Carissimi,
ieri mattina c’e’ stato un incontro dei direttori con il prorettore alla ricerca applicata Ferragina e la neo-nominata delegata del rettore alla ricerca europea Ann Katherine Isaacs. Si e’ parlato di varie cose, ma in questa mail mi preme sottolinearne tre.
Segnalo subito che per la prima sono richiesti un paio di volontari, ed e’ qualcosa che e’ importante fare!
La seconda e la terza cosa invece richiedono giusto che mi informiate se siete interessati.
- A fine dicembre sono stati pubblicate ufficialmente le prime call di Horizon 2020, il nuovo sistema di finanziamento europeo della ricerca che rimarrà' in vigore fino (appunto) al 2020. Le prime scadenze sono marzo-aprile 2014 (no comment).
Vista la tragica situazione del finanziamento italiano alla ricerca, e alla ricerca di base in particolare (a partire dalla presunta cancellazione dei PRIN), e’ chiaro che dobbiamo puntare il più possibile a recuperare fondi europei. L’ateneo fornisce una struttura di supporto direi abbastanza efficiente per la compilazione delle domande, l’ufficio Ricerca Europea; ma la cosa cruciale e’ capire a quali call possiamo partecipare come matematici.
Avrei quindi bisogno di uno o due volontari, magari gia’ con esperienza di progetti europei, che si studino il programma Horizon 2020 (e il programma Erasmus plus, anch’esso ora attivo) e ci illustrino quali sono le possibilita’ a cui possiamo accedere come matematici. Per fare questo lavoro possono contare sul pieno supporto dell’ufficio Ricerca Europea ricercaeuropea@unipi.it e della prof. Isaacs isaacs@stm.unipi.it
- Un altro modo per capire il funzionamento del finanziamento europeo consiste nell’agire come esperti o valutatori per la comunita’ europea. Per poter essere scelti come tali occorre iscriversi sull’apposito portale http://ec.europa.eu/research/participants/portal4/desktop/en/experts/index.h...
Se vi eravate iscritti per il VII Programma Quadro, conservate le stesse credenziali di accesso, ma dovete comunque modificare qualche dato per poter essere considerati anche in Horizon 2020.
Fatemi sapere chi di voi si e’ iscritto, in modo ch’io possa comunicarlo a Ferragina e alla Isaacs (che intendono fare lobbying a Bruxelles in modo che anche docenti di Pisa siano considerati fra i valutatori e gli esperti).
- Anche se non porta direttamente fondi, un modo per convincere la commissione europea a finanziare certe aree consiste nel creare European Research Alliances, in cui diverse istituzioni (università’/enti di ricerca/industrie) europee si uniscono per promuovere presso la commissione europea l’importanza di quell’area. Una di queste alleanze e’ EERA, dove la seconda “E” sta per “Energy”. L’Universita’ di Pisa sta cercando di fare in modo di entrarvi, e per far cio’ deve raccogliere il maggior numero di persone in ateneo che lavorano (già: non si sta chiedendo a nessuno di fare cose in più o diverse da quelle che fa adesso) in quel campo. A gennaio ci sara’ una riunione in università in cui saranno presentati a un esponente importante di EERA le ricerche qui effettuate che possono essere rilevanti; se ci fosse qualcuno di noi che lavora su questi temi non sarebbe male. I temi toccati da EERA sono:
Photovoltaic; Wind Energy; Smart Grids; Geothermal; Carbon Capture and Storage; Materials for Nuclear; Bioenergy; Concentrated Solar Power; Ocean Energy; Smart Cities; Advanced Materials and Processes for Energy Applications; Energy Storage; Fuel Cells and Hydrogen; Economic, Environment & Social Impact (E3); Shale Gas.
Se qualcuno di noi lavora su temi collegati a questi (per esempio Smart cities) e me lo fa sapere, lo metto in contatto con Marco Raugi che sta seguendo l’organizzazione dell’incontro con EERA.
Ciao e grazie, Marco
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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