Penso sia un'ottima idea lasciare da parte le dispute su "abolizione del valore legale del titolo di studio" o "fondazioni di diritto privato": sono questioni che vale la pena di esaminare solo dopo aver affrontato temi con piu' sostanza.
Provo ad elencare tre punti che mi sembrano centrali:
1) Valutazione della ricerca. Se si vuole premiare i meritevoli bisogna prima capire chi siano. Metodi 'automatici' (tipo h-index o simili) potrebbero essere utili per dare un giudizio affidabile ai dipartimenti.
2) Scatti di anzianita'. Quasi tutti concordano che uno dei grandi difetti del sistema italiano e' il meccanismo di avanzamento dello stipendio: si entra a livelli molto bassi, in seguito lo stipendio cresce in maniera lenta ma inesorabile. Questo meccanismo, oltre a penalizzare i giovani, non e' certamente virtuoso. Cambiarlo non sara' facile: e' necessario mettere in discussione diritti acquisiti.
3) Concorsi. Su questo punto non so se sia meglio il 'nazionale' o il 'locale' ma di sicuro il concorso locale con idonei multipli e' la scelta peggiore in quanto alimenta il localismo e deresponsabilizza le commissioni.
Segnalo infine alcuni articoli recenti che mi sono sembrati interessanti: http://www.lavoce.info/articoli/pagina1000714.html riguardo alle proposte di riforma,
http://laderiva.corriere.it/2008/10/chieti_enna_siena_ecco_le_fabb.html per riflettere su temi come "valore legale del titolo di studio" o "fondazioni private".
Saluti, c.c.
On Mon, 3 Nov 2008, Sergio Spagnolo wrote:
Cari colleghi, pur nelle divergenze di opinioni, a volte piu' di metodo che di sostanza, che caratterizzano l'attuale discussione sulla nostra università, mi sembra che vi siano alcuni punti sui quali quanti fra noi hanno a cuore la riqualificazione dei nostri atenei potrebbero trovarsi d'accordo. [...]