Marco Abate ha scritto:
Caro Claudio, la riunione non è stata ancora effettuata per due motivi: il primo (ammetto) è perché non ne ho avuto materialmente il tempo. Il secondo (più serio) è che l'orientamento per quest'anno di transizione era (visto che le programmazioni devono ancora essere approvate dalle facoltà) di non mescolare più di tanto le programmazioni dei due dipartimenti (se non dove strettamente necessario), contando invece di farlo seriamente l'anno prossimo. Di conseguenza, il grosso delle discussioni sulla programmazione quest'anno riguarda i corsi di servizio a Scienze, e la copertura di ciò che rimane scoperto a Ingegneria, temi che coinvolgono principalmente (per quest'anno), l'attuale dipartimento di matematica. Siamo pronti a fare una riunione congiunta nell'istante in cui sarà necessario; nel frattempo procediamo un passo alla volta. Ciao e grazie, Marco
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Il giorno 23/mar/2012, alle ore 13:03, Claudio Bonannobonanno@mail.dm.unipi.it ha scritto:
Cari direttori,
sono venuto a conoscenza delle polemiche nate in queste giorni sulle regole di suddivisione dei corsi tra le sezioni per la programmazione didattica del prossimo anno, e credo di aver ricevuto in un modo o nell'altro la maggior parte delle email. In particolare ho ricevuto l'email inviato stamattina da Marco Abate di cui condivido i principi generali.
Tuttavia, dallo scambio di email, non mi e` chiaro quale fosse la procedura prevista per l'approvazione delle regole da parte dei membri del futuro dipartimento. In particolare, vi volevo chiedere come mai non e` stata pensata una riunione congiunta di tutti i membri del futuro dipartimento, come era stato auspicato nell'ultima riunione della sezione di analisi.
Grazie e cari saluti, Claudio
Cari tutti, ho ricevuto questa mail da Claudio Bonanno e poi la risposta di Marco Abate. Cerco di chiarire allora il mio pensiero.
Mi pareva che la decisione delle sezioni di Analisi e di Geometria nella loro composizione congiunta (DM+DMA) fosse stata quella di fare una programmazione didattica congiunta da subito; così ho fatto un passo indietro dal mio ruolo di referente per la didattica di Matematica per la Facoltà di Ingegneria.
Tale decisione la condivido nel merito ed il Consiglio del mio dipartimento la condivide.
Ma, se per gli associati e gli ordinari di matematica di Ingegneria si può invocare un obbligo (per evitare come dice Marco Abate troppi cambiamenti traumatici) a tenere i corsi là ancora per un anno perchè la Facoltà esiste ancora, per i ricercatori non si può invocare nulla.
Se si chiedesse ai nostri (DM+DMA) ricercatori di rispondere ad un gruppo di "interpelli" del tipo "un certo numero di corsi avanzati a Matematica ed un certo numero di corsi di base a 200 studenti ad Ingegneria o a Scienze", potrebbe succedere che vi potrà essere più di una domanda sui corsi del primo tipo e nessuna domanda per qualche corso del secondo tipo.
In ogni caso devo sapere se la programmazione didattica sarà decisa dalle sezioni o dai dipartimenti o dal Dipartimento nuovo.
Cordiali saluti Massimo Pappalardo
P.S. Io sarei molto favorevole ad una riunione congiunta molto a breve dei due dipartimenti (sarebbe meglio dire del Dipartimento nuovo) sul tema
"Regole per la Programmazione Didattica dei corsi MAT di Ateneo"