Cari colleghi,
con questa lettera desideriamo esprimere forti perplessità riguardo alla legge di riforma universitaria in discussione in Parlamento e l'assoluta contrarietà verso i tagli agli stipendi previsti dal Decreto Legge appena approvato dal Consiglio dei Ministri. Questi tagli, in particolare il blocco triennale degli scatti stipendiali, colpiscono molto gravemente i ricercatori, professori associati e professori ordinari che sono alle prime classi stipendiali. Di fronte a queste misure punitive soprattutto per i più giovani (che già adesso – ricordiamolo – a parità di ruolo ed impegno richiesto guadagnano poco più della metà dei colleghi a fine carriera), ci sembra che la reazione del mondo accademico sia stata fino ad ora troppo blanda. Esprimiamo pieno appoggio alla protesta espressa in questi giorni dai ricercatori del nostro Dipartimento e ci proponiamo di rafforzarla nei modi che riterremo più efficaci. Auspichiamo che la partecipazione al prossimo Consiglio di Corso di Laurea e di Dipartimento sia numerosa e che in quella sede si possano identificare e discutere le forme di protesta più incisive.
Alberto Abbondandolo Francesca Acquistapace Paolo Acquistapace Alessandro Berarducci Ilaria Del Corso Elisabetta Fortuna Giovanni Gaiffi Patrizia Gianni Pietro Majer Rita Pardini Rosetta Zan