Copio ed incollo il testo di un'e-mail realtiva ad un'iniziativa di Figà-Talamanca per contrastare i 400:
Ovviamente per adereire scrivete Giovanni Figa'-Talamanca gft@uniroma2.it gft@studioluciani.net con Oggetto: NON aderiamo all'appello pro-gelmini
e NON fate il reply a questo mio messaggio nè a UNIRA!!!!
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-------- Messaggio originale -------- Oggetto: NON aderiamo all'appello pro-gelmini Data: Mon, 29 Nov 2010 19:22:56 +0100 Mittente: Giovanni Figa'-Talamanca gft@uniroma2.it Rispondi-a: gft@studioluciani.net A: francesco.sansone@unipr.it
Cari colleghi, ho ricevuto ieri un "appello" a sostegno della "riforma" dell'università, che personalmente non condivido (lo riporto qui in calce). Tale appello risulta provenire da un indirizzo email di un fantomatico dominio "maggioranzasilenziosa.com": su tale sito ho trovato accidentalmente ben 16.000 indirizzi email di colleghi di tutte le università tra cui il Vostro, ai quali l’appello è stato presumibilmente inviato. Si tratta di indirizzi carpiti da una banca dati in modo probabilmente illegale e comunque utilizzati abusivamente.
Personalmente, NON aderisco all'appello, e mi stupisco sinceramente che colleghi alcuni dei quali altrimenti stimabili possano appoggiare questo progetto di devastazione dell'Università italiana frutto di un patto scellerato tra l'oligarchia dei rettori e il mondo politico e sindacale.
La "riforma" accentua la gerarchizzazione degli atenei e lo strapotere dei rettori; sottrae alla comunità scientifica i meccanismi del reclutamento, rimettendo tutto alle oligarchie locali; nasconde dietro il polverone della valutazione della ricerca scelte arbitrarie e clientelari; distrugge l'autonomia didattica e scientifica dei giovani studiosi riducendoli ad un precariato senza sbocco; dulcis in fundo, ripropone la promozione ope legis per persone che, in quanto scientificamente validissime, non meriterebbero un trattamento così infamante.
Mi chiedo quanti dei colleghi firmatari abbiano davvero letto il testo e abbiano ragionato sulle sue conseguenze, non limitandosi al proprio stretto contesto e alla propria limitata esperienza (o convenienza).
Questo attacco del sistema dei partiti al mondo accademico ha un precedente storico che non va dimenticato: il famigerato decreto Pedini. Fu allora l'ostruzionismo dei deputati del gruppo indipendente di sinistra, dei radicali e in extremis di un drappello di missini a salvare l'università italiana dal saccheggio. Oggi lo scenario si ripete: il futuro si giocherà sul filo del rasoio.
Non posso sperare che gli anonimi promotori dell'appello, ai quali ho scritto, abbiano la cortesia di trasmettere ai (presunti) firmatari questa mia risposta. Sarò grato dunque a chi vorrà diffonderla o comunque contribuire a contrastare questa scellerata iniziativa.
Alcuni colleghi cui ho scritto mi hanno chiesto di promuovere un contro-appello: provo a farlo artigianalmente sottoponendovi la mozione approvata all'unanimità dalla Facoltà di ingegneria di Tor Vergata il 24 novembre scorso: "Alla luce degli ultimi gravi eventi collegati alla discussione del DDL Gelmini, la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” esprime la propria preoccupazione: - per i tagli a danno dell’Università Pubblica, lasciando pressoché inalterati i finanziamenti all’Università privata, e per il rafforzamento delle oligarchie; - per la precarizzazione del ruolo del Ricercatore Universitario, che allontanerà dalla ricerca molti giovani di talento; - per l’improvvisa accelerazione dell’iter parlamentare, peraltro con forzatura dei regolamenti, che non consente un’adeguata discussione e il necessario confronto."
Chi vorrà aderire può semplicemente rispondere a questa email indicando nome, sede e qualifica.
Invito inoltre chi vorrà ad aderire alla lettera aperta ai rettori, presidi e direttori promossa da CoNPAss e Rete29aprile: www.professoriassociati.it, http://petizioni.conpass.it/ Magari non tutti ci riconosceremo del tutto nelle posizioni espresse nella petizione, ma credo che valga la pena di unirsi e di diffonderla per fermare lo scempio in atto. Hanno già aderito migliaia di colleghi.
