"Carlo" == Carlo Carminati carminat@dm.unipi.it writes:
Carlo> --===============11629326489448655== Content-Type: Carlo> TEXT/PLAIN; charset=US-ASCII
Carlo> Ritengo che per risolvere i problemi di parcheggio si debba Carlo> adottare lo stesso metodo del comune: al parcheggio hanno Carlo> potenzialmente diritto tutti quelli che lavorano al polo; Carlo> per parcheggiare pero' bisogna pagare un abbonamento Carlo> annuale (60 euro?).
Carlo> Cio' probabilmente permetterebbe di concedere parcheggio ad Carlo> un prezzo accessibile a tutti coloro che ne hanno Carlo> *effettivamente* bisogno
Carlo> Fornirebbe inoltre una disponibilita' di liquidi (10.000 Carlo> euro all'anno?) con cui provvedere al decoro del cortile Carlo> (taglio erba, etc.) all'acquisto di bici di cortesia per i Carlo> visitatori e altre piccole spese.
Carlo> Insomma, non una tassa ma un contributo di solidarieta' :-)
Carlo> Saluti, Carlo Carminati
Anche se l'idea e' buona, temo che non raggiunga lo scopo, magari lo peggiora.
Pochi rinuncerebbero al parcheggio a 60 euro l'anno, poi avendolo pagato vorrebbero rifarsi, riterrebbero ad aver diritto a trovarlo vuoto; perche' pagare l'autobus, spesa addizionale, avendo gia' pagato il parcheggio?
Se si aumenta la cifra, diventerebbe una discriminazione odiosa tanto quanto l'attuale.
Potrebbe essere piu' equo chiedere un piccolo contributo volta per volta, ad esempio 50 centesimi per il parcheggio esterno, 2 euro per quello interno (in modo da rendere concorrenziale la navetta...) da pagare ad esempio tramite addebito sulla base dei tesserini d'ingresso (o tesserini appositi). O prezzi distinti per categoria, proporzionati agli stipendi. In tal modo, confrontati con la spesa volta per volta gli utenti sarebbero incoraggiati a preferire, di volta in volta, metodi alternativi.
Non che sia certo della proposta, ma per puro brain-storming.
Carlo