Quando (nel 1975 e nella mandata successiva) ci sono state le commissioni di concorso designate per sorteggio, abbiamo avuto il peggio del peggio nei concorsi. I sorteggiati, avendo "vinto la lotteria", hanno colto l'occasione di far passare i loro protetti: ora o mai piu'.
Era per certi versi peggio della nuova proposta, in quanto 5 commissarii avevano 10 vincitori da gestire: due a testa, e la maggior parte delle commissioni hanno usato precisamente questo metodo. Alcuni "miracolati" che non sarebbero mai stati eletti in una commissione per palese indegnita' ne hanno approfittato: difficilmente una commissione ha defraudato i vincitori della loro quota del premio. Ma almeno non c'era il "membro interno" ad assicurare che il concorso non fosse gia' deciso in precedenza.
Il sorteggio fra i votati (che pare sara' proposto per emendamento) ha talvolta funzionato meglio, ma anche con quello ha spesso funzionalo l'effetto lotteria.
Pero' anche il metodo pre-1975 aveva i suoi difetti: con 5 commissari eletti e 3 vincitori favoriva l'aggregarsi di 3 commissari che controllavano la commissione spartendosi la torta. Ma va detto che spesso le commissioni hanno operato con coscienza. E' stata l'introduzione del sorteggio a far impazzire il sistema.
A scanso di equivoci, io ho vinto il concorso nel 1975.
Trovo curioso che il decreto attuativo sia da emanare prima dell'approvazione del decreto. Ossia, decretiamo, poi vi diremo cosa c'e' dentro. Che anche per il governo non sarebbe meglio il sorteggio?
Carlo Traverso