Sono consapevole che questa mia email dovrebbe essere considerata come spam, tanto più che sto usando anche io l’indirizzario di “maggioranzasilenziosa” di cui sono casualmente entrato in possesso, o almeno parte di esso. Ritengo che si tratti, però, di legittima difesa, e come vedete uso in modo trasparente un account con il mio nome. Chi fosse interessato a contattarmi troverà facilmente i miei recapiti presso la mia facoltà.
Un saluto a tutti, Giovanni Figà-Talamanca Ordinario di diritto commerciale Facoltà di ingegneria Università di Roma Tor Vergata
P.S.: forse non è un caso che il sito "loccidentale.it", sostenitoredell'iniziativa "pro Gelmini" sia sponsorizzata dalla sedicente università ecampus: lo pseudoateneo creato dal CEPU. vedere per credere: http://www.loccidentale.it/articolo/difendiamo+l%27universit%C3%A0+dalla +demagogia.0099147
Un collega mi segnala che molti dei firmatari dell’appello sono legati alla fondazione “Magna Carta”, cui fa capo “L’occidentale”. Il presidente onorario della Fondazione MagnaCarta è Gaetano Quagliarello, che è succeduto a Marcello Pera. Fanno parte del comitato scientifico esponenti politici della maggioranza come Benedetto Della Vedova (unico di FLI, a quanto pare però l’unico a decidere la linea del partito di Fini in materia di università), Alfredo Mantovano, Renato Brunetta, Margherita Boninver, Eugenia Roccella, Gustavo Selva, Maurizio Sacconi, Fiamma Nirenstein, Enrico La Loggia, Marco Taradash. Molto rappresentate le università non statali (Luiss, Lumsa, Guglielmo Marconi, San Pio V, Carlo Cattaneo di Castellanza) (http://www.magna-carta.it/comitato-scientifico).
Nel consiglio d'amministrazione oltre a numerosi esponenti poilitici della maggioranza di governo e della sua "opposizione interna", ci sono Francesco Bellavista Caltagirone, Enrico Luca Biagiotti (consigliere della Banca di credito cooperativo fiorentino di Denis Verdini), Fabio Cerchiai (neo presidente di Autostrade per l'Italia), Edoardo Garrone (Confindustria, presidente del gruppo ERG), Roberta Lacava (Dirigente dell’Università Luiss Guido Carli di Roma), Fabrizio Lombardo Pijola (presidente di Antenna Sud e del consorzio RTP, che riunisce sedici televisioni, dieci radio e quattro web tv in Puglia), Gianmarco Moratti (figlio di Angelo, fratello di Massimo e marito di Letizia, presidente delle raffinerie Saras), Gina Nieri (Consigliere di Amministrazione Mediaset) (http://www.magna-carta.it/content/collaboratori)
Tra i fondatori ci sono Mediaset, l'Acqua Pia Antica Marcia di Caltagirone, tra gli aderenti Finmeccanica e ovvimente le aziende di diversi imprenditori meno noti che compongono il consiglio d'amministrazione (uno è candidato a sindaco a Milano con una lista civica di centro-destra) ( http://www.magna-carta.it/content/fondatori-e-aderenti)
Poi c'è il "caso" Giacomo Elias, ex direttore dell'Invalsi, recentemente condannato dalla Corte dei Conti del Lazio a pagare un risarcimento di 924 mila euro per un appalto "inutile" ( http://roma.repubblica.it/cronaca/2010/05/04/news/sprechi_per_i_test_a_scuol... )( http://www.bur.it/sezioni/Foglietto_numero_1018.pdf). Che si dichiari a favore della legge "perchè stabilisce regole certe e trasparenti per disciplinare i casi di disavanzo finanziario e di mala gestione" sembra senza dubbio segno di ravvedimento.
Tra i firmatari anche Roberto De Mattei, ex vice presidente CNR, molto noto per le polemiche che aveva suscitato organizzando un convegno antievoluzionista, in cui si propagandava il creazionismo, proprio al CNR; nonché Roberto Cingolani, direttore del mostruoso Istituto Italiano di Tecnologia voluto da Grilli e Tremonti, con un budget pari a quello dell’intero sistema universitario.
