On mer, 2010-09-01 at 19:05 +0200, salvetti@dm.unipi.it wrote: [...] La cosa secondo me piu' grave e' che la bozza sia stata scritta da qualche "alto funzionario" che dimostra di non sapere neanche l' abc dell'universita'. E' anche molto probabile che tale funzionario riceva *un incentivo economico* per il "duro lavoro" di compilazione di un nuovo regolamento. La cosa piu' utile sarebbe di individuare esattamente quale "mente burocratica" abbia effettivamente potuto pensare ad esempio alla "giustificazione da terzi" per il taxi, mettendolo "alla gogna" (altro che incentivo economico...).
Caro Mario, su questo punto ho qualche perplessita'.
La bozza di regolamento e' certamente stata redatta da un burocrate, il quale probabilmente ingorava la specificita' delle missioni del personale docente: del resto queste, se non capisco male, sono solo una parte - forse piccola - di tutte le missioni disciplinate dal regolamento. Tuttavia questa "ignoranza" del burocrate la vedo come un'attenuante piu' che come una colpa.
Ma nel CdA che ha approvato il regolamento non siedono solo burocrati (la riforma Gelmini non e' ancora in vigore:) ma anche i rappresentanti del personale docente, dal Rettore in giu': sono costoro che avrebbero dovuto far valere le nostre istanze.
Invece, a quanto vedo, cio' non e' successo: mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Rettore al riguardo.
E soprattutto mi piacerebbe sapere cosa pensa il Rettore degll'articolo del Tirreno (titolo: "Al barone è vietato bere più di tre caffè") in cui il Direttore Generale Grasso sbeffeggia i rilievi sollevati da Luigi Rizzo dicendo che "forse il dibattito si e' aperto perche' tanti non conoscono l'ultima finanziaria recentemente approvata dal governo": http://tinyurl.com/38zcr7b
Saluti, Carlo Carminati