Sono perfettamente d'accordo. Non e` solo il governo che diffida dei docenti universitari ma anche il nostro direttore amministrativo e con lui il rettore uscente. Non ho parole Francesca Acquistapace
On Tue, 31 Aug 2010, Marina Ghisi wrote:
Carissimi
vi mando il nuovo regolamento missioni, la lettera che ha mandato Rizzo in proposito al CDA e quella che ho scritto io. So che e' un messaggio lungo e che siamo tutti molto impegnati ma vi pregherei di leggerlo visto che in missione ci andiamo piu' o meno tutti, di diffonderlo (a me e' arrivato tramite ingegneria) e se la pensate allo stesso modo di aderire all'invito formulato da Rizzo.
Marina Ghisi
At 18:18 +0200 30-08-2010, Marina Ghisi wrote: Concordo pienamente con la lettera di Rizzo che allego sotto. Vorrei aggiungere alcune considerazioni personali. Devo dire che quando ho letto il nuovo regolamento missioni sono rimasta senza parole. Innanzi tutto alcune osservazioni preliminari di carattere generale:
- non so quante delle regole siano mera conseguenza delle leggi dello Stato: come ho sentito dire da un candidato rettore la situazione non dovrebbe essere in alcun modo limitativa o peggiorativa rispetto ai meri obblighi di legge. - Il regolamento che ho letto non tiene in nessun conto le esigenze e le tipologie di missione dei docenti. Non tiene neppure in considerazione il fatto che i docenti vanno di solito in missione su fondi in un certo senso propri: fondi di ricerca miur, europei etc. attribuiti al gruppo o fondi di Ateneo dati ad personam e in genere risicati. Se io spendo tutto in una missione poi non ho piu' soldi per le altre quindi mi conviene risparmiare: non e' un unico calderone generale da cui si attinge (come spesso invece succede nel pubblico impiego) Per questo tipo di fondi che senso hanno regole e regolette?! Almeno si potrebbero fare regolamenti separati. - Io mi sento di dissentire proprio perche' sono una delle persone che in genere in questi regolamenti ci sarebbe rientrata (a volte tengo monitorati i siti delle compagnie low cost anche per piu' di un mese per trovare le offerte migliori), quindi il fatto che anche persone come me lo trovino assurdo dovrebbe farvi riflettere.... Tanto per fare alcuni esempi: Viaggi La parte sui taxi e' veramente incredibile: chiedere prima il permesso e fare documentare la necessita' da terzi?! Il taxi lo si prende (almeno io) di solito per necessita' imprevedibili a priori e poco certificabili. Elenco solo alcuni casi: - un traghetto (aereo...) che arriva in ritardo ed e' l'unico modo per prendere un treno gia' prenotato (a chi la chiedo la giustificazione: al personale di bordo, che non la fara' mai, o a terra una volta sbarcati, cosi' di sicuro lo perdo il treno?) - appena arrivati in un aeroporto in cui non si capisce come prendere i mezzi pubblici (non e' raro che non ci siano indicazioni decenti sul sito dell'aeroporto, che i siti degli autobus siano inutilizzabili se non si sa gia' quali bus prendere o che una volta sul posto non si abbiano le monetine in valuta locale) - bagagli pesanti (ci sono anche missioni lunghe!) e due, tre mezzi pubblici da cambiare, magari con lunghi (e di solito non prevedibili) tempi di attesa (chi lo dovrebbe certificare?). - cene con altri partecipanti al convegno dall'altra parte della citta' che finiscono a tarda ora (chi mi giustifica la necessita' del taxi?) Ma che cosa e' un taxi per i tragitti urbani, un bene di extra lusso? Pernottamenti Posso capire un limite superiore da cui sia possibile derogare (quindi non un divieto assoluto) solo in casi particolari e documentati (tipo il convegno e' in quell'albergo oppure ho perso un aereo e l'unico posto in cui posso pernottare ha quei prezzi), mentre non capisco affatto la limitazione sulle stelle: se io riesco a trovare un'offerta speciale (e sui siti giusti ogni tanto capita!) per un 5 stelle ad un prezzo ragionevole, tipo il prezzo corrente di un 3 stelle quale e' il problema?! Vitto La limitazione dei 60 euro giornalieri mi sembra veramente troppo bassa. Posso capire una limitazione piu' alta (la precedente era 90 euro) oppure una limitazione in media: se la missione dura x giorni allora la spesa complessiva per il vitto non dovrebbe superare i 60 x (anche qui non un divieto assoluto). Tanto per citare qualche esempio: - le cene sociali organizzate dal convegno ormai a volte hanno costi sui 50 euro, quindi che devo fare, non andarci o non mangiare altro per quel giorno? Da tenere presente che questi eventi fanno parte integrante del convegno: e' infatti in questi momenti soprattutto che si intrecciano amicizie, si istaurano rapporti che poi possono portare a collaborazioni scientifiche e quant'altro (pensate alle numerose cene di lavoro organizzate in tutte le riunioni di capi di stato, ministri...) - cene/pranzi nello stesso giorno con altri partecipanti all'evento (anche qui valgono le stesse considerazioni di cui sopra) - paesi in cui i prezzi sono piu' alti che