RIPORTO DI SEGUITO L'APPELLO PRO GELMINI CHE HO RICEVUTO, GIUDICATE VOI STESSI LA CONSISTENZA E COERENZA DEGLI ARGOMENTI…
Il 27/11/2010 20.35, difendiamoluniversita@maggioranzasilenziosa.com ha scritto:
Difendiamo l'Universita' dalla Demagogia E’ troppo tempo che l’Universita' italiana ha bisogno di una
cura
incisiva ed efficace. E' troppo tempo che il mondo accademico
aspetta
una riforma capace di restituirgli il prestigio perduto. E'
troppo
tempo che gli studenti italiani bravi e meritevoli non hanno più
la
possibilita' di frequentare istituzioni universitarie
competitive
rispetto al resto dell’Europa e del mondo. Pertanto i sottoscritti docenti universitari intendono ribadire
il
loro generale apprezzamento per il disegno di legge
sull’Universita'
in discussione in queste ore alla Camera. Per più di un motivo: - perche' riorganizza e moralizza gli organi di governo degli
atenei;
- perche' limita la frantumazione delle sedi universitarie, dei
corsi
di laurea e dei dipartimenti; - perche' introduce norme più efficaci e razionali per il
reclutamento
dei docenti; - perche' stabilisce regole certe e trasparenti per disciplinare
i
casi di disavanzo finanziario e di mala gestione; - perche' fissa dei criteri di valutazione per le singole sedi universitarie e per i singoli professori; questo provvedimento rappresenta un passo nella direzione giusta
per
cercare di far uscire l’Universita' italiana dallo stato di
grave
prostrazione in cui essa si trova. Tutto e' sempre migliorabile; anche questo disegno di legge lo
e'. Ma
non ci sembra ne' logico ne' onesto invocare la diminuzione dei finanziamenti all’intero comparto dell’istruzione, provocati
dalla
difficile situazione finanziaria del Paese, come una buona
ragione per
respingere il provvedimento. Tanto più adesso che il governo
sembra si
stia trovando le risorse utili per avviare il necessario
processo
riformatore. Ci sembra, inoltre, intollerabile che, dopo anni e anni di tanto sistematico quanto sterile ostruzionismo, una parte del mondo universitario e del corpo studentesco prepotente nei
comportamenti ma
modesto nelle dimensioni abbia saputo produrre solo una protesta demagogica fine a se stessa, dando spazio alla violenza di
piazza e
contribuendo al contempo a lasciare gli Atenei italiani fermi
nel loro
attuale stato di crisi. Firme: ALDO A. KOLA ELENA AGA ROSSI PAOLO ARMAROLI SERGIO BELARDINELLI CARLO BELLIENI LUCIA BONFRESCHI CLAUDIO CACCIAMANI EUGENIO CAPOZZI BENIAMINO CARAVITA DI TORITTO GABRIELLA CARISTI CLAUDIO CHIOLA ROBERTO CINGOLANI FABIO CINTIOLI LUCA CODIGNOLA DINO COFRANCESCO DANIELA COLI GIUSEPPE COLOMBO PIERO CRAVERI RENATO CRISTIN RAIMONDO CUBEDDU FRANCESCO D'AGOSTINO ROBERTO DE MATTEI GIUSEPPE DE VERGOTTINI ENNIO DI NOLFO GIOVANNI DELOGU RICCARDO DESTRO GIANNI DONNO GIACOMO ELIAS LUIGI VITTORIO FERRARIS FRANCESCO FORTE CARLO FUSARO STEFANIA FUSCAGNI GIANLUIGI GIUSSANI FABIO GRASSI ORSINI MAURIZIO GRASSINI MAURIZIO GRIFFO ALBERTO INDELICATO TOMMASO INVERNIZZI BENEDETTO IPPOLITO GIORGIO ISRAEL FRANCESCO PIO LUISO FRANCESCO MACARIO MARCO MAZZAMUTO FERNANDO MEZZETTI ALDO ALESSANDRO MOLA IDA NICOTRA GIOVANNI ORSINA FRANCESCA PADOVESE FABIO PAMMOLLI GUIDO PESCOSOLIDO GIUSEPPE PENNISI FRANCESCO PERFETTI ROBERTO PERTICI PATRIZIA PIETROGRANDE GIOVANNI PITRUZZELLA ALESSANDRO RICCINI ANNALISA ROSSI RENATO SEEBER BIANCA VALOTA CAVALLOTTI