Date: 19 ottobre 2011 19.31.02 GMT+02.00
Subject: parere CUN criteri e parametri abilitaz
Carissimi tutti,
trovate in allegato lo schema di
Decreto del Ministro
dell’istruzione, dell’università e della ricerca “Regolamento recante
criteri e parametri per la valutazione dei candidati ai fini
dell’attribuzione dell’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso
alla prima e alla seconda fascia dei professori universitari, ai sensi
dell’articolo 16, comma 3, lettere a), b) e c) della legge 30 dicembre
2010, n. 240.”
sul quale il Ministro, pochi giorni fa, ha chiesto il parere
del CUN.
Il CUN si è riunito ieri e oggi e ha reso il parere, che
trovate allegato. Mi permetto di sottolineare, come breve commento
introduttivo alla lettura del parere, che
<<Il CUN ritiene che criteri
rigorosi e trasparenti di valutazione costituiscano un
elemento imprescindibile, per reclutare e far progredire in carriera i
migliori
talenti, e sottolinea che la definizione di criteri generali e di
parametri suscettibili
di misura anche quantitativa e di indicatori rigorosamente definiti offre
un
importante contributo alla trasparenza e alla condivisione dei giudizi
formulati
dalle Commissioni di valutazione.>>
Ma, proprio al fine di avere criteri e valutazioni rigorose ed
efficaci, è assolutamente necessario modificare e migliorare il testo di
decreto pervenuto, che contiene indeterminatezze, criticità ed errori
anche gravi, che abbiamo cercato di indicare al meglio nel nostro
parere.
Vi prego di dare diffusione nella comunità scientifica sia allo schema
di decreto, sia al parere CUN, e sarò grato a tutti di
commenti specifici e generali.
Penso che sia anche importante trovare i modi di sensibilizzare i media e
la politica su tale questione. Infatti, secondo il mio personale avviso,
lo schema di decreto che ci è pervenuto contiene criticità che potrebbero
fortemente ritardare e forse perfino impedire l'effettivo svolgimento
delle abilitazioni.
Trovate infine allegato un documento di lavoro del CUN, che fornisce un
possibile esempio schematico di come si sarebbe potuto considerare un
diverso tipo di normazione, naturalmente nel rispetto della Legge 240 e
con la medesima finalità di rigore ed efficacia delle
valutazioni.
Un caro saluto,
gabriele anzellotti