Vorrei ricordare innanzitutto che esistono parcheggi periferici (gratis) a non piu' di 10 minuti di cammino dal dipartimento, quindi ad una distanza dello stesso ordine di grandezza di quella che separa i nostri studi dalle aule o dalla sala riviste della biblioteca.
Pertanto bisognerebbe ammettere che avere un posto auto nel piazzale e', per la maggior parte di noi, unicamente un lusso.
Se si volesse percorrere la strada del "posto auto a pagamento" sarebbe certamente utile pensare a tariffe differenziate tra il piazzale interno e quello esterno. Trattandosi di un lusso non penso che stabilire un prezzo alto (specie per il parcheggio interno) sia una discriminazione odiosa (sarebbe pero' cosa deprecata da tutti coloro che ci parcheggiano ora liberamente).
L'idea del pagamento secondo l'uso invece non mi trova daccordo: nelle giornate di pioggia la situazione nel parcheggio sarebbe impossibile, con danno per tutti.
Se invece la scelta viene fatta una volta per tutte, nei giorni di pioggia chi ha scelto di non avere il telecomando parcheggerebbe appena fuori dalle mura e in 10 minuti (a piedi) raggiungerebbe il dipartimento, cosa decisamente piu' salutare che farsi 10 giri del parcheggio in auto :-)
Saluti, Carlo Carminati
On Fri, 12 Nov 2004, Carlo Traverso wrote:
Anche se l'idea e' buona, temo che non raggiunga lo scopo, magari lo peggiora.
Pochi rinuncerebbero al parcheggio a 60 euro l'anno, poi avendolo pagato vorrebbero rifarsi, riterrebbero ad aver diritto a trovarlo vuoto; perche' pagare l'autobus, spesa addizionale, avendo gia' pagato il parcheggio?
Se si aumenta la cifra, diventerebbe una discriminazione odiosa tanto quanto l'attuale.
Potrebbe essere piu' equo chiedere un piccolo contributo volta per volta, ad esempio 50 centesimi per il parcheggio esterno, 2 euro per quello interno (in modo da rendere concorrenziale la navetta...) da pagare ad esempio tramite addebito sulla base dei tesserini d'ingresso (o tesserini appositi). O prezzi distinti per categoria, proporzionati agli stipendi. In tal modo, confrontati con la spesa volta per volta gli utenti sarebbero incoraggiati a preferire, di volta in volta, metodi alternativi.
Non che sia certo della proposta, ma per puro brain-storming.
Carlo