Cari colleghi,

come ebbi modo di dire a suo tempo, la cosa che più mi ha colpito nell'occupazione di questa aula è il messaggio educativo, che, nel tollerare l'occupazione, abbiamo mandato agli studenti.

Il mesaggio è il seguente:

- la legalità è una cosa da fessi,
- siamo furbi; facciamo pure cose illegali tanto alla fine si fa un compromesso e qualcosa ci si guadagna sempre
- i capi dell'occupazione saranno i politici di domani; questo metodo lo applicheranno anche a livello più alto; trattando con rettori e soci imparano come si tratta con le autorità italiane
- a loro volta rettori, direttori ed altre autorità competenti in materia insegnano come ci si deve comportare politicamente: forti con i deboli, ma sempre pronti a qualunque compromesso con chi potrebbe avere un po' di forza, come in questo caso gli studenti occupanti.

Morale: è così che vanno le cose in Italia. Ed anch'io sono italiano; se fossi stato "tedesco" ed avessi avuto un maggior senso della cosa pubblica, avrei denunciato personalmente questi abusi alla magistratura. Ma sono italiano e tiro a campare e cerco di non tirarmi addosso nuovi problemi. Tanto possiamo consolarci: i Greci fanno persino peggio di noi.

Cordiali saluti,

Vieri


2015-07-10 22:49 GMT+02:00 <forti@dm.unipi.it>:
come sapete,da un anno non sono più membro effettivo del dipartimento,ma,
come ben sanno i colleghi che stanno all'ex-DMA,mai l'ho frequentato tanto
come quest'anno; debbo dire che concordo pienamente col Grisanti sul fatto
che la situazione dell'aula è vergognosa, ed in nessuna delle università
straniere che ho frquentato sarebbe stata tollerata (del resto io
intervenni due o tre volte nelle apposite riunioni del dipartimento
sostenendo invano che non andava tollerata). Se ora finalmente si creasse
una situazione che faccia smuovere le auorità accademiche (dal direttore
al senato fino al rettore) ne sarei ben felice, ma ancor di più
stupito...
Purtroppo temo che nella mia vita non riuscirò più ad utilizzare
quell'aula che, essendola mia preferita, ho utilizzato tantissimo ai tempi
del vecchio DMA.
Sic transit gloria mundi.
Marco Forti



> Cari colleghi,
> vi scrivo per condividere con tutti voi la mia esperienza riguardante
> l'uso dell'aula AM2.
> Da quando � stata illegalmente occupata dagli "studenti ?" dell'exploit
> (qualunque cosa esso sia) io mi sono adeguato agli accordi presi con i
> suddetti occupanti per una condivisione degli spazi.
> Ho sempre cercato di utilizzare l'aula per ricevimenti e esami orali e
> le cose sono andate progressivamente peggiorando.
> Le prime volte trovavo uno studente ad aprire l'aula e sulla lavagna era
> segnata la prenotazione per avvertire gli altri utenti che l'aula non
> sarebbe stata disponibile.
> Andando avanti trovavo l'aula chiusa (io in genere la uso alle 9:30 la
> mattina) e neanche l'ombra di uno studente che la aprisse. Ho dovuto
> usare quasi sempre le chiavi in nostro possesso che sono della porta
> centrale, quella della quale gli occupanti non hanno ancora sostituito
> la serratura.
> Regolarmente verso le 10:30 cominciavano ad arrivare personaggi che si
> introducevano nell'aula completamente ignari del fatto che vi si stesse
> svolgendo un esame, segno evidente di scarsa comunicazione, da parte dei
> gestori verso l'utenza abituale, del calendario di occupazione dell'aula.
> Da parte mia non ho mai cacciato nessuno, purch� stesse in silenzio,
> d'altronde gli esami sono pubblici e non ho nessun problema.
> Resta da notare che l'aula �, per essere gentili, sporca e ridotta a un
> magazzino: ingombra di ogni genere di oggetto (un divano, una ruota di
> automobile, libri e quaderni sparsi ovunque, cibo e quant'altro).
> Mi pare di ricordare che i nostri inquilini ci avessero promesso una
> gestione impeccabile dell'aula e che la avrebbero resa presentabile
> quando noi ne avessimo avuto bisogno. Ricordo anche che qualche ingenuo
> pensava addirittura di poterla usare per farci dei seminari. Se qualcuno
> � ancora del parere si accomodi e provi a portarci un ospite, per far
> vedere come la prestigiosa Universit� di Pisa gestisce i suoi spazi.
> Credo che tutte le promesse fatte siano state disattese e penso che ci
> vorrebbe una seria riflessione da parte del Dipartimento di Matematica
> su come utilizzare le esigue risorse di cui siamo responsabili. Se
> qualcuno mette il naso dentro all'AM2 non ci metter� molto a capire che
> non si pu� certo definire un'aula studio.
> E' pi� una sala di ricreazione, cosa facilmente desumibile dalle
> attivit� che si svolgono quotidianamente nello spazio alberato di fronte
> e sono sotto gli occhi di tutti.
> Quindi, anche se avessimo deciso di sacrificare una delle aule pi� belle
> e funzionali del nostro Dipartimento per trasformarla in aula studio,
> penso che tale dovrebbe essere, quindi gestita dal personale di Ateneo e
> non da un gruppo di individui che si nascondono sotto un'etichetta che
> giuridicamente non esiste e rende di fatto impossibile identificare un
> responsabile di danni o attivit� illecite che vi si potrebbero svolgere.
> Se l'Ateneo ha scarsit� di aule studio non vedo tutta questa abbondanza
> di risorse (strutture, riscaldamento/condizionamento, energia elettrica,
> acqua, svuotamento frequente fosse biologiche...) per permettersi il
> lusso di una sala ricreativa aperta giorno e notte a tutta la citt�.
>
> Vi invito a riflettere sull'argomento e a farvi un'idea diretta della
> situazione con una visita personale all'aula in questione.
>
> Saluti,
>
> Carlo Grisanti.
>
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Prof. Vieri Benci
Dipartimento di Matematica,
Università di Pisa,
Via F. Buonarroti 1/c,
56127 Pisa
E-mail address: benci@dma.unipi.it
Phone: +39 050 2213881