I sottoscritti Professori Associati ed Ordinari, PRENDONO ATTO che da ormai troppi anni i Governi, succedutisi nel Paese, non hanno saputo riconoscere il ruolo della ricerca scientifica e della formazione superiore, strategico per il progresso di un paese moderno. Le Università pubbliche sono state sottoposte ad un incessante susseguirsi di riforme contraddittorie, prive di una visione organica e lungimirante sugli assetti dell'alta formazione e della ricerca. Infine tagli progressivi ai finanziamenti alla ricerca e ritardi inaccettabili nella loro erogazione stanno mettendo in ginocchio la ricerca in Italia. ADERISCONO pienamente alla Mozione della Conferenza dei Presidi delle Facolta' di Scienze e Tecnologie del 20 Maggio 2010, RITENGONO che non si possa accettare passivamente lo smantellamento progressivo dell'Università pubblica e la continua diversione di cospicue risorse pubbliche dalla ricerca e dalla formazione superiore verso enti di gradimento alla classe politica. Che sia doveroso portare all'attenzione dell'opinione pubblica la gravità della situazione delle Università e l'impossibilità per chi vi opera di svolgere adeguatamente la propria attività. RIBADISCONO il pieno appoggio all'azione dei ricercatori a tempo indeterminato, che chiedono il riconoscimento del ruolo fondamentale da essi svolto nell'Università DICHIARANO 1. Lo stato di agitazione, con adesione alle forme di protesta che verranno via via proposte dalle organizzazioni di rappresentanza delle varie categorie; 2. Si impegnano inoltre a dimettersi, a partire dall'ottobre 2010, da tutte le cariche attualmente ricoperte che non costituscano dovere d'ufficio, non essendo disponibili a rendersi co-partecipi di attività volte allo smantellamento dell'Università pubblica. 3. La indisponibilità a ricoprire i corsi lasciati scoperti dai ricercatori. Per aderire e firmare http://w3.disg.uniroma1.it/unira/index.php