Carissimi

vi mando il nuovo regolamento missioni, la lettera che ha mandato Rizzo in proposito al CDA e quella che ho scritto io. So che e' un messaggio lungo e che siamo tutti molto impegnati ma vi pregherei di leggerlo visto che in missione ci andiamo piu' o meno tutti, di diffonderlo (a me e' arrivato tramite ingegneria) e se la pensate allo stesso modo di aderire all'invito formulato da Rizzo.

Marina Ghisi


At 18:18 +0200 30-08-2010, Marina Ghisi wrote:
Concordo pienamente con la lettera di Rizzo che allego sotto.  Vorrei aggiungere alcune considerazioni personali. Devo dire che quando ho letto il nuovo regolamento missioni sono rimasta senza parole.  Innanzi tutto alcune osservazioni preliminari di carattere generale:

- non so quante delle regole siano mera conseguenza delle leggi dello Stato: come ho sentito dire da un candidato rettore la situazione non dovrebbe essere in alcun modo limitativa o peggiorativa rispetto ai meri obblighi di legge.

- Il regolamento che ho letto non tiene in nessun conto le esigenze e le tipologie di missione dei docenti. Non tiene neppure in considerazione il fatto che i docenti vanno di solito in missione su fondi in un certo senso propri: fondi di ricerca miur, europei etc. attribuiti al gruppo o fondi di Ateneo dati ad personam e in genere risicati. Se io spendo tutto in una missione poi non ho piu' soldi per le altre quindi mi conviene risparmiare: non e' un unico calderone generale da cui si attinge (come spesso invece succede nel pubblico impiego) Per questo tipo di fondi che senso hanno regole e regolette?! Almeno si potrebbero fare regolamenti separati.

- Io mi sento di dissentire proprio perche' sono una delle persone che in genere in questi regolamenti ci sarebbe rientrata (a volte tengo monitorati i siti delle compagnie low cost anche per piu' di un mese per trovare le offerte migliori), quindi il fatto che anche persone come me lo trovino assurdo  dovrebbe farvi riflettere....

Tanto per fare alcuni esempi:

Viaggi

La parte sui taxi e' veramente incredibile: chiedere prima il permesso e fare documentare la necessita' da terzi?! Il taxi lo si prende (almeno io) di solito per necessita' imprevedibili a priori e poco certificabili. Elenco solo alcuni casi:
 
- un traghetto (aereo...) che arriva in ritardo ed e' l'unico modo per prendere un treno gia' prenotato (a chi la chiedo la giustificazione: al personale di bordo, che non la fara' mai, o a terra una volta sbarcati, cosi' di sicuro lo perdo il treno?)

- appena arrivati in un aeroporto in cui non si capisce come prendere i mezzi pubblici (non e' raro che non ci siano indicazioni decenti sul sito dell'aeroporto, che i siti degli autobus siano inutilizzabili se non si sa gia' quali bus prendere o che una volta sul posto non si abbiano le monetine in valuta locale)

- bagagli pesanti (ci sono anche missioni lunghe!) e due, tre mezzi pubblici da cambiare, magari con lunghi (e di solito non prevedibili) tempi di attesa (chi lo dovrebbe certificare?).

- cene con altri partecipanti al convegno dall'altra parte della citta' che finiscono a tarda ora (chi mi giustifica la necessita' del taxi?)

Ma che cosa e' un taxi per i tragitti urbani, un bene di extra lusso?

Pernottamenti
Posso capire un limite superiore da cui sia possibile derogare (quindi non un divieto assoluto) solo in casi particolari e documentati (tipo il convegno e' in quell'albergo oppure ho perso un aereo e l'unico posto in cui posso pernottare ha quei prezzi), mentre non capisco affatto la limitazione sulle stelle: se io riesco a trovare un'offerta speciale (e sui siti giusti ogni tanto capita!) per un 5 stelle ad un prezzo ragionevole, tipo il prezzo corrente di un 3 stelle quale e' il problema?!


Vitto
La limitazione dei 60 euro giornalieri mi sembra veramente troppo bassa. Posso capire una limitazione piu' alta (la precedente era 90 euro) oppure una limitazione in media: se la missione dura x giorni allora la spesa complessiva per il vitto non dovrebbe superare i 60 x (anche qui non un divieto assoluto).  Tanto per citare qualche esempio:

- le cene sociali organizzate dal convegno ormai a volte hanno costi sui 50 euro, quindi che devo fare, non andarci o non mangiare altro per quel giorno? Da tenere presente che questi eventi fanno parte integrante del convegno: e' infatti in questi momenti soprattutto che si intrecciano amicizie, si istaurano rapporti che poi possono portare a collaborazioni scientifiche e quant'altro (pensate alle numerose cene di lavoro organizzate in tutte le riunioni di capi di stato, ministri...)

- cene/pranzi nello stesso giorno con altri partecipanti all'evento (anche qui valgono le stesse considerazioni di cui sopra)

- paesi in cui i prezzi sono piu' alti che in Italia (e ce ne sono tanti!).



