Caro Vladimir, cari colleghi
ricevo da Francesca Acquistapace il testo di una mozione "approvata all'unanimita'" [...] Se fossi stato presente, avrei votato contro. Infatti, se da un lato comprendo le lagnanze dei ricercatori, sopratutto i piu' giovani, sul blocco triennale degli scatti stipendiali, d'altro lato non condivido la loro protesta contro l'idoneita' nazionale e contro il ricercatore a tempo determinato. Questi due provvedimenti mi sembrano, anzi, molto sensati. Pure buone mi sembrano le regole di formazione delle commissioni sia di quelle nazionali che di quelle locali. Mi spiace solo che dalle precedenti versioni del DDL sia sparito il tetto massimo alle idoneita' in correlazione al numero dei posti banditi. [...]
Caro Sergio, grazie per aver fatto lo sforzo di capire le "lagnanze" dei ricercatori.
Il problema non sono tanto le regole con le quali verranno formate le commissioni (anche se con l'elezione+sorteggio abbiamo massimizzato la deresponsabilizzazione dei commissari), quanto il fatto che tagli sempre piu' pesanti rendono abbastanza vacuo il dibattito sui meccanismi concorsuali. E' matematico: niente soldi = niente concorsi.
Se si fosse voluta affermare la meritocrazia si sarebbe dovuto, innanzi tutto, mettere in funzione un agenzia di valutazione della ricerca. Invece il MIUR non ha fatto altro che perder tempo dietro questioni cavillose. Cosi', dopo due anni di chiacchiere, ora che la crisi non e' piu' occultabile, si taglia senza "entrare nel merito".
Anzi: i tagli penalizzano fortemente i giovani, ma sostanzialmente non toccano i piu' anziani (che, forse, del declino dell'Universita' sono maggiormente responsabili).
Saluti, c.c.
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