Se ricordo bene, fino a maggio 2017 questa richiesta di equipollenza a Pisa non c'era e la commissione decideva autonomamente se il dottorato ottenuto nella sede X sia equivalente al dottorato italiano. E andava benissimo così.

Poi qualcuno della nostra amministrazione ha aggiunto questo solo perché qualche commissario ha sostenuto di non essere in grado di decidere. Questo è il solito meccanismo perverso in due passi: Paura dei ricorsi -> Sostituzione di un normale giudizio umano (che è il nostro lavoro) con un complicato e insensato algoritmo burocratico.

Ricordo che questa aggiunta delirante non esclude solo gli stranieri, ma anche tutti gli italiani che hanno fatto un dottorato all'estero, e sappiamo che sono tanti.

Il rettore dovrebbe semplicemente far tornare lo status quo a maggio 2017.

Bruno

2017-11-11 8:22 GMT+01:00 Carlo Petronio <carlo.petronio@unipi.it>:

Riccardo ha ragione nel dire che serve prudenza. Sulle responsabilità, non sono sicuro;
il quadro normativo non lo ha inventato il rettore, che a me pare sinceramente favorevole
al reclutamento esterno, anche se sotto di lui gli uffici e sopra di lui le leggi nazionali
rendono le cose difficili. Ciao, Carlo

Il 11/11/2017 07:57, RICCARDO BENEDETTI ha scritto:

... D'altra parte bisogna essere un po' prudenti con questo tipo di supplenza; far circolare un documento con una qualche valenza istituzionale (trasmesso per esempio dal dip mat, dal suo direttore?).
Anche una semplice traduzione (non autorizzata) del bando puo' farci incorrere in guai (per esempio se qualcuno venisse escluso dal vaglio dell'amministrazione pur avendo seguito le `nostre' istruzioni).

Ripeto, per me il problema e' a livello piu' alto, e riguarda tra l'altro il modo in cui questa direzione dell'ateneo interpreti quella `internazionalizzazione' con la quale per altri versi ci scassano in modo ridicolo ... vedi il fatto che in sede di concorso si debba certificare la conoscenza dell'inglese ....

Riccardo

Il 10.11.2017 09:06 Carlo Petronio ha scritto:

Cari geometri,

come Bruno sa, ieri ho scritto a Greg McShane per far diffondere sulla
lista del GDR tresses
l'annuncio del posto da noi. Mi ha scritto subito Brice Loustau, un
allievo di Schlenker che
pare forte; dopo una breve corrispondenza, la conclusione è stata: "se
fare domanda fosse
semplice la farei, ma col bando e le istruzioni per l'equipollenza in
italiano non sono sicuro".
Ho allora scritto alla Tangheroni, che avevo in precedenza diffidato
dal pubblicare ancora
"traduzioni" in inglese dei bandi vergognose come quelle fatte in
passato, chiedendole se
è previsto che preparino una "to-do list" operativa per gli stranieri,
come mi aveva promesso.
In attesa della sua risposta, vi dico che secondo me faremmo una cosa
sana se, in mancanza
degli uffici, la preparassimo noi. Qualcuno si offre? Per
l'equipollenza si può attingere anche
alle informazioni raccolte da Berarducci (in particolare, mi pare che
un suo candidato avesse
già preparato una pagina web con tutto quel che serve, quindi
basterebbe linkarla).

Ciao,
Carlo

--
Carlo Petronio

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