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1- prendendo visione del Regolamento per il corso di Laurea Magistrale e considerando in primis il lungo paragrafo `Obiettivi Formativi' proporrei le seguenti modifiche e per esser piu' aderenti alla funzione e alla realta' sia per questioni di oscura ridondanza che sono presenti. Cercherei quindi di evitare sia un gergo aziendalistico che quello burocratese, alieni per la nostra specificita', e questo proprio presentando dei corsi di studio che rispetto a tali culture propongono un modello piu' essenziale, analitico e per questo critico e innovatore.
Con riga si intende il conteggio a partire da ``Obiettivi formativi"".
1a- espungerei le prime tre righe e un quarto da ``Uno dei principali .. '' sino a ``... discipline. In particolare''
1b- Inizierei quindi tutto il paragrafo con ``Il corso e' esplicitamente ...'' sino uno o piu' settori della Matematica'' inizio sesta riga.
1c- espungerei quasi completamente le righe 6, 7 e 8 continuando semplicemente con ``, anche strettamente collegate a campi applicativi'' aggiungendo in fine `` e all'insegnamento''.
Direi infatti che il paragrafo di 1b esprime con concisione nei fatti il discorso espunto in 1a, ed 1c riassume, e completa con l'accenno preliminare all'insegnamento, quanto invece si espunge contestualmente.
1d- espungerei alla fine della riga 11 l'attributo ``secondario'' al finale ``all'insegnamento'' aggiungendo invece ``e alle funzioni di consulenza'' . (E' da ritenersi che non solo la scuola secondaria ma anche quella primaria, e oltre l'insegnamento universitario quello rivolto alla formazione e aggiornamento dei concetti e strumenti matematici presso aziende possa essere in tempi brevi un `mercato' a cui con profitto gli studenti dei nostri corsi potranno attingere come coordinatori/consulenti/insegnanti vario tipo).
1e- riga 15: espungerei ``e ne conoscono ... dalla Matematica''.
1f- riga 16: sostituirei ``piu' applicato'' con ``applicativo'' (o si pallica o non si pallica)
1g- righe 16-17: espungerei ``soprattutto ... confinanti'' continuando semplicemente con ``finalizzate ...''
1h- riga 17: sostituirei il finale ``applicabili in tale settore'' con ``del settore di specializzazione.''
1i- da riga 18 a riga 22: sostituirei queste cinque righe riassumendole e completandole con ``I laureati magistrali in Matematica non solo sono in grado di formulare e dimostrare nei linguaggi delle varie specialita' risultati originali, ma altresi sviluppare nuovi linguaggi per meglio esprimere o risolvere problemi vecchi e nuovi.'' (Direi che, almeno come auspicio... ma vista la nostra storia auspicio basato su precedenti, e' il punto dell'avanzamento nella ricerca teorica di alto livello: mettere a punto un nuovo calcolo o una nuova teoria per risolvere problemi interessanti. Insomma inventare qualchecosa di nuovo non solo essere virtuosi delle tecniche note. Appunto al posto di `linguaggi' si puo' mettere un meno impegnativo `teorie').
1l- da riga 23 a riga 26: sostituirei queste quattro righe per evitere ridondanze con il paragrafo precedente e qullo seguente, ed introdurre un elemento di concretezza specifico dei nostri insegnamenti legato alla struttura, al personale e ad una cultura di apertura e responsabilita' verso e con gli studenti. Propongo: ``I laureati magistrali in Matematica hanno anche grande esperienza di lavoro di gruppo: sia a livello formale ed organizzato sia a livello informale di scambio autorgonizzato tra di essi. Questo da una parte grazie alla simbiosi tra gruppi di ricerca e corsi di insegnamento e e ai collegamenti che molti tra i gruppi hanno con le realta' produttive, dall'altra grazie alla possibilita' per gli studenti di libero accesso alle strutture.''
1m- riga 27 : aggiungerei dopo ``in grado'' la dicitura ``di valutare la correttezza di ragionamenti complessi e'' quindi dopo ``avanzati della Matematica'' aggiungerei `` e delle sue applicazioni''.
2- Per quanto riguarda la determinazione del voto di laure magistrale discusso da molti colleghi. Leggendo il paragrafo del regolamento
a- prima di tutto va esplicitato se (come dalle regole attuali) si vuol pesare non solo il lavoro di tesi e la sua esposizione ma l'intero rendimento del candidato durante il suo corso di studi
b- nel caso, visto che comunque il lavoro di tesi per quasi tutti gli studenti pesa per quasi un terzo del suo impegno sia nella realta' che nella forma, faccio questa porposta di mediazione
b1- scollegare il voto base di laurea dalle lodi nei singoli insegnamenti
b2- prevedere (vedi punto c) per la valutazione della tesi e della sua esposizione una lode oltre al punteggio, quest'ultimo che si cumula per arrivare alla soglia del 110
b3- eliminare quindi il vincolo di valutazione dei punteggi delle lodi che dovrebbe servir solo all'attribuzione della lode finale
b4- se la somma di questi valori, compreso quello per la lode nella discussione della tesi (che al massimo dovrebbe valere 2,50 punti), arriva a 3 punti si da lode.
cosi facendo uno studente con media del 26, se penso bene, e con una tesi veramente buona ed un ottima esposizione puo' comunque arrivare alla lode perche' si e' fruttuosamente impegnato nel suo campo di interesse.
c- Per quanto riguarda l'attribuzione della lode la vedrei nella tempistica collegata alla nomina del controleratore
c1- portare a quattttro i mesi di anticipo che vincolano il relatore per suggerire al presidente di CdS le persone che consiglia come controleratori
c2- contestualmente il relatore comunica la sua volonta' di far attribuire la lode al candidato facendo presentare al candidato un compendio scritto del lavoro svolto
c3- il presidente di Cds, quindi delega ad una commissione ad hoc di almeno tre membri estranei alla commissione di laurea, comprendente un solo controrelatore ma non il relatore, la nomina di referee anonimi, che riferiranno, sulla base del compendio, al solo presidente della commissione di laurea, se il lavoro e' degno di lode dal punto di vista scientifico di originalita' e/o completezza
c4- in sede di discussione emergeranno quindi i fattori di padronanza e chiarezza espositiva ed autonomia che la commissione valutera' ai fine anche della lode
Vincenzo