Cari tutti
-rispondo a Rita e preciso: ``senza scomodare 'il personale e i colleghi che gestiscono' le stutture'', che nel caso erano tutte occupate nelle ore a disposizione dei miei studenti.
-Gia' che ci sono sottolieneo che ``l'uso promiscuo'' sia in se un fatto positivo che migliora e consolida la nostra tradizione.
Anzi e' questo che gli stessi studenti dovrebbero capire: in epoca protocollare di test, bisogna valorizzare difendere tutti gli spazi ove vi siano anche minimi rapporti diretti. Poi ci si lamenta che gli studenti non vengono ai ricevimenti! Probilmente un atteggiamento da apartheid o di alienazione che, sia molti studenti, sia molti colleghi, hanno, contribuisce ad inibire questi rapporti anche in ambito di corsi istituzionali. Senza rapporto personale non vi e' insegnamento. Pertanto, come minimo, una convivenza puo' essere un ``allenamento'' ad evitare questi atteggiamenti segregazionisti. Che siano studenti di matematica o meno non e' centrale, non e' il punto.
Non vorrei che ci sia da parte nostra una paura di veder messa in gioco nostra `autorita' ' di docenti. Sarei d'accordo che e' messa in gioco ma non da parte di questi studenti. Piuttosto da una cultura e organizzazione aziendalista e verticistico protocollare delle universita', che pone falsi obiettvi e protocolli dannosi (a partire da questioni generali come il reale svilimento cui siamo stati sottopposti con le modalita di gestione ``dell'aggiornamento sulla sicurezza'' sin ad arrivare a precipue azioni di interferenza nella nostra attivita' come la proposta di cercar di imporci di somministrare test ai nostri studenti per valutare la struttura). Parafrasando il maestro del mio maestro `la statistica non e' una panacea normativa e tanto meno politica'.
-Ribadisco che in aula AM2 si puo' fare benissimo lezione anzi tenere un minicorso.
-Che il rapporto con questi studenti ex-occupanti (alcuni di matematica) e' stato reciprocaemnte corretto.
-Riamne la ferita iniziale non lo metto in dubbio: per primo protestai vivamente. Ma ho visto che questo atto negativo ha avuto conseguenze positive: ragazzi che studiano, creano bibliotechine organizzano non solo divertimenti ma iniziative culturali etc. etc.
-Infine mi risulta che una commissione con nostri rappresenatnti rappresentanti del collettivo in questione e dell'amministrazione hanno convenuto un protocollo di uso dell'aula AM2.
vincenzo
On Fri, 10 Jul 2015, Rita Pardini wrote:
Il 10/07/15 13:08, Vincenzo Tortorelli ha scritto:
Ritengo quindi che la cos asia positiva in quanto mi ha permesso di tenere il corso di recupero senza scomodare i colleghi e le strutture,
Per la verita' l'aula sarebbe una delle "strutture"!
Ciao,
Rita
-- Rita Pardini Dipartimento di Matematica Università di Pisa http://www.dm.unipi.it/~pardini