Cari colleghi,
da un pezzo non convoco sedute del CdS, dato che non sono sorte ragioni
specifiche per farlo, ma in questo tempo ho accumulato una quantità
notevole di provvedimenti d'urgenza da farvi ratificare (se avrete la
bontà di farlo), quindi ho deciso di convocare un CdS congiunto con il CdD
che il direttore fisserà probabilmente per il 13/11 nel pomeriggio. Vi
chiedo fin da ora di partecipare oppure di mandare la giustificazione.
Menziono qui due questioni; la prima senza impatto sul Consiglio di CdS,
la seconda invece sì.
1) Diversi studenti, vedendo le attività "stage/tirocinio" inserite in
regolamento, mi hanno chiesto chiarimenti. Per rispondere loro vorrei
pubblicare sul nostro sito un documento come quello che allego, purché si
riescano a popolare almeno un altro paio di righe dopo l'ultima: qualcuno
si offre? Tenete conto che non c'è bisogno che abbiate ora uno stage da
proporre, ma che esista una probabilità non nulla che in qualche momento
lo abbiate, e che se a un certo punto ci sarà uno stage disponibile nel
settore che indicherete ci sia una probabilità alta che voi ne siate a
conoscenza. Se non ricevo un paio di segnalazioni riscrivo l'ultima parte
del documento in modo più generico.
2) All'inizio del 2013 ho cercato di disciplinare un pochino la decisione
(assunta dal CdS prima della mia presidenza, ma non recepita in
regolamento --nessuno l'ha mai proposto!) di accettare piani di studio
liberi con 3 istituzioni ma aventi un indirizzo specifico. L'ho fatto con
il documento che allego e che è pubblicato sul sito del CdS (e che
ovviamente ho prodotto con i rappresentanti dei vari indirizzi per le
parti che li riguardavano). Alla prova dei fatti, avendo esaminato in
questo frattempo molti piani di studio, ho concluso che il documento non
funziona, per due ragioni:
a) Per molti indirizzi le prescrizioni sono troppo lasche, e consentono
imbrogli. Ad esempio ho avuto più di un caso di studenti che chiaramente
da un punto di vista sostanziale erano di un indirizzo X (perché
avevano il relatore di tesi che si occupa di X e perché nel piano di
studi la maggioranza degli esami erano di tipo X) che però preferendo non
fare le istituzioni previste per X si presentavano come Y, tanto per
rientrare in Y basta solo uno o due esami di argomento Y.
b) Sperando che gli amici dei settori più applicativi non me ne vogliano,
mi sono trovato ad approvare diversi piani di studio che francamente
fatico a considerare congrui con il titolo di "Laurea Magistrale in
Matematica". Cioè ad esempio piani aventi 0 crediti dei settori MAT/01,
MAT/02 e MAT/03, e 0 o 6 di MAT/05 (dunque non le istituzioni).
Teniamo conto che secondo il regolamento attuale uno studente
del curriculum applicativo deve fare due istituzioni su tre tra analisi,
algebra e geometria, e almeno un altro esame da 6 CFU dei gruppi
MAT/01-05 (compreso 04). Che un piano di indirizzo consenta di evitarsi
COMPLETAMENTE la matematica teorica tradizionale francamente mi pare
insensato, e comunque troppo diverso da quanto previsto nel curriculum
applicativo.
Io penso che dobbiamo rimediare, e propongo queste due soluzioni che
sottoporrò a discussione in Consiglio (tenendo conto però che i tempi sono
un po' particolari: il semestre è iniziato, gli studenti magari hanno già
iniziato a frequentare i corsi sulla base di un piano di studio che hanno
in mente e che rispetta il documento attuale; dunque anche se cambiamo il
documento per un po' bisognerà essere flessibili e ragionare caso per
caso --mi impegno a farlo io):
A) Invitare tutti i settori a produrre una descrizione più dettagliata del
proprio indirizzo, ad esempio simile a quella che c'è ora per Geometria;
B) Stabilire che in ogni caso ogni piano di studio, oltre agli esami
prescritti perché non sostenuti durante la triennale, debba contenerne
almeno due di settori diversi tra loro nell'insieme {MAT/0j: j=1,2,3,5}.
Limiterei la discussione al Consiglio, dunque evitando un dibattito
elettronico preliminare che rischia di avere ampiezza eccessiva. Notate
che ci tengo a raggiungere su un tema di questo genere una decisione
ampiamente condivisa, quindi se percepirò forti perplessità rimanderò ogni
decisione a dopo una riflessione supplementare.
Saluti,
Carlo