, a dispetto della delibera del Senato,la questione rimane a discrezione del docente, in quanto si tratterebbe di norma "non cogente" (sic).Con Bellandi ho parlato brevemente anch'io, e mi ha inoltre detto che la scelta di non incorporare il contenutodella delibera nel nuovo regolamento didattico è stata fatta coscientemente. Alla mia domanda esplicita se undocente che si rifiuti di far sostenere l'esame ad uno studente per questi motivi sia passibile di denuncia mi harisposto in un modo che non saprei riprodurre, ma comunque senza dire né "sì", né "no", né "non lo so".Vista la situazione, proporrei di inserire come punto all'ordine del giorno del prossimo consigliol'approvazione di una qualche versione del quesito al rettore proposto da Carlo.Buon pomeriggio,Paolo LiscaIl giorno 23 gennaio 2014 09:26, Carlo Petronio <petronio@dm.unipi.it> ha scritto:_______________________________________________
Cari membri del Consiglio di CdS,
pare che la discussione che abbiamo avuto ieri sull'anticipo degli esami sia stata del tutto inutile. Il quesito che volevamo porre aveva già avuto risposta da parte del SA nel 2007, come da circolare che allego (ringraziando Alberti per avermela indicata). Si riferisce a una versione precedente del regolamento didattico, ma esprime un concetto generale che certamente non viene superato dalle revisioni del regolamento. A questo punto procederei così:
1) Nel verbale scriverei
"Il Presidente ricorda che in base alla delibera del SA del 21 marzo 2007 allegata gli studenti del primo anno appena immatricolati non possono sostenere nella sessione invernale gli esami di corsi annuali. La delibera è ancora in vigore poiché, per quanto il regolamento didattico di ateneo sia stato successivamente modificato, non lo è stato in modo da modificare le premesse della delibera. Il Consiglio dà mandato al Presidente di operare affinché l'osservanza di questo divieto sia verificata da parte delle strutture amministrative dell'ateneo."
2) Manderei la delibera del SA a Mancarella (che evidentemente non la conosceva, altrimenti mi avrebbe risposto in modo più netto) chiedendogli in modo ufficiale che le segreterie didattiche annullino i verbali
che violano il divieto di cui sopra. (Ma sapendo che non possiamo contarci troppo; l'importante è che siamo noi ad informare gli studenti del divieto.)
Osservazioni?
Saluti,
Carlo
P.S. Pur con grande tranquillità, respingo l'accusa di scorrettezza fattami da parte degli studenti. Nel momento in cui ho posto in votazione la proposta del quesito sono certo di aver detto che noi avremmo sostenuto quella interpretazione e chiesto al Rettore di pronunciarsi su di essa. Posso essere d'accordo che non fosse una buona idea (vedi Dvornicich e altri), posso non essere stato chiaro nel dirlo, e in tal caso me ne scuso, ma certamente non era mia intenzione prevaricare l'assemblea. Caso chiuso, comunque.
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