I seguenti colleghi del dipartimento di Matematica hanno espresso motivate
proteste sul nuovo regolamento missioni.
Riporto il primo di questi mail che e` stato condiviso praticamente da
tutti gli altri sotto elencati.
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Concordo pienamente con la lettera di Rizzo che allego sotto.
Vorrei aggiungere alcune considerazioni personali. Devo dire che
quando ho letto il nuovo regolamento missioni sono rimasta senza
parole. Innanzi tutto alcune osservazioni preliminari di
carattere generale:
- non so quante delle regole siano mera conseguenza delle leggi
dello Stato: come ho sentito dire da un candidato rettore la
situazione non dovrebbe essere in alcun modo limitativa o
peggiorativa rispetto ai meri obblighi di legge.
- Il regolamento che ho letto non tiene in nessun conto le
esigenze e le tipologie di missione dei docenti. Non tiene
neppure in considerazione il fatto che i docenti vanno di solito
in missione su fondi in un certo senso propri: fondi di ricerca
miur, europei etc. attribuiti al gruppo o fondi di Ateneo dati ad
personam e in genere risicati. Se io spendo tutto in una missione
poi non ho piu' soldi per le altre quindi mi conviene
risparmiare: non e' un unico calderone generale da cui si attinge
(come spesso invece succede nel pubblico impiego) Per questo tipo
di fondi che senso hanno regole e regolette?! Almeno si
potrebbero fare regolamenti separati.
- Io mi sento di dissentire proprio perche' sono una delle
persone che in genere in questi regolamenti ci sarebbe rientrata
(a volte tengo monitorati i siti delle compagnie low cost anche
per piu' di un mese per trovare le offerte migliori), quindi il
fatto che anche persone come me lo trovino assurdo dovrebbe
farvi riflettere....
Tanto per fare alcuni esempi:
Viaggi
La parte sui taxi e' veramente incredibile: chiedere prima il
permesso e fare documentare la necessita' da terzi?! Il taxi lo
si prende (almeno io) di solito per necessita' imprevedibili a
priori e poco certificabili. Elenco solo alcuni casi:
- un traghetto (aereo...) che arriva in ritardo ed e' l'unico
modo per prendere un treno gia' prenotato (a chi la chiedo la
giustificazione: al personale di bordo, che non la fara' mai, o a
terra una volta sbarcati, cosi' di sicuro lo perdo il treno?)
- appena arrivati in un aeroporto in cui non si capisce come
prendere i mezzi pubblici (non e' raro che non ci siano
indicazioni decenti sul sito dell'aeroporto, che i siti degli
autobus siano inutilizzabili se non si sa gia' quali bus prendere
o che una volta sul posto non si abbiano le monetine in valuta
locale)
- bagagli pesanti (ci sono anche missioni lunghe!) e due, tre
mezzi pubblici da cambiare, magari con lunghi (e di solito non
prevedibili) tempi di attesa (chi lo dovrebbe certificare?).
- cene con altri partecipanti al convegno dall'altra parte della
citta' che finiscono a tarda ora (chi mi giustifica la necessita'
del taxi?)
Ma che cosa e' un taxi per i tragitti urbani, un bene di extra
lusso?
Pernottamenti
Posso capire un limite superiore da cui sia possibile derogare
(quindi non un divieto assoluto) solo in casi particolari e
documentati (tipo il convegno e' in quell'albergo oppure ho perso
un aereo e l'unico posto in cui posso pernottare ha quei prezzi),
mentre non capisco affatto la limitazione sulle stelle: se io
riesco a trovare un'offerta speciale (e sui siti giusti ogni
tanto capita!) per un 5 stelle ad un prezzo ragionevole, tipo il
prezzo corrente di un 3 stelle quale e' il problema?!
Vitto
La limitazione dei 60 euro giornalieri mi sembra veramente troppo
bassa. Posso capire una limitazione piu' alta (la precedente era
90 euro) oppure una limitazione in media: se la missione dura x
giorni allora la spesa complessiva per il vitto non dovrebbe
superare i 60 x (anche qui non un divieto assoluto). Tanto per
citare qualche esempio:
- le cene sociali organizzate dal convegno ormai a volte hanno
costi sui 50 euro, quindi che devo fare, non andarci o non
mangiare altro per quel giorno? Da tenere presente che questi
eventi fanno parte integrante del convegno: e' infatti in questi
momenti soprattutto che si intrecciano amicizie, si istaurano
rapporti che poi possono portare a collaborazioni scientifiche e
quant'altro (pensate alle numerose cene di lavoro organizzate in
tutte le riunioni di capi di stato, ministri...)
- cene/pranzi nello stesso giorno con altri partecipanti
all'evento (anche qui valgono le stesse considerazioni di cui
sopra)
- paesi in cui i prezzi sono piu' alti che in Italia (e ce ne
sono tanti!).
Scontrini parlanti
All'estero?! In tanti casi se chiedi lo scontrino ti guardano
come se fossi impazzito e ti scarabocchiano qualcosa con il
prezzo su un pezzo di carta, e noi che dovremmo fare?! Certo se
si va in ristoranti di lusso magari il problema non c'e', ma se
voglio risparmiare e a Londra vado a mangiare al pub...
Tutto il regolamento parla di sfiducia (ma per cosa?), e di
burocrazia, burocrazia, burocrazia (e perdita di tempo per
tutti!). Per non parlare del fatto che non capisco perche' non
potrei andare in missione in un paese "caro" pur avendo i fondi a
disposizione senza dovermi pagare parte delle spese di tasca mia!
Tanto visto cosa e' successo lo scorso anno i fondi *di ricerca*
li finiremo sempre e comunque tutti prima della scadenza!!!
Marina Ghisi
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Elenco dei colleghi che hanno aderito
Marco Abate, Francesca Acquistapace, Fabrizio Broglia, Carlo Carminati,
Rosetta Zan, Vincenzo Tortorelli, Luigi Buttazzo, Valentino Magnani, Rita
Pardini, Pietro Di Martino, Patrizia Gianni, Paolo Lisca.
Molti altri colleghi sono ancora fuori sede per convegni ed altro.
Cordiali ed un po' indignati saluti
Francesca Acquistapace