Carissimi,
oggi c'e' stato un incontro, congiunto col dma, per decidere riguardo alle proposte da fare per l'elezione dei rappresentanti d'area nel Senato (lo ricordo perche' purtroppo la grande maggioranza del dipartimento non c'era). Ricordo che mercoledi' prossimo ci sara' la presentazione ufficiale delle candidature.
Un rammarico per lo scarso preavviso con cui si e' saputo di queste scadenze.
Ricordo che i due precedenti rappresentanti erano Roberto Barbuti (come ordinario) che ha dichiarato di non ricandidarsi, e Maria Stella Gelli (come ricercatore).
----------------------------------------------------------------------- Per prima cosa ringraziamo sinceramente Maria Stella per la dedizione con cui ha svolto il suo incarico, e per il contributo positivo che e' riuscita a esprimere in situazioni non certo ottimali. -----------------------------------------------------------------------
Cerco di riassumere molto brevemente quanto e' emerso dall'incontro di oggi.
Data l'importanza che il prossimo Senato avra', specialmente in relazione ai prossimi ineludibili cambiamenti della "governance", si e' ritenuto che i matematici, come componente di maggioranza relativa dell'area, debbano esprimere nel Senato una rappresentanza "di peso": questa dovrebbe manifestarsi con l'elezione di un professore ordinario.
Da un incontro tra me e Pappalardo e' venuto fuori il nome di Giuseppe Buttazzo che, contattato, accetterebbe l'incarico.
Pare che Pappalardo sia riuscito a sentire il parere (positivo) di molti del suo dipartimento, mentre nel mio caso, per mancanza di tempo, ho potuto sentire ben poche persone. Contavo nella riunione di oggi, che pero', come sopra detto, e' stata assai poco partecipata.
Vorrei che chi ha obiezioni o osservazioni da fare le faccia il prima possibile: possibilmente entro lunedi' mattina, dovendo in tarda mattinata incontrare gli altri direttori d'area.
(un esempio di obiezione: e' stato detto che i non matematici potrebbero non accettare il fatto che Buttazzo appartiene alla facolta' di ingegneria)
A presto,
Mario Salvetti