Caro Hugo,
il problema e' gia' stato affrontato, ed un contratto standard esiste. Infatti e' possibile instaurare un contratto gratuito di ricerca con docenti pensionati, che permette di mantenere lo studio, l'uso delle strutture del dipartimento e la possibilita' di farsi rimborsare le missioni dai fondi di gruppi di ricerca in cui si e' inseriti. Riguardo la gestione diretta di fondi, e' esclusa (comprensibilmente) per i fondi di ateneo; per altri fondi dipende dalle regole specifiche del singolo fondo. Esistono poi dei contratti, gratuiti o a pagamento, relativi alla didattica, ma il contesto legislativo per questi sta cambiando letteralmente in questi giorni, per cui sicuramente continueranno a esistere ma non e' ancora chiarissimo in che forma.
Ciao, Marco
On 04/apr/2012, at 12.15, Hugo Beirao da Veiga wrote:
Cari Colleghi,
non so se questo messaggio arriverà anche ai colleghi del Tonelli. Se cosi non sarà pregherei Marco Abate di inviarlo.
Dato che siamo in una fase di cambiamenti profondi (e positivi, se saremo in grado di profittarne) vorrei porvi un problema che considero veramente di interesse generale, e che è quello dei colleghi andati in pensione ma che continuano a fare ricerca. Mi sembra assurdo cacciarli via dall'ambiente scientifico del Dipartimento per motivi puramente burocratici, ammesso che la ricerca sia considerata fondamentale e non un accessorio. Credo che è un problema al quale il futuro dipartimento dovrebbe prestare attenzione, in modo che venga trattato dal Dipartimento e non dai singoli pensionandi. Parlo per interesse personale, ma il mio caso è uguale a diversi altri. Sono andato in pensione col primo ottobre 2011. Immediatamente i miei lavori sono stati tagliati via dal CIVR, malgrado avessi potuto presentare (a nome del Dipartimento, non mio!) come 3 articoli, uno su "Communications in Pure and Applied Mathematics", uno su "Archive for Rational Mechanics and Analysis", ed uno sul "Journal European Mathematical Society" , tutti ad un solo nome e per un totale di 90 pagine. Continuo ad avere i soliti inviti, ad esempio, main speaker in una conferenza a luglio prossimo nell'Institut Mittag-Leffler, della Royal Swedish Acad. Sc. in collaborazione con la Russian Accad. Sc.. Un Oberwolfach ad agosto, e diversi altri, che dimostrano che qualcosa continuo a fare. Fosse l'unico in queste circostanze, pazienza. Ma siccome non è cosi, ne per il passato ne per il futuro, dovrebbe essere il Dipartimento a fare proposte, e ad interessarsi direttamente presso l'amministrazione. Potrebbero esserci un paio di tipi di contratti standard, essendo poi il singolo a fare domanda ed il Dipartimento a valutare la risposta. Potrebbe anche non essere escluso un qualche impegno didattico, perlomeno nel dottorato o di supporto ai corsi esistenti (tuttoraggio...?). Sono riuscito a continuare ad esssere coordinatore dei "miei" fondi PRIN, ma solo dopo 3 mesi persi tra rettore, direttore amministrativo, uffici nostri e ministero. Per i fondi di ateneo la situazione non è chiara. Ho preferito perderli, a perdere più tempo.
Saluti a tutti ed auguri, Hugo
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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