Confesso che sono stato molto piu' ingenuo di quanto scrive Pietro Majer: dopo il passaggio dal reclutamento "nazionale" a quello "locale" ho sperato che il malcostume sarebbe diminuito e da quanto ricordo non ero il solo.
Evidentemente mi ero sbagliato. Non vorrei pero' che dimenticassimo come anni fa eravamo nauseati dal vecchio sistema "nazionale", anche se poi ci siamo resi conto che non c'e' limite al peggio.
Concordo che il punto chiave di una riforma sull'universita' debba essere il meccanismo di reclutamento, ma non ne vedo uno a prova di malcostume. Ad esempio sono sicuro che quello proposto da Sergio Spagnolo dopo un po' verrebbe interpretato dicendo che tutti gli "idonei" devono essere reclutati nelle universita' e che il "numero di idonei non troppo superiore a quello dei posti a concorso" verrebbe gonfiato a dismisura.
Invece che cercare la formula magica e convincere i governanti ad adottarla credo che converrebbe che ci concentrassimo sui reclutamenti del nostro dipartimento: qualunque sia la legge approvata dovremo fare dei reclutamenti mirati ed evitare di lasciar andare via persone come Matteo Novaga.
Giuseppe Buttazzo
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