Cari colleghi,
concordo completamente su quanto scrive Rita Pardini, con una sola eccezione: lei non e` "l'unica persona a cui questo modo di procedere e' sembrato strano", e alcuni messaggi successivi al suo lo stanno dimostrando. Si possono (e si devono) rispettare le persone, anche senza condividerne necessariamente tutte le opinioni.
Elisabetta Fortuna
On Wed, 14 Jul 2010, Rita Pardini wrote:
Cari colleghi,
mi sembra che sul problema del prepensionamento forzato di Rita e degli altri ricercatori ci sia un accordo unanime del dipartimento, a cui io aderisco completamente. Ho apprezzato in particolar modo l'analisi di Tarsia e la proposta costruttiva di Abate.
Detto questo, vorrei fare un commento a margine su un aspetto meno importante della vicenda, che forse pero' non deve essere ignorato del tutto. Non mi ha sorpreso il fatto che due persone, Giuliano e Sbarra, in momenti cosi' diversi delle loro carriere e delle loro vite, abbiano priorita' diverse e che queste priorita' possano entrare in conflitto. Mi hanno invece sorpreso, negativamente, altri fatti:
- che un messaggio destinato a una lista limitata di persone, e che
evidentemente faceva parte di una discussione gia' in corso, sia stato girato a tutto il dipartimento 2) che tre (!) figure istituzionali non solo si siano schierate pubblicamente nel giro di trenta minuti in questa divergenza di opinioni tra due membri del dipartimento, di cui in teoria non sarebbero dovuti neppure essere a conoscenza, ma abbiano fatto apprezzamenti personali pesanti su Sbarra 3) che pare che io sia l'unica a cui questo modo di procedere e' sembrato strano.
Un saluto,
Rita
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