Cari colleghi
coem sapete inizialmente anche io ero in forte disaccordo con l'azione degli studenti.
Ora pero ' devo dire che per due mesi per tre ore alla settimana ho usufruito dell'aula per tenere addirittura un corso di recupero.
Non ci sono stati probelmi con gli studenti ``ex-occupanti'' (mi risulta che ora non siano piu' abusivi) se non qualche rimostranza preliminare da parte di un loro rappresentante, che quasi immediatamente ha capito di ``sbagliare''. O almeno glie'ho fatto capire senza molto sforzo.
Anzi devo dire che alcuni sono statio solerti e gentili: comunque tutti i presenti quando entravo con imiei studenti si allontanavo diligentemente. Anzi un paio di volte qualcuno e' rimasto perche' interessato.
Per l'accesso mi rivolgevo alla signora Antonellli che mi dava le chiavi dopo le tre ore gliele riconsegnavo chiudendo la'ula. Ovvero responsabilita' separata risppetto agl studenti.
Pertanto noncapisco quello che riferisce Carl Grisanti non e' corrispondente a quanto successo a me.
Rimarco che ho utilizzato l'aula per almeno due mesi tre ore alla settimana precompilando il modulo di prenotazione apposito. D'altra parte nei giorni in cui per contrattempio nonl'ho potuta usare ho come buona creanza richiede, avvertito gli studenti ex-occupanti che la avevano a loro disposizione.
Ritengo quindi che la cos asia positiva in quanto mi ha permesso di tenere il corso di recupero senza scomodare i colleghi e le strutture, ho potuto interagire con questi studenti ex-occupanti che si sosno diomostrati se pur non entusiasti civili e precisi, ho notato che in effetti la usano per studiare e hanno anche un apiccola bibliotechina.
Perdonerei il loro atto `cviolento'' iniziale e cercherei di allargare la convivenza.
Vincenzo M. tortorelli
On Fri, 10 Jul 2015, Francesca Acquistapace wrote:
Io sono sempre stata del parere che andrebbero fatti sgombrare con l'ausilio della polizia. E se va sui giornali, tra una settimana se ne sono dimenticati tutti. Francesca
On Fri, 10 Jul 2015, Marco Abate wrote:
Caro Carlo,
martedi’ ho un incontro con il Rettore, e risollevero’ il problema (anche se non sono molto ottimista su quanto potrò’ ottenere).
Ciao, Marco
On 09/lug/2015, at 18:18, Carlo Grisanti carlo.romano.grisanti@unipi.it wrote:
Cari colleghi, vi scrivo per condividere con tutti voi la mia esperienza riguardante l'uso dell'aula AM2. Da quando è stata illegalmente occupata dagli "studenti ?" dell'exploit (qualunque cosa esso sia) io mi sono adeguato agli accordi presi con i suddetti occupanti per una condivisione degli spazi. Ho sempre cercato di utilizzare l'aula per ricevimenti e esami orali e le cose sono andate progressivamente peggiorando. Le prime volte trovavo uno studente ad aprire l'aula e sulla lavagna era segnata la prenotazione per avvertire gli altri utenti che l'aula non sarebbe stata disponibile. Andando avanti trovavo l'aula chiusa (io in genere la uso alle 9:30 la mattina) e neanche l'ombra di uno studente che la aprisse. Ho dovuto usare quasi sempre le chiavi in nostro possesso che sono della porta centrale, quella della quale gli occupanti non hanno ancora sostituito la serratura. Regolarmente verso le 10:30 cominciavano ad arrivare personaggi che si introducevano nell'aula completamente ignari del fatto che vi si stesse svolgendo un esame, segno evidente di scarsa comunicazione, da parte dei gestori verso l'utenza abituale, del calendario di occupazione dell'aula. Da parte mia non ho mai cacciato nessuno, purché stesse in silenzio, d'altronde gli esami sono pubblici e non ho nessun problema. Resta da notare che l'aula è, per essere gentili, sporca e ridotta a un magazzino: ingombra di ogni genere di oggetto (un divano, una ruota di automobile, libri e quaderni sparsi ovunque, cibo e quant'altro). Mi pare di ricordare che i nostri inquilini ci avessero promesso una gestione impeccabile dell'aula e che la avrebbero resa presentabile quando noi ne avessimo avuto bisogno. Ricordo anche che qualche ingenuo pensava addirittura di poterla usare per farci dei seminari. Se qualcuno è ancora del parere si accomodi e provi a portarci un ospite, per far vedere come la prestigiosa Università di Pisa gestisce i suoi spazi. Credo che tutte le promesse fatte siano state disattese e penso che ci vorrebbe una seria riflessione da parte del Dipartimento di Matematica su come utilizzare le esigue risorse di cui siamo responsabili. Se qualcuno mette il naso dentro all'AM2 non ci metterà molto a capire che non si può certo definire un'aula studio. E' più una sala di ricreazione, cosa facilmente desumibile dalle attività che si svolgono quotidianamente nello spazio alberato di fronte e sono sotto gli occhi di tutti. Quindi, anche se avessimo deciso di sacrificare una delle aule più belle e funzionali del nostro Dipartimento per trasformarla in aula studio, penso che tale dovrebbe essere, quindi gestita dal personale di Ateneo e non da un gruppo di individui che si nascondono sotto un'etichetta che giuridicamente non esiste e rende di fatto impossibile identificare un responsabile di danni o attività illecite che vi si potrebbero svolgere. Se l'Ateneo ha scarsità di aule studio non vedo tutta questa abbondanza di risorse (strutture, riscaldamento/condizionamento, energia elettrica, acqua, svuotamento frequente fosse biologiche...) per permettersi il lusso di una sala ricreativa aperta giorno e notte a tutta la città.
Vi invito a riflettere sull'argomento e a farvi un'idea diretta della situazione con una visita personale all'aula in questione.
Saluti,
Carlo Grisanti.
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2210.678 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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