On ven, 2010-09-03 at 04:37 +0200, carminat@dm.unipi.it wrote:
On mer, 2010-09-01 at 19:05 +0200, salvetti@dm.unipi.it wrote: [...] La cosa secondo me piu' grave e' che la bozza sia stata scritta da qualche "alto funzionario" che dimostra di non sapere neanche l' abc dell'universita'. E' anche molto probabile che tale funzionario riceva *un incentivo economico* per il "duro lavoro" di compilazione di un nuovo regolamento. La cosa piu' utile sarebbe di individuare esattamente quale "mente burocratica" abbia effettivamente potuto pensare ad esempio alla "giustificazione da terzi" per il taxi, mettendolo "alla gogna" (altro che incentivo economico...).
Caro Mario, su questo punto ho qualche perplessita'.
La bozza di regolamento e' certamente stata redatta da un burocrate, il quale probabilmente ingorava la specificita' delle missioni del personale docente:
e allora vada da un'altra parte. La colpa e' anche di chi ha assegnato a lui la stesura: comunque sbagliare e' umano, e una volta che questa persona abbia dimostrato la sua totale inadeguatezza va assolutamente "rimossa" da incarichi che possano fare danni.
del resto queste, se non capisco male, sono solo una parte - forse piccola - di tutte le missioni disciplinate dal regolamento.
la grandissima parte delle missioni dovrebbe essere del personale docente, sarebbe grave se venisse fuori una spesa sostanziosa per altro tipo di missioni.
Tuttavia questa "ignoranza" del burocrate la vedo come un'attenuante piu' che come una colpa.
per me dire "ignorante burocrate" e' un'offesa grave... Io avevo usato la parola "funzionario" per essere piu' gentile.
(smettiamola con la mania perversa di regolamentare anche i minimi dettagli: i regolamenti devono essere essenziali)
Ma nel CdA che ha approvato il regolamento non siedono solo burocrati (la riforma Gelmini non e' ancora in vigore:) ma anche i rappresentanti del personale docente, dal Rettore in giu': sono costoro che avrebbero dovuto far valere le nostre istanze.
Invece, a quanto vedo, cio' non e' successo: mi piacerebbe sapere cosa ne pensa il Rettore al riguardo.
non vorrei ci sia anche malafede dietro questa storia, forse usata da qualcuno a scopo puramente "elettorale": perche' il tizio che ha fatto circolare la cosa non ha detto che quella era solo la bozza portata in discussione al consiglio di amministrazione, che per quello che ho saputo ieri ha approvato tutti gli emendamenti proposti dal collegio direttori?
Puo' darsi che anche con tali emendamenti il regolamento rimanga brutto, ma tacere questo mi sembra appunto malafede.
Del resto, non crediate che ci sia unanimita': ricordo bene che nella riunione dei direttori c'era chi sosteneva che chiedere piu' di 60 euro per il vitto fosse quasi vergognoso (e' uno che conoscete molto bene tutti...).
Mario Salvetti
E soprattutto mi piacerebbe sapere cosa pensa il Rettore degll'articolo del Tirreno (titolo: "Al barone è vietato bere più di tre caffè") in cui il Direttore Generale Grasso sbeffeggia i rilievi sollevati da Luigi Rizzo dicendo che "forse il dibattito si e' aperto perche' tanti non conoscono l'ultima finanziaria recentemente approvata dal governo": http://tinyurl.com/38zcr7b
Saluti, Carlo Carminati