Caro Andrea,
credo che nessuno debba aver paura ne' di una valutazione seria ne' di minacce di litigi da parte di qualcuno. La commissione puo' anche pensare (perche' no?) di consultare esperti esterni.
Capisco che ci si potrebbe andare a litigare per quattro soldi, ma e' una questione di principio, per cui per quel che mi riguarda penso che andro' avanti con la proposta al dipartimento.
Ciao e buon viaggio.
Mario
On Fri, 15 Jul 2005, Andrea Milani wrote:
Cari colleghi,
io sono sempre favorevole a sistemi seri di rating, pero' sono spiacente ma non concordo affatto con questa proposta. Per giudicare il contenuto dei lavori, piuttosto che i dati formali (che comunque non sono solo il numero, ma anche l'importanza della rivista su cui sono publicati) occorrerebbe che la commisione includesse esperti di tutti i settori, in grado di esprimere un giudizio all'altezza di quello dei referee della rivista su cui sono stati pubblicati. Se non e' cosi', e' di gran lunga meglio usare il numero di lavori (pesato con l'importanza e la nota serieta' di referaggio delle pubblicazioni in cui appaiono), come del resto si fa in molti altri paesi europei.
So bene che alcuni di noi si ritengono dei "matematici universali" in grado di giudicare il lavoro di chiunque altro. Io pero' non ci credo affatto, e se permettete l'esperienza mi da' ragione. Percio' se si adottasse il criterio proposto dal direttore, mi vedrei costretto d'ora in poi ogni volta che c'e' l'elezione dei membri di qualsiasi commisione che esprime una valutazione a fare campagna elettorale e a litigare con tutti gli altri se non ci sono abbastanza rappresentanti della mia materia e dlle specifiche competenze mie e del mio gruppo. Mi pare che sarebbe una bella seccatura, per me e per tutti gli altri, ma vi assicuro che farei il sacrificio di perdere il tempo a scocciare tutti, perche' ne varrebbe la pena. Se invece si lascia il criterio attuale, che a me pare grosso modo equo e applicato in modo forse non perfetto (e chi e' perfetto?) ma abbastanza serio da essere utile, possiamo continuare con il metodo attuale. Per es. la commisione finanziamenti locali puo' essere considerata uno dei compiti di gestione che si fa a rotazione, secondo le disponibilita' di tempo e gli altri impegni, senza assolutamente accapigliarsi inutilmente e concedendo un poco di fiducia ai colleghi che accettano di fare questo lavoro per conto di tutti.
Sono in partenza per il Brasile (vacanze+ congresso) percio' vi saluto e auguro buone vacanze a tutti
Andrea Milani
On Fri, 15 Jul 2005, Mario Salvetti wrote:
Cari Colleghi:
Ho guardato l'assegnazione dei "rating" scientifici e, constatato che il lavoro della commissione e' arduo e soggetto a errori (anche se modesti), ritengo che il nostro dipartimento debba adottare criteri di giudizio piu' consoni al suo scopo, e che diano sia verso l'esterno che verso l'interno l'impressione di ricercare effettivamente la cosiddetta "eccellenza".
La mia proposta, che portero' al prossimo consiglio di dipartimento (ormai penso dopo le vacanze), e' molto semplice: ritengo che il parametro "numero di lavori" non debba assolutamente essere considerato, ma che ognuno venga valutato su (al max) 3 lavori che lui stesso indica, scritti nel periodo in questione. Questo fra l'altro permetterebbe anche alla commissione di fare un lavoro piu' serio, andandosi a guardare davvero i lavori.
Saluti,
Mario Salvetti Dipartimento di Matematica Università di Pisa
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