Cari Colleghi,
vorrei fare riassunto di varie proposte dei colleghi che riguardano il
conteggio del carico didattico.
Come si vede delle risposte nel messaggio di Marco Abate della Proff.ssa
De Francesco, quello che si rischia con carico < 120 ore sono sanzioni
economiche (reduzioni di fondi a sostegno della didattica). Il messaggio
non e' chiaro per questo punto.
Alcune delle proposte sotto puntano su alcune
modifiche del regolamento esistente. Alla fine del messaggio allego la
proposta della dichiarazione del nostro CCL che riguarda il circolare "Le
linee
guida..". Una eventuale dichiarazione che tratta le difficolta' di fare
ricerca, quando i carichi istituzionali sono alzati a 120 ore frontali per
i docenti e' particolarmente importante anche per i nostri colleghi di
Fisica che eventualmente possano appogiare una tale dichiarazione al
prossimo CCL di Fisica la prossima settimana.
Tutti obiezioni commenti che riguardano questi 2 punti sensibili sono ben
venuti, perche non possiamo fare CCL prima di quello di fisici.
Proposte modifiche regolamento:
1)di aggiungere (dove e' necessario) corsi (moduli di recupero).
Tali corsi possono essre aggiunti ai corsi tipo Complementi che esistono
adesso e sono di 21 ore di attivita' frontali. I corsi di recupero sono
proposti del prof. Carlo Traverso
2)di aggiungere (dove e' necessario) laboratori ad alcuni corsi
esistenti. I nostri lab sono di 3 cfu e sono dedicati al conseguimento di
ulteriori abilita' di supporto e complemento a tutti gli insegnamenti.
L'attivita' nel laboratorio si compone di due parti: lezione frontale (in
misura non superiore a 7 ore per credito formativo) e attivita'
individuale e di gruppo, con o senza il supporto di un docente. (la
proposta e' fatta sulla base del messaggio della Proff.ssa Patrizia
Gianni)
3) di definire i moduli specialistici con orario che corrisponde alla
situazione attuale (30 ore sono pocchi, normalmente i costri collegi fanno
40 ina di ore).
Ecco la proposta provisoria per dichiarazione commune con i fisici:
Ricerca e didattica: un equilibrio difficile. Analisi su alcuni punti
delle
"Linee guida per i compiti didattici dei docenti" (Delibera Senato
Accademico n. 30 del 2 dicembre 2008 )
Uno dei problemi pi? importanti per l'Universit? di Pisa ? avere la
possibilit? di attrarre migliori scienziati per aumentare il prestigio
internazionale dell'Universit? stessa. Un problema simile lo affrontano
altre Universit?, in particolare quelle americane, ma non solo. Come nota
Kline, gli annunci di posti di insegnamento vacante, presso di esse, non
solo privilegiano la ricerca, ma sottolineano come fattore di attrazione
per i migliori candidati il basso carico didattico e la disponibilit? di
assistenti e aiuti vari alla poca didattica richiesta. La soluzione
dominante del contrasto fra ricerca e
didattica, intesa almeno come didattica undergraduate, ? quindi quella
economista. Sia le universit? che gli universitari vedono il ritorno
economico - diretto e indiretto, presente o differito - della ricerca,
come la fonte prevalente del proprio reddito; quello derivante dalla
didattica appare quasi un costo, che va minimizzato, per massimizzare tale
reddito e comunque la qualit? della didattica raramente appare, nelle
classifiche delle universit?, come elemento primario di valutazione del
prodotto universitario.
Dopo questa promessa ? chiaro che l'articolo 3, delle "Linee guida..."
alza da un lato il carico istituzionalmente attribuibile dei docenti a 120
ore e va verso la soluzione economista del problema. Avere un bilancio
tra la ricerca e la didattica. Il CCL di Matematica esprime una forte
preoccupazione per le conseguenze di questo approccio.
Passiamo ad alcuni considerazioni che mostrano la neccesit? di tenere
conto della variet? della didattica svolta dai nostri colleghi:
l' articolo 1 fa il tentativo di descrivere vari compiti didattici
istituzionali dei docenti.Gli articoli 2 e 3 chiedono di "contare" le ore
dei compiti didattici.
Il CCL di Matematica ha affrontato in questo anno accademico vari
problemi e difficolt?:
1) Il conteggio delle ore frontali ? sulla base del regolamento
didattico. In vari corsi esiste la neccesit? di svolgere (durante l' anno
accademico ) lezioni e esrcitazioni che non sono previste nel regolamento,
ma possono essere messi nel registro delle lezioni. Normalmente queste ore
aggiuntive sono circa il 20% delle ore dichiarate nel regolamento. Quando
si fa la programmazione per il prossimo a.a.2009-2010 si prendono in
considerazioni solo i dati del regolamento e non ? chiaro come sar?
riconosciuto il lavoro in pi? e le ore aggiuntive di lezione. Questo punto
si puo approfondire nel punto successivo.
2) Non ? chiaro come si distribuiscono i fondi per il supporto alla
didattica. Se i
fondi a supporto alla didattica saranno distribuiti sulla base delle ore
frontali dichiarate nel regolamento abbiamo una situazione che non
rispetta la realt?, come hanno dichiarato i colleghi del CCL di Matematica
3) I nostri regolamenti stabiliscono pi? o meno le ore di lezione e
esercitazione per vari moduli di insegamento, ma non dicono nulla di altri
compiti; dobbiamo tenere conto dell' art. 3 che stabilisce 350 ore di
didattica. Un tentativo di specificare in modo pi? preciso alcuni
parametri ? dato dal prof. G.Buttazzo: "per quantificare gli impegni mi
sembra ragionevole calcolare (per difetto!): 100 ore/anno per ricevimento
studenti, 25 ore per una tesi triennale, 50 ore per una tesi
specialistica, 100 ore per una tesi di dottorato, 1 ora/studente iscritto
per gli esami." Come si vede il lavoro per una tesi di dottorato non
risulta descritta nell' art. 1.
4) L'articolo 10 ? forse quello che crea ulteriori problemi, perche
da un lato abbiamo la neccesit? di coprire alcuni corsi di Matematica,
perch? la richiesta dei nostri corsi ? aumentata in questo anno
accademico. Cerchiamo in questo momento di dare un aiuto ai colleghi di
Matematica Applicata con alcuni corsi ad Ingegneria. Da l'altro lato
esiste la possibilit? di invitare alcuni colleghi, che sono andati da poco
in pensione, che hanno capacit? dimostrata da lunghi anni di
insegnamento nei corsi di Matematica. Visto che per alcuni settori come
quello di Matematica il carico frontale di 120 ore ostacola la ricerca
scientifica ? evidente che l'art.10 blocca una ottima risorsa e una
possibilit? di dare un riconoscimento e rispetto ai nostri colleghi.
- Kline Morris (1977), Why the Professor Can't Teach, New York, St.
Martin's Press.
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Vladimir Georgiev
Department of Mathematics "L.Tonelli"
University of Pisa
Largo Bruno Pontecorvo 5
56127 Pisa, Italy
fax:0039-050-2213224