Caro Max,
sono stato un paio d'anni fa nella commissione per gli incentivi, e c'era la stessa regola. Come comunicato finale della mia commissione, avevamo prospettato al senato accademico quelle che a noi sembravano incongruenze o vere e proprie ingiustizie, tipo il numero di pubblicazioni (in alcui settori si faticava ad averne 3, a medicina il minimo era intorno a 60). Tra l'altro, ho ripetuto nella nostra riunione informale a proposito del futuro rettore la mia totale contrarieta' al principio che tutto deva essere uniformato per forza anche contro la piu' palmare evidenza di difformita' forti.
In ogni caso, il senato accademico successivo ha completamente ignorato i commenti della mia commissione, ripresentando le regole tali e quali. E tali e quali
mi sembrano anche adesso.
Con un vizio in piu', pero': che un paio di anni fa la domanda era piu' semplice perche' molti dati venivano automaticamente acquisiti dagli uffici, e ora mi sembra
che bisogni evitare di dare agli uffici questa noia dell'acquisizione dei dati (salvo poi verifica da parte dei membri della commissione, immagino).
Sono desolato.
Chissa' cosa ne pensano i candidati rettori?
Roberto