On Mon, 18 May 2015, Vincenzo Tortorelli wrote:
Sergio Steffe non e' eterno
".... terque, quaterque testiculis tactis...."
e la sua passione per
le macchine e la corretta lor gestione non puo' essere unico punto di riferimento.
Sarebbe bene che noi si potesse incaricare Sergio, remunerandolo opportunamente, anche in vista del suo pensionamento, non solo di quanto Alessandro, Marco , Margherita hanno indicato, ma anche della preparazione e selezione di giovani nostri studenti interessati a tali cure.
Vincenzo
On Sun, 17 May 2015, colombin@dm.unipi.it wrote:
Voglio anch'io, avendo numerose volte ricevuto validissimo aiuto da Sergio Steffe', e conoscendo la sua dedizione e competenza nelle questioni di informatica, appoggiare pienamente la proposta di Berarducci.
Ferruccio Colombini
Cari colleghi,
scusate se intervengo anche io. In effetti Steffe' almeno su un punto ha ragione, anche io ricevo molte mail che mi vengono classificate come spam e non lo sono. Avevo proprio intenzione di chiedergli consiglio su come dire al sistema di non classificare come spam le mail provenienti da alcuni indirizzi, e grazie alla sua email mi accorgo che ??? un problema condiviso. Non so che incarichi abbia formalmente Steffe' e scusate il mio intervento forse frutto di ingenuit???, ma vorrei fare la seguente banale considerazione. Visto che Steffe', per pura ed evidente passione per i computer e nessun secondo fine, fa gratuitamente ci??? che altri
farebbero a
pagamente (ne ho esperienza diretta avendogli chiesto aiuto innumerevoli volte), io sono pienamente a favore del fatto che gli vengano date maggiori responsabilit??? e possibilit??? di intervenire, come da lui
stesso
pi??? volte auspicato. Se il dipartimento fosse concorde e coeso forse qualcosa si potrebbe ottenere. Tutto ci??? naturalmente in uno spirito di collaborazione e senza voler sfiduciare o polemizzare con nessuno.
Alessandro Berarducci
Il giorno 16/mag/2015, alle ore 18.30, Sergio Steffe' ha scritto:
Scusate se intervengo ancora in questa discussione, ma forse posso dare qualche chiarimento.
Vi ricordo che quando si ruppe gauss, Besseghini e Mandorino riuscirono a fare un piccolo miracolo: presero uno dei PC che andavano installati per l'aula 4 e vi riinstallarono gauss a tempo di record e lo rimisero in servizio.
Una bellissima e ben riuscita toppa temporanea. (E in aula 4 ci manca una macchina).
Ma e' un PC, di gran lunga inferiore per prestazioni ai PC che la maggior parte di noi ha sul proprio tavolo ! E' chiaro che e' piu' lento del server che avevamo prima!
Il dipartimento comunque si e' nel frattempo procurato un server nuovo, che e' inutilizzato da oltre un anno perche' il SID non ha voluto installarlo; ci impedisce inoltre di installarlo anche ora non dandoci le password di root di gauss e tonelli che ci servono per travasare i dati. Non dico altro su questo punto...
Detto cio' penso che i problemi di lentezza della macchina sopratutto quando ha un po' di carico siano chiari a tutti!
Riguardo alla diatriba su come sapere se un mail e' partito o e' arrivato, c'e' un unico sistema sicuro: si guarda il log del mailer.
Sulle prime macchine che installavo (anni 90), lo mettevo leggibile a tutti - e pazienza per la privacy.
Successivamente sono state formalizzate delle leggi che paragonano la e-mail alla posta fisica, e il sistemista, al pari del postino, ha l'obbligo di proteggere la privacy degli utenti, e quindi mette il log non leggibile a tutti.
Ma naturalmente ogni utente ha il diritto di conoscere i dati relativi ai propri mail, e quindi ha il diritto di chiedere al sistemista di estrarre dal log i dati relativi ai propri mail. Questi dati dicono esattamente se e quando il messaggio e' stato consegnato al server di destinazione.
Per esempio ora faccio mail steffe@dm.unipi.it e mando una riga di prova.
Sul log della mia macchina - che e' anche server di posta - trovo:
May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: from=steffe@wallis.dm.unipi.it, size=322, nrcpt=1 (queue active) May 16 18:34:40 wallis postfix/smtp[5388]: 679281875BB: to=steffe@dm.unipi.it, relay=gauss.dm.unipi.it[131.114.72.55]:25, delay=0.09, delays=0.02/0.01/0.06/0.01, dsn=2.0.0, status=sent (250 2.0.0 Ok: queued as 7F28E21511) May 16 18:34:40 wallis postfix/qmgr[3326]: 679281875BB: removed
che mi dice che il messaggio e' stato preso dalla coda di messaggi del mio mail server wallis.dm.unipi.it, consegnato al server gauss.dm.unipi.it alle May 16 18:34:40 e rimosso dalla coda di messaggi di wallis, poiche' la consegna ha avuto successo.
A questo punto se il destinatario di dm.unipi.it di cui gauss e' il mail server non lo riceve, so di sicuro che o l'ha perso gauss, o il destinatario l'ha girato a un sua altro account di un altro provider e allora potrebbe essere stato perso li. Si guardano i log di gauss e si capisce cosa sia successo.
Ovviamente se la mia macchina non fosse un server di posta ma solo un client, avrei dati meno precisi: saprei solo di averlo consegnato a un altro server che poi deve consegnarlo al server destinatario, e avere accesso ai log diventa piu' difficile. Capite quindi l'importanza di usare un proprio server mail di posta. Al solito, con un po' di buona volonta', invece di chiedere al sistemista ogni volta, dovrebbe essere possibile avere un programmino che a richiste vi estrae e vi fornisce dai log la sola parte riguardante i vostri mail. Tutte cosette fattibili sui nostri server ma non su quelli altrui.
In passato conosco dei casi in cui gauss ha deliberatamente gettato via dei mail: a farlo fu il programma di antivirus, che si sbaglio' e getto via dei mail perfettamente leciti. Inquietante. L'antivirus cerca delle stringhe considerate "marcature sicure" dei vari virus, e se le trova butta via il mail. Il problema e' che tali "marcature" sono oramai troppe.
Ovviamente, visto che per lo piu' usiamo Linux o Mac, potremmo benissimo fare a meno di antivirus. I mail dei virus andrebbero semplicemente a sommarsi al resto dello SPAM. Al solito, possiamo decidere noi cosa fare sui nostri server e non su quelli altrui.
Infine c'e il problema dello SPAM. Generalmente si fa girare un programa che classifica i mail come SPAM e i vari clients di posta possono, a richiesta, tenere tali mail da parte e farveli vedere solo se proprio insistete per farlo.
C'e' da notare da da gennaio le definizioni di tale classificazione che sono usate su gauss sono sbagliate. Mancata manutenzione software da parte del Polo2 del SID.
Risultato, un numero elevato di mail normali sono classificati erroneamente come SPAM, e se usate un client troppo "intelligente" non vedete parecchi mail legittimi...
Ce ne siamo accorti quando carminati mi ha spedito un semplice mail di poche righe che mi e' stato recapitato come SPAM !
Quindi se non ricevete un mail, provate anche a guardare nello SPAM.
ciao Sergio _______________________________________________ Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
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