Cari tutti, poiche' non capivo bene i termini della contrattazione per il rinnovo (o meno) del contatto con Elsevier e, all'interno di questo, la rilevanza delle indicazioni per ridefinire la lista delle pubblicazioni di nostro interesse, ho chiesto spiegazioni alla signora Benedetti. Sperando di fare cosa utile, ecco il riassunto di quanto ho capito (avallato dalla signora medesima). Anticipo che (per le ragioni spiegate sotto) e' rilevante ben ridefinire la nostra lista.
La contrattazione avviene tra il "Consorzio degli Atenei Italiani" e l'Editore. Ci sono due possibilita': (A) Il contratto viene rinegoziato e alla fine ristipulato; (B) Il contratto non viene rinnovato. Vediamo i due casi separatamente.
Il caso (A) comporta i seguenti fatti: (1) Viene determinato un CATALOGO TOTALE [CT], ai fini del contratto. Per ogni Ateneo U del Consorzio, viene determinato il sottoinsieme S(U) di CT dei "titoli sottoscritti da U". (2) Per tutta la durata del contratto (fissata con clausola contrattuale in x anni), tutti gli Atenei del Consorzio avranno accesso (elettronico) a tutti i titoli del CT. Dopo la scadenza del contratto, ogni ateneo U avra' accesso per l' "eternita'" solo alle annate dei titoli di S(U), relative alla durata del contratto scaduto. (3) Ogni titolo di CT ha un prezzo nominale indicato. Il "prezzo totale ponderato" P(CT) pagato dal Consorzio per CT (e per la durata del contratto), e' dato dalla somma P(CT) = Somma_U P(U) dove P(U) e' il prezzo ponderato pagato dal singolo ateneo U; a sua volta P(U), e' dato dalla somma P(U)=PN(S(U)) + Q(U) dove il primo addendo e' dato dalla somma dei prezzi nominali dei titoli sottoscritti da U, mentre Q(U) e' una percentuale di PN(CT) fissata con clausola contrattuale (che puo' dipendere da diversi parametri - vedi sotto) per l'accesso ai titoli non sottoscritti da U, cioe' CT-S(U). (4) Ogni Ateneo U decide autonomamente come distribuire P(U) sulle sue diverse strutture (Dipartimenti). Per quanto riguarda U=PISA, la regola e' al momento la seguente: ogni Dipartimento D paga il 50% del prezzo nominale PN(S(D)) dei titoli da lui sottoscritti (infatti S(U) e' dato dall'unione dei vari S(D)). L'amministrazione centrale di U paga il restante 50% di PN(S(U)), + Q(U).
COMMENTI: (i) CT tende a coincidere con TUTTO il catalogo dell' Editore. In linea teorica CT potrebbe essere un sottoinsieme stretto del TUTTO, determinato mettendo insieme le diverse indicazioni (delle diverse aree scientifiche) dei diversi Atenei del Consorzio. Sembra pero' che, in pratica (a parte qualche discrepanza locale), la differenza tra TUTTO e un tale CT tende ad essere piccola, per cui non varrebbe troppo la pena (anche per ragioni di gestione) stare a limare CT. Per esempio, nel contratto in scadenza CT=TUTTO. Si noti che il nostro S(D) (quello "illuminato in giallo" nei file trasmessi da Murthy) ) e' strettamente piu' piccolo (della parte matematica) del TUTTO, ma effettivamente abbiamo, per adesso, accesso elettronico a tutto (es: non abbiamo sottoscritto "Topology and its applications" ma la vediamo). (ii) Per il contratto in scadenza Q(U) era una percentuale (intorno a 8%) di PN(S(U)). Adesso l' Editore proporrebbe di passare ad una percentuale (chiaramente piu' svantaggiosa per gli Atenei) della differenza: PN(CT) - PN(S(U)). Potrebbero anche intervenire altri "pesi" quali le dimensioni dei singoli U ecc. Comunque tutto questo e' oggetto di contrattazione. (iii) E' comunque chiaro che la determinazione di S(U), quindi di S(D), e' piuttosto rilevante.
Nel caso (B), si applica il punto (2) precedente al contratto in scadenza. Pero', anche in questo caso e' possibile una rideterminazione "ora per allora" di S(U), che avrebbe conseguenze sui titoli che potremmo poi vedere per l' "eternita' ".
Ciao
Riccardo