Scontrini parlanti

All'estero?! In tanti casi se chiedi lo scontrino ti guardano come se fossi impazzito e ti scarabocchiano qualcosa con il prezzo su un pezzo di carta, e noi che dovremmo fare?! Certo se si va in ristoranti di lusso magari il problema non c'e', ma se voglio risparmiare e a Londra vado a mangiare al pub...




Tutto il regolamento parla di sfiducia (ma per cosa?), e di burocrazia, burocrazia, burocrazia (e perdita di tempo per tutti!). Per non parlare del fatto che non capisco perche' non potrei andare in missione in un paese "caro" pur avendo i fondi a disposizione senza dovermi pagare parte delle spese di tasca mia! Tanto visto cosa e' successo lo scorso anno i fondi  *di ricerca* li finiremo sempre e comunque tutti prima della scadenza!!!


Marina Ghisi

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----- Forwarded message from Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> -----

Date: Fri, 6 Aug 2010 00:30:11 +0200
From: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it>
Subject: [rizzo@iet.unipi.it: Richiesta di revisione del regolamento di missione]
To: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it>
Cc: tutti_iet@iet.unipi.it

[con preghiera di diffusione agli interessati]

Cari colleghi,
di seguito la lettera che ho appena inviato ai consiglieri di
amministrazione, che raccoglie, sperabilmente articolandole in modo
propositivo e costruttivo, le osservazioni scambiate con alcuni di
voi nei giorni scorsi.

Il periodo di ferie non ha consentito di fare ulteriori giri di
raccolta di opinioni. Spero comunque di aver rappresentato in
modo corretto pur se conciso i vari pareri ricevuti.

Non c'e' bisogno di dire che la probabilita` di ricevere risposta
dipende in modo forte dal supporto che questa richiesta ricevera`
dai colleghi.

Pertanto, invito chi vuole supportare questa mozione a rivolgersi
direttamente ai consiglieri, allegando il messaggio seguente, o
arricchendolo con proprie considerazioni. Vi pregherei, in ogni caso,
di includermi in copia per conoscenza.

Gli indirizzi dei destinatari, desunti da
http://www.unipi.it/ateneo/governo/organi/cda/Componenti.htm_cvt.htm
sono riportati nella email. Purtroppo la pagina non riporta un alias
collettivo per l'intero consiglio.

Preciso che la mia richiesta al consiglio di amministrazione e`
fatta in ambito istituzionale (da dipendente che inoltra una richiesta
all'organo competente e ai rappresentanti che ha eletto) e vorrebbe
prescindere dalla discussione relativa alle varie procedure elettorali
in corso (rettore, senatori, presidi e direttori).
Sarei, in realta`, assai lieto se il problema trovasse soluzione
nel corso di questa amministrazione.

saluti
luigi rizzo

----- Forwarded message from Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> -----

Date: Fri, 6 Aug 2010 00:00:54 +0200
From: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it>
Subject: Richiesta di revisione del regolamento di missione
To: rettore@unipi.it, r.barsotti@unipi.it, dir.amm@adm.unipi.it,
        g.petralia@mediev.unipi.it, romano.giglioli@dsea.unipi.it,
        antonio.paparelli@anist.med.unipi.it, roxy@dcci.unipi.it,
        s.marchi@int.med.unipi.it, tognetti@vet.unipi.it,
        g.orlandi@neuro.med.unipi.it, f.massantini@adm.unipi.it,
        r.vivaldi@adm.unipi.it, michele.fortezza@gmail.com,
        david.taf@gmail.com, zappacostaflavio@msn.com

Gentili consiglieri di amministrazione:

sono rimasto estremamente sorpreso e deluso dalla approvazione, in
data 13/7/2010, di un regolamento di missione che

i) in barba ai dichiarati principi di "semplificazione nell'applicazione",
   ed "economicita` efficienza e decoro", contiene numerosissime procedure
   farraginose e onerose (attestazioni di terzi, dichiarazioni ridondanti,
   limitazione di uso di mezzi atti a ridurre i tempi morti e i tempi e
   costi di trasporto, ecc.) che ne rendono l'applicazione costosa sia
   per chi viaggia che per l'amministrazione;

ii) e` inefficace, in quanto non affronta il problema del costo totale
   o del costo rapportato ai benefici, ma cerca solo di scaricare sul
   lavoratore alcune voci oltretutto di importo percentualmente limitato,
   incentivando comportamenti non virtuosi anche se formalmente corretti
   (es. estensione del soggiorno per non viaggiare in orari disagiati;
   pranzi al ristorante invece di piu` economici spuntini al bar, per
   ottenere documentazione "parlante");

iii) considera missioni e trasferte come un puro costo da tagliare,
   e non comprende che queste hanno un ritorno importante (in termini
   di disseminazione, promozione, contatti e contratti) che ne
   richiederebbe l'incentivazione e non la dissuasione;

iv) ignora completamente la varieta` delle problematiche esistenti
   nell'effettuazione di missioni all'estero, introducendo vincoli
   e requisiti spesso inapplicabili;

v) infine, e questo e` particolarmente irritante, considera i suoi
   dipendenti indegni di qualunque credibilita` e rispetto, tanto da
   chiedere attestazioni di terze parti anche per certificare fatti
   facilmente verificabili dalla documentazione o con dichiarazione
   di responsabilita` dell'interessato.