in Italia (e ce ne sono tanti!). Scontrini parlanti All'estero?! In tanti casi se chiedi lo scontrino ti guardano come se fossi impazzito e ti scarabocchiano qualcosa con il prezzo su un pezzo di carta, e noi che dovremmo fare?! Certo se si va in ristoranti di lusso magari il problema non c'e', ma se voglio risparmiare e a Londra vado a mangiare al pub... Tutto il regolamento parla di sfiducia (ma per cosa?), e di burocrazia, burocrazia, burocrazia (e perdita di tempo per tutti!). Per non parlare del fatto che non capisco perche' non potrei andare in missione in un paese "caro" pur avendo i fondi a disposizione senza dovermi pagare parte delle spese di tasca mia! Tanto visto cosa e' successo lo scorso anno i fondi *di ricerca* li finiremo sempre e comunque tutti prima della scadenza!!! Marina Ghisi
----- Forwarded message from Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> ----- Date: Fri, 6 Aug 2010 00:30:11 +0200 From: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> Subject: [rizzo@iet.unipi.it: Richiesta di revisione del regolamento di missione] To: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> Cc: tutti_iet@iet.unipi.it [con preghiera di diffusione agli interessati] Cari colleghi, di seguito la lettera che ho appena inviato ai consiglieri di amministrazione, che raccoglie, sperabilmente articolandole in modo propositivo e costruttivo, le osservazioni scambiate con alcuni di voi nei giorni scorsi. Il periodo di ferie non ha consentito di fare ulteriori giri di raccolta di opinioni. Spero comunque di aver rappresentato in modo corretto pur se conciso i vari pareri ricevuti. Non c'e' bisogno di dire che la probabilita` di ricevere risposta dipende in modo forte dal supporto che questa richiesta ricevera` dai colleghi. Pertanto, invito chi vuole supportare questa mozione a rivolgersi direttamente ai consiglieri, allegando il messaggio seguente, o arricchendolo con proprie considerazioni. Vi pregherei, in ogni caso, di includermi in copia per conoscenza. Gli indirizzi dei destinatari, desunti da http://www.unipi.it/ateneo/governo/organi/cda/Componenti.htm_cvt.htm sono riportati nella email. Purtroppo la pagina non riporta un alias collettivo per l'intero consiglio. Preciso che la mia richiesta al consiglio di amministrazione e` fatta in ambito istituzionale (da dipendente che inoltra una richiesta all'organo competente e ai rappresentanti che ha eletto) e vorrebbe prescindere dalla discussione relativa alle varie procedure elettorali in corso (rettore, senatori, presidi e direttori). Sarei, in realta`, assai lieto se il problema trovasse soluzione nel corso di questa amministrazione. saluti luigi rizzo ----- Forwarded message from Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> ----- Date: Fri, 6 Aug 2010 00:00:54 +0200 From: Luigi Rizzo <rizzo@iet.unipi.it> Subject: Richiesta di revisione del regolamento di missione To: rettore@unipi.it, r.barsotti@unipi.it, dir.amm@adm.unipi.it, g.petralia@mediev.unipi.it, romano.giglioli@dsea.unipi.it, antonio.paparelli@anist.med.unipi.it, roxy@dcci.unipi.it, s.marchi@int.med.unipi.it, tognetti@vet.unipi.it, g.orlandi@neuro.med.unipi.it, f.massantini@adm.unipi.it, r.vivaldi@adm.unipi.it, michele.fortezza@gmail.com, david.taf@gmail.com, zappacostaflavio@msn.com Gentili consiglieri di amministrazione: sono rimasto estremamente sorpreso e deluso dalla approvazione, in data 13/7/2010, di un regolamento di missione che i) in barba ai dichiarati principi di "semplificazione nell'applicazione", ed "economicita` efficienza e decoro", contiene numerosissime procedure farraginose e onerose (attestazioni di terzi, dichiarazioni ridondanti, limitazione di uso di mezzi atti a ridurre i tempi morti e i tempi e costi di trasporto, ecc.) che ne rendono l'applicazione costosa sia per chi viaggia che per l'amministrazione; ii) e` inefficace, in quanto non affronta il problema del costo totale o del costo rapportato ai benefici, ma cerca solo di scaricare sul lavoratore alcune voci oltretutto di importo percentualmente limitato, incentivando comportamenti non virtuosi anche se formalmente corretti (es. estensione del soggiorno per non viaggiare in orari disagiati; pranzi al ristorante invece di piu` economici spuntini al bar, per ottenere documentazione "parlante"); iii) considera missioni e trasferte come un puro costo da tagliare, e non comprende che queste hanno un ritorno importante (in termini di disseminazione, promozione, contatti e contratti) che ne richiederebbe l'incentivazione e non la dissuasione; iv) ignora completamente la varieta` delle problematiche esistenti nell'effettuazione di missioni all'estero, introducendo vincoli e requisiti spesso inapplicabili; v) infine, e questo e` particolarmente irritante, considera i suoi dipendenti indegni di qualunque credibilita` e rispetto, tanto da chiedere attestazioni di terze parti anche per certificare fatti facilmente verificabili dalla documentazione o con dichiarazione