Il dimezzamento degli scatti (art. 64 finanziaria) farebbe risparmiare alle stato, se mantenuto per qualche anno, un bel po' di soldi. Se nessuno si lamenta, rimarra' secondo me "temporaneamente" in vigore a tempo indeterminato, come tante altre norme temporanee. In questo caso, sarebbe veramente catastrofico per i nostri stipendi (soprattutto per chi, come me' e' ad inizio carriera). Basta vedere le tabelle degli stipendi universitari sul sito web del Cnu
http://cnu.cineca.it Paragrafo: <<Notizie sindacali e retributive>>
I risparmi che si possono grosso modo prevedere se l'articolo 64 rimanesse in vigore per il 2007, 2008 e 2009 (ca 140 milioni di euro) corrispondono grosso modo ai fondi per l'assunzione dei nuovi ricercatori nel periodo 2007-2009 (Art. 70). Questo fa sospettare che la vita prevista dell' art. 64 sia di non meno di tre anni. I numeri di cui si parla per le assunzioni dei ricercatori (3200 in 3 anni) sono comunque inferiori ai concorsi per ricercatori banditi nel periodo 2003-2005:6670.
Tanto per avere un idea della nostra importanza relativa secondo gli estensori della finanziaria, la stessa cifra e' messa in preventivo (2007-2009) per la costruzione di un centro congressi all'EUR e per la citta' dello sport di Roma. (Art. 130). Naturalmente per come funziona il bilancio, la nostra tosatura va a finanziare, tra il resto, anche questi interventi.
Il testo della finanziaria e' disponibile su www.altalex.com/index.php?idnot=34980#index I dati li ho presi da interventi sulla mailing list UNILEX cnu.cineca.it/docum/unilex.htm.
I magistrati, che dividono con noi gli scatti di anzianita' insieme a forze armate e polizia, si stanno mobilitando e parlano di ricorso alla corte costituzionale (temo limitatamente ai loro scatti pero', dato che credo basino il ricorso sull'indipendenza della magistratura).
Tanto per iniziare, io ho sottoscritto il seguente appello
APPELLO AI PARLAMENTARI Il ministro Mussi aveva promesso che avrebbe aumentato gli stipendi dei docenti universitari, fortemente svalutatisi nel corso degli ultimi anni. Nella legge Finanziaria, non solo non esiste traccia di tali aumenti, ma con sorpresa e grande rammarico constatiamo addirittura che gli stipendi subiranno dei tagli. I Docenti universitari italiani chiedono con fermezza al Parlamento di cancellare tale iniqua misura che risulta particolarmente penalizzante per i Ricercatori ed i Professori in confronto ad altre categorie. Al governo chiediamo una inversione di rotta nella politica universitaria che già dal suo primo atto (legge Bersani), e fino ad oggi, sta penalizzando gravemente l'Università italiana e coloro che operano nell'alta formazione e nella ricerca, indebolendo in tal modo ulteriormente uno dei settori strategici per lo sviluppo del Paese.
Volendo aderire, contattare pasquale.sante@fastwebnet.it.
Mi ricordo di quando sono stato assunto come ricercatore (Gennaio 2004). C'era il blocco delle assunzioni e senza la forte mobilitazione che c'e' stata, e il sucessivo intervento di Ciampi, avrei aspettato molto di piu'. Quindi alzare la voce almeno ogni tanto serve.
Ciao, Massimo