Carissimi,
vi allego i file pdf dei regolamenti di laurea triennale e magistrale a oggi. Le cose sicuramente rimaste da sistemare sono:
- bisogna decidere nella prossima riunione di ccl se per l'indirizzo generale della laurea magistrale e' obbligatorio il corso di Istituzioni di Fisica Matematica oppure se e' permesso scegliere fra Istituzioni di Fisica Matematica e Istituzioni di Analisi Numerica (decisione che non va presa in astratto ma guardando i contenuti proposti dei due corsi);
- verificare che le norme transitorie per l'ingresso alla nuova laurea magistrale di studenti provenienti dalla laurea triennale siano corrette (e magari vedere se si riesce a scriverle in modo un po' piu' semplice);
- completare la lista di corsi e relativi sottotitoli per la laurea triennale e per la laurea magistrale;
- preparare (anche se non andranno nel regolamento sono una parte *essenziale* del processo) dei piani di studio consigliati, per la laurea triennale e soprattutto per la laurea magistrale.
Per tutti gli insegnamenti, servono titolo e sottotitoli in italiano e in inglese.
Per quel che riguarda la laurea triennale, si tratta principalmente di verificare alcuni sottotitoli di moduli del secondo tipo che sono un po' cambiati rispetto al passato (penso in particolare a quelli di algebra).
Per quel che riguarda la laurea magistrale, si tratta di stilare ex-novo la lista dei moduli specialistici, con relativi sottotitoli. Le regole da tenere presenti sono:
- perche' un corso possa essere attivato dev'essere presente nella lista; - non siamo obbligati ad attivare tutti i corsi elencati; - e' possibile attivare corsi ad anni alterni; - i sottotitoli sono cio' che comparira' nel "supplemento al diploma" di ciascuno studente come descrizione del contenuto dei corsi seguiti; - possiamo modificare la lista in futuro, ma tenendo presente che sarebbe meglio che uno studente mettesse nel suo piano di studi solo corsi che erano elencati nel regolamento nel momento in cui si e' iscritto alla laurea magistrale (questa e' una limitazione dovuta a problemi di segreteria e rimuovibile solo con fatica, per cui sarebbe meglio cercare di seguirla ove possibile).
Nei file pdf troverete un possibile elenco di moduli specialistici (abbastanza casuale, ne' completo ne' necessariamente da utilizzare). Inoltre sono indicati con ??? e in sans-serif i punti in cui potrebbe essere necessario intervenire.
Visti i tempi per l'elezione del nuovo presidente di ccl, darei come scadenza per questo lavoro il
28 novembre 2008;
mandate il materiale a Francesca Acquistapace, che si occupera' della raccolta e dell'armonizzazione del tutto.
Questa e' la parte istituzionale; permettetemi ora qualche veloce commento sui moduli specialistici.
Una delle considerazioni primarie che hanno guidato la nuova strutturazione della laurea magistrale e' stata la necessita' avvertita da molti dell'assicurare una preparazione solida, coerente e ragionevolmente completa ai nostri studenti --- riducendo la dispersione dei corsi, diminuendo il numero degli esami e preparando percorsi con una gestione chiara degli argomenti e dei prerequisiti.
In particolare, i corsi per la laurea magistrale hanno i seguenti scopi:
- le istituzioni e i corsi a cavallo (facoltativi nella triennale, obbligatori nella magistrale) contengono argomenti che riteniamo importanti e utili per tutti gli studenti; - i moduli del secondo tipo contengono argomenti che riteniamo importanti per completare la preparazione di base degli studenti nei vari settori (per es., argomenti importanti per tutti i geometri, o tutti gli analisti, o tutti i fisici matematici, ecc.); - i moduli specialistici contengono argomenti che riteniamo importanti per completare la preparazione "avanzata di base" (per distinguerla dalla preparazione "avanzata avanzata"; vedi oltre) degli studenti nei vari sottosettori (per es., argomenti importanti per i geometri differenziali, o per i geometri algebrici, o per i geometri complessi, o per gli algebristi computazionali, o per chi si occupa di calcolo delle variazioni, o di meccanica spaziale, ecc.).
Corsi in cui vengono insegnati argomenti "avanzati avanzati" (