Carissimi,
attaccandomi al messaggio di Marco sulle scadenze
della programmazione didattica, aggiungo che occorre fare un cdd nella
stessa seduta del ccl, la prossima settimana (l'ordine del giorno preciso sara'
divulgato in seguito). Al momento ci sono giunte le programmazioni delle
sezioni di analisi, geometria e algebra: i coordinatori delle altre
sezioni ci inviino al piu' presto le loro. Anche le richieste di contratti
di supporto vanno fatte al piu' presto, anche per il secondo semestre, perche' i
soldi che la facolta' ci ha messo a disposizione sono limitati.
Coloro che fanno corsi che non risultano nella
programmazione mandata (es: corsi fuori facolta' a farmacia, veterinaria,
ingegneria, ecc., che siano retribuiti o no) mandino al piu' presto tutte le
informazioni: titolo del corso, facolta', semestre, se retribuito,
ecc.
Al momento, rimangono scoperti alcuni corsi
di servizio.
In particolare, quest'anno biologia si divide in 3
corsi, rispetto ai 2 dell'anno scorso (piu' c'e' scienze ecologiche che e'
coperto da me e Mastroeni). Non e' poi chiaro chi fara' il corso a scienze
naturali.
Senza aprire ora una discussione (che potra' essere
fatta in dipartimento) sui corsi cosiddetti di servizio, vanno ribadite un paio
di cose importanti:
1. Per giusto o no che sia, la nostra "portata"
come numero di docenti e' giustificata in gran parte dai corsi di servizio
che facciamo fuori dal nostro ccl, e richieste ulteriori di posti vengono quasi
sempre supportate da esigenze didattiche.
2. Per il punto 1, e' importante che i corsi di
servizio vengano "coltivati": troppo spesso e' accaduto che chi li fa
produca alla fine dei "danni" quanto meno alla nostra immagine. La
conseguenza che abbiamo visto di recente e' stata che, approfittando della
riforma didattica, molti corsi di matematica sono stati ridimensionati o
addirittura cancellati.
3. E' inutile che ci si lamenti che la cultura
matematica sta sparendo negli altri corsi di laurea se poi (riprendendo il punto
2) si riesce sempre con sforzo a trovare chi copra i corsi di servizio, e
alla fine chi li fa li fa molto di contro voglia.
4. E' vero che la grossa riduzione, il
dimezzamento almeno, del tempo che abbiamo a disposizione in alcuni
corsi, e l' "arrangiamento" dei programmi, rende molto
difficile fare un corso "serio". Ad es. a biologia il corso annuale e'
stato ridotto a un modulo, in cui oltretutto si dovrebbe fare anche un
po' di statistica. Puo' pero' essere un'esperienza interessante per tutti: forse
sempre piu' si dovrebbe tentare di far capire come la
matematica sia utile al corso di studi che si sta facendo,
fondamentalmente mettendosi nell'atteggiamento di chi cerca di capire cosa puo'
essere utile.
5. Va ribadito che chi fa un corso di
servizio per un certo periodo non e' obbligato a farlo per sempre: io
sono d'accordo che ci voglia una certa rotazione, che tenga conto ovviamente dei
carichi didattici di ciascuno.
Ne riparliamo in dipartimento (non apriamo una
discussione elettronica su questo).
Saluti,
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Mario
Salvetti
Dipartimento di Matematica
Università di
Pisa