Car* collegh*, l'opinione irrilevante di un extraterrestre come me e` che ci sarebbe materiale per convocare una bella assemblea, evitando gli insopportabili pettegolezzi in rete, magari con una occupazione del Rettorato. Nella nostra corporativa e piramidale societa` dello spettacolo bisognerebbe pensare a qualcosa di molto forte e di sostanza. Un ricercatore, una ricercatrice che si suicida in diretta? Altrimenti niente succede. Essendo vecchio, stanco ed ammalato sono disponibile a muovermi solo se ne varra` la pena. Certo non a fianco di tutti coloro, molti, che ritengo responsabili dello attuale stato vergognoso dell'universita`. La situazione e` grave, gravissima, ma non seria. Ha detto un comico. Cordialmente Tito Tonietti
On Mon, 19 Jul 2010, salvetti@dm.unipi.it wrote:
Caro Vincenzo,
leggo stamani il tuo messaggio (permettettemi almeno la domenica di non leggere la posta elettronica): mi sarei sorpreso di non vedere un tuo accorato intervento in questa occasione.
Ho gia' detto che cerchero' di parlare con Sbarra personalmente: certo non mi metto la cenere sul capo pubblicamente perche' qualche "cavaliere senza macchia e senza paura" (??) di turno me lo impone.
Colgo solo l'occasione per chiarire un po' meglio a tutti il mio operato. Dato il caldo e la conseguente mancanza di energie saro' estremamente sintetico.
Ho dovuto "alzare i toni" nella mia e-mail, che credevo diretta solo ad alcune persone, per prendere le difese di Rita Giuliano. Quello che ho fatto e' perfettamente in linea con le opinioni espresse a larga maggioranza dal Dipartimento quando si seppe delle intenzioni di prepensionare i ricercatori. In particolare la larga maggioranza (me compreso) si espresse in maniera contraria al provvedimento, fatto come al solito in maniera indiscriminata, senza valutare caso per caso.
Sottolineo un punto che non e' emerso nella discussione per e-mail (pur "ampia e approfondita"):
mi sono impegnato a difendere la Rita Giuliano perche' LA RITENGO PERSONA DEGNA SIA SCIENTIFICAMENTE CHE DIDATTICAMENTE (avendo su questo il conforto degli esperti). Probabilmente non avrei fatto lo stesso per altre persone (pur rimanendo personalmente contrario ai prepensionamenti in generale, e non solo dei ricercatori) e su questo punto quindi non sono del tutto d'accordo con alcune opinioni espresse. Non me ne importa nulla se la Rita insegna a La Spezia: su quel punto la maggioranza del Dipartimento ha gia' espresso l'opinione che (almeno per quel che ci riguarda) la cosa migliore e' chiudere il polo. Quando Sbarra parla male del polo di La Spezia non aggiunge nulla di nuovo per la maggior parte di noi (se non che, per questioni di pura eleganza, sarebbe meglio che lo facesse dire ad altri). Fra l'altro, Enrico Sbarra si ricordera' che ho difeso, insieme ad altri (presidenti di ccl, ecc.) anche le sue posizioni in passato, dedicando non poco tempo e fatica (incontri, scontri, ecc.) al problema spinoso di La Spezia.
So che la mia e-mail (grazie anche alla "confusione" creata da Vladimir) ha sortito l'effetto voluto di bloccare un tentativo fatto da qualcuno di forzare certe decisioni. Ovviamente, a ruota vengono bloccati tutti i prepensionamenti degli altri ricercatori che man mano compiranno i 40 anni.
Avendo ormai una discreta esperienza, non mi aspetto e non mi aspettavo certo ringraziamenti per questa operazione. Anzi, dopo che mi sono accorto dell'errore, sapevo benissimo che i vari "cecchini da e-mail" si sarebbero scatenati...
Molto piu' modestamente, mi aspetterei adesso di poter andare in vacanza...
Mario Salvetti
Ritengo molto grave che tre professori che ricoprono cariche istituzionali, Baiardi, Georgiev , Salvetti, due del nostro dipartimento, abbiano strumentalmente attaccato il collega dottor Enrico Sbarra, distorcendo tra l'altro l'informazione e stravolgendo i contenuti dallo stesso espressi. Contenuti non offensivi per alcuno che riflettono sue personali convinzioni per nulla istituzionali, ed espressi tra l'altro senza maleducazione in una circostanziata riflessione con i colleghi sull'attuale situazione.
Che, nella difficile situazione generale e particolare, il ruolo istituzionale di Baiardi Georgieff e Salvetti li possa costringere a far di tutto per far rientrare la situazione nella norma, e appianare la strada verso l'apparenza di normalita', cio' non toglie che certe ``scorciatoie populiste'' e azioni che rasentano il ``mobbing'' siano estremamente dannose per tutti.
Un eventuale grave intervento di una figura istituzionale deve essere precisamente circonstanziato. E' da ritenersi che tali personalismi possano essere giocato da figure istituzionali solo nei casi in cui super partes esprimano chiaramente una volonta' di mediazione e ricomposizione.
Questo non era certo il caso.
Mi permetto, vista la conoscenza personale e la stima che ho nei confronti di tutti gli interessati, di invitare Baiardi Georgiev e Salvetti a porgere delle scuse al collega davanti alle comunita' che sono state lettrici dei loro interventi, ed altresi a Sbarra di accoglierle.
Buon lavoro a tutti Vincenzo M. Tortorelli
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