Cari colleghi, vi scrivo per condividere con tutti voi la mia esperienza riguardante l'uso dell'aula AM2. Da quando è stata illegalmente occupata dagli "studenti ?" dell'exploit (qualunque cosa esso sia) io mi sono adeguato agli accordi presi con i suddetti occupanti per una condivisione degli spazi. Ho sempre cercato di utilizzare l'aula per ricevimenti e esami orali e le cose sono andate progressivamente peggiorando. Le prime volte trovavo uno studente ad aprire l'aula e sulla lavagna era segnata la prenotazione per avvertire gli altri utenti che l'aula non sarebbe stata disponibile. Andando avanti trovavo l'aula chiusa (io in genere la uso alle 9:30 la mattina) e neanche l'ombra di uno studente che la aprisse. Ho dovuto usare quasi sempre le chiavi in nostro possesso che sono della porta centrale, quella della quale gli occupanti non hanno ancora sostituito la serratura. Regolarmente verso le 10:30 cominciavano ad arrivare personaggi che si introducevano nell'aula completamente ignari del fatto che vi si stesse svolgendo un esame, segno evidente di scarsa comunicazione, da parte dei gestori verso l'utenza abituale, del calendario di occupazione dell'aula. Da parte mia non ho mai cacciato nessuno, purché stesse in silenzio, d'altronde gli esami sono pubblici e non ho nessun problema. Resta da notare che l'aula è, per essere gentili, sporca e ridotta a un magazzino: ingombra di ogni genere di oggetto (un divano, una ruota di automobile, libri e quaderni sparsi ovunque, cibo e quant'altro). Mi pare di ricordare che i nostri inquilini ci avessero promesso una gestione impeccabile dell'aula e che la avrebbero resa presentabile quando noi ne avessimo avuto bisogno. Ricordo anche che qualche ingenuo pensava addirittura di poterla usare per farci dei seminari. Se qualcuno è ancora del parere si accomodi e provi a portarci un ospite, per far vedere come la prestigiosa Università di Pisa gestisce i suoi spazi. Credo che tutte le promesse fatte siano state disattese e penso che ci vorrebbe una seria riflessione da parte del Dipartimento di Matematica su come utilizzare le esigue risorse di cui siamo responsabili. Se qualcuno mette il naso dentro all'AM2 non ci metterà molto a capire che non si può certo definire un'aula studio. E' più una sala di ricreazione, cosa facilmente desumibile dalle attività che si svolgono quotidianamente nello spazio alberato di fronte e sono sotto gli occhi di tutti. Quindi, anche se avessimo deciso di sacrificare una delle aule più belle e funzionali del nostro Dipartimento per trasformarla in aula studio, penso che tale dovrebbe essere, quindi gestita dal personale di Ateneo e non da un gruppo di individui che si nascondono sotto un'etichetta che giuridicamente non esiste e rende di fatto impossibile identificare un responsabile di danni o attività illecite che vi si potrebbero svolgere. Se l'Ateneo ha scarsità di aule studio non vedo tutta questa abbondanza di risorse (strutture, riscaldamento/condizionamento, energia elettrica, acqua, svuotamento frequente fosse biologiche...) per permettersi il lusso di una sala ricreativa aperta giorno e notte a tutta la città.
Vi invito a riflettere sull'argomento e a farvi un'idea diretta della situazione con una visita personale all'aula in questione.
Saluti,
Carlo Grisanti.