So bene (e ci credo fermamente) che l'Universita` deve operare nel
pieno rispetto delle leggi che regolano le pubbliche amministrazioni;
con criteri di trasparenza, efficacia ed economia; e poter difendere
il proprio operato di fronte agli organismi di controllo.

Ma proprio per una gestione corretta e responsabile delle risorse, in
ottemperanza a quanto sopra, servono
i) una definizione chiara degli obiettivi da perseguire (perche` si viaggia?)
   e delle modalita` per ottenerli (quali condizioni sono necessarie per
   non ridurre o vanificare l'efficacia di un viaggio?);
ii) l'individuazione dei modi per rendere compatibili questi obiettivi
   e requisiti con i vincoli di legge;
iii) l'emanazione di norme chiare, complete e ragionevoli che consentano
   agli organismi di controllo di accertare la congruita` dei comportamenti,
   e all'amministrazione di difendere la correttezza del suo operato.

Purtroppo il regolamento approvato non contiene niente di tutto cio`:
si limita a definire un insieme di norme inutilmente rigide (ben oltre
i vincoli di legge), cercando di scaricare sul dipendente alcuni costi
marginali, senza nessuna attenzione al contenimento complessivo della
spesa o all'efficacia della missione.

       ----

Avanzo quindi richiesta di una urgente revisione del regolamento
di missione approvato il 13/7/2010, al fine di eliminare e correggere
i problemi sopra indicati, e permettere ai rappresentanti dell'ateneo
di utilizzare efficacemente, sempre e comunque nel rispetto delle
leggi, le risorse economiche che hanno disponibili (spesso provenienti
da finanziamenti esterni ottenuti in prima persona) per essere
attivi, presenti, visibili, propositivi e trainanti a livello
nazionale e internazionale.

Auspico inoltre che alla revisione del regolamento non partecipino
solo rappresentanze istituzionali, ma anche persone coinvolte in
prima persona nelle attivita` soggette a regolamentazione, e,
ove necessario, esperti esterni (compresi rappresentanti di altri
atenei e ministeri) di cui sfruttare l'esperienza.

   ----

Onde fornire un contributo attivo e propositivo a questo lavoro,
chi scrive ha preparato un elenco dettagliato e puntuale di proposte
di modifiche.  Tale elenco, che incorpora il risultato di riflessioni
e scambi di opinione avuti nelle ultime due settimane, e` gia` stata
inviato a numerosi colleghi, e suggerisce un punto di partenza per una
possibile implementazione dei principi generali indicati di seguito.

Saro` lieto di condividere l'elenco e discuterne con la commissione
incaricata di affrontare la questione e con colleghi o altri interessati.

    ----

Tra le modifiche che ritengo indispensabili, sia a livello di
definizione di linee guida che di articoli applicativi, vi sono le
seguenti:

+ in primo luogo, l'inclusione nelle linee guida (e l'effettiva
  implementazione negli articoli), degli obiettivi che questo regolamento
  intende perseguire, per permettere a tutti gli interessati
  (amministrazione, strutture, dipendenti) di cooperare per il
  perseguimento degli stessi;

+ il riconoscimento dell'utilita` e del ritorno anche economico delle
  attivita` svolte in missione, e della conseguente necessita` di mettere
  a disposizione di chi le effettua di tutti gli strumenti per operare nel
  modo piu` efficace (prendendo in considerazione non solo i meri costi
  economici ma anche l'impatto e l'uso del tempo proprio e della struttura);

+ il rispetto della dignita` del lavoratore, eliminando le numerose
  richieste di dichiarazioni di terzi per attestazioni che l'interessato
  puo' fornire in prima persona assumendosene tutta la responsabilita`
  civile e penale, nonche' gli altrettanto numerosi commi e articoli
  con cui si scaricano sul lavoratore in missione costi che invece sono
  direttamente conseguenti all'effettuazione della missione;

+ l'applicazione estensiva del "principio di ragionevolezza" nella
  definizione delle spese ammissibili e della valutazione della
  loro congruita`, evitando l'introduzione di regole inutilmente
  inflessibili che mettono in difficolta` sia chi ne e` soggetto che chi
  deve controllarne o giustificarne l'applicazione.

Grato per la vostra attenzione nonostante il periodo di ferie, spero
che vorrete affrontare celermente la questione, anche in considerazione
dell'urgenza dell'argomento (necessita' di ottemperare ai requisiti
della recente legge 122 del 30/07/2010; impatto che il regolamento
di missione ha sull'attivita` dei ricercatori dell'ateneo).

(Questa messaggio verra` inviato per conoscenza a colleghi e altri
interessati, compresi coloro che hanno contribuito alla sua stesura.)

    Cordiali saluti
Luigi Rizzo
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  Prof. Luigi RIZZO, rizzo@iet.unipi.it  . Dip. di Ing. dell'Informazione
  http://www.iet.unipi.it/~luigi/        . Universita` di Pisa
  TEL/FAX: +39-050-2217.533/600          . via Diotisalvi 2, PISA
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