C'e' un aspetto che e' importante in molti settori della matematica piu' vicina all'informatica (come l'algebra computazionale), ossia la pubblicazione in atti di convegno con comitato di programma, call for papers e referee. Da tenere distinto dalla partecipazione a convegni su invito, che ha due diverse connotazioni: in convegni con comitato di programma indica un ricercatore affermato, in convegni su invito e' equivalente a seminario fuori sede (e spesso lavoro altrimenti impubblicabile o preliminare). E talvolta sinonimo di "raccomandato dal capo".
Molti dei convegni con call for papers sono molto selettivi, piu' di molte riviste con referee, e non valutarli affatto o addirittura meno di seminari in sedi diverse mi pare ingiusto (ma probabilmente si intende che un articolo a convegno vale almeno quanto un seminario, per calcolare il minimo). Inoltre la pubblicazione in tali convegni e' solo relativamente rapida (passano almeno sei mesi), ma la pubblicazione in un giornale buono ha tempi biblici: in effetti tutta la ricerca passa per i convegni, e sulle riviste praticamente si arriva solo in un secondo tempo. Molte ottime riviste vanno sostanzialmente a "numeri speciali" con articoli di approfondimento di risultati pubblicati nei convegni principali, e pubblicare un articolo che non sia stato preceduto da un convegno con referee e' abbastanza insolito.
In quanto ai seminari in sedi diverse, e' chiaro che non appena questo fosse un criterio tali seminari spunterebbero come funghi, vanificandone l'importanza.
Quanto al messaggio di Giuseppe: piu' che media vedrei bene mediana, o meglio la distribuzione. E il richiedere ai commissari di avere molte pubblicazioni potrebbe avere come conseguenza poco bella che molti giovani sarebbero forzati a mettere il capo fra gli autori. Questo succede in molti settori, il capogruppo firma tutti i lavori dei suoi dipendenti. Stiamo attenti alle conseguenze.
Carlo