di responsabilita` dell'interessato. So bene (e ci credo fermamente) che l'Universita` deve operare nel pieno rispetto delle leggi che regolano le pubbliche amministrazioni; con criteri di trasparenza, efficacia ed economia; e poter difendere il proprio operato di fronte agli organismi di controllo. Ma proprio per una gestione corretta e responsabile delle risorse, in ottemperanza a quanto sopra, servono i) una definizione chiara degli obiettivi da perseguire (perche` si viaggia?) e delle modalita` per ottenerli (quali condizioni sono necessarie per non ridurre o vanificare l'efficacia di un viaggio?); ii) l'individuazione dei modi per rendere compatibili questi obiettivi e requisiti con i vincoli di legge; iii) l'emanazione di norme chiare, complete e ragionevoli che consentano agli organismi di controllo di accertare la congruita` dei comportamenti, e all'amministrazione di difendere la correttezza del suo operato. Purtroppo il regolamento approvato non contiene niente di tutto cio`: si limita a definire un insieme di norme inutilmente rigide (ben oltre i vincoli di legge), cercando di scaricare sul dipendente alcuni costi marginali, senza nessuna attenzione al contenimento complessivo della spesa o all'efficacia della missione. ---- Avanzo quindi richiesta di una urgente revisione del regolamento di missione approvato il 13/7/2010, al fine di eliminare e correggere i problemi sopra indicati, e permettere ai rappresentanti dell'ateneo di utilizzare efficacemente, sempre e comunque nel rispetto delle leggi, le risorse economiche che hanno disponibili (spesso provenienti da finanziamenti esterni ottenuti in prima persona) per essere attivi, presenti, visibili, propositivi e trainanti a livello nazionale e internazionale. Auspico inoltre che alla revisione del regolamento non partecipino solo rappresentanze istituzionali, ma anche persone coinvolte in prima persona nelle attivita` soggette a regolamentazione, e, ove necessario, esperti esterni (compresi rappresentanti di altri atenei e ministeri) di cui sfruttare l'esperienza. ---- Onde fornire un contributo attivo e propositivo a questo lavoro, chi scrive ha preparato un elenco dettagliato e puntuale di proposte di modifiche. Tale elenco, che incorpora il risultato di riflessioni e scambi di opinione avuti nelle ultime due settimane, e` gia` stata inviato a numerosi colleghi, e suggerisce un punto di partenza per una possibile implementazione dei principi generali indicati di seguito. Saro` lieto di condividere l'elenco e discuterne con la commissione incaricata di affrontare la questione e con colleghi o altri interessati. ---- Tra le modifiche che ritengo indispensabili, sia a livello di definizione di linee guida che di articoli applicativi, vi sono le seguenti: + in primo luogo, l'inclusione nelle linee guida (e l'effettiva implementazione negli articoli), degli obiettivi che questo regolamento intende perseguire, per permettere a tutti gli interessati (amministrazione, strutture, dipendenti) di cooperare per il perseguimento degli stessi; + il riconoscimento dell'utilita` e del ritorno anche economico delle attivita` svolte in missione, e della conseguente necessita` di mettere a disposizione di chi le effettua di tutti gli strumenti per operare nel modo piu` efficace (prendendo in considerazione non solo i meri costi economici ma anche l'impatto e l'uso del tempo proprio e della struttura); + il rispetto della dignita` del lavoratore, eliminando le numerose richieste di dichiarazioni di terzi per attestazioni che l'interessato puo' fornire in prima persona assumendosene tutta la responsabilita` civile e penale, nonche' gli altrettanto numerosi commi e articoli con cui si scaricano sul lavoratore in missione costi che invece sono direttamente conseguenti all'effettuazione della missione; + l'applicazione estensiva del "principio di ragionevolezza" nella definizione delle spese ammissibili e della valutazione della loro congruita`, evitando l'introduzione di regole inutilmente inflessibili che mettono in difficolta` sia chi ne e` soggetto che chi deve controllarne o giustificarne l'applicazione. Grato per la vostra attenzione nonostante il periodo di ferie, spero che vorrete affrontare celermente la questione, anche in considerazione dell'urgenza dell'argomento (necessita' di ottemperare ai requisiti della recente legge 122 del 30/07/2010; impatto che il regolamento di missione ha sull'attivita` dei ricercatori dell'ateneo). (Questa messaggio verra` inviato per conoscenza a colleghi e altri interessati, compresi coloro che hanno contribuito alla sua stesura.) Cordiali saluti Luigi Rizzo -----------------------------------------+------------------------------- Prof. Luigi RIZZO, rizzo@iet.unipi.it . Dip. di Ing. dell'Informazione http://www.iet.unipi.it/~luigi/ . Universita` di Pisa TEL/FAX: +39-050-2217.533/600 . via Diotisalvi 2, PISA -----------------------------------------+-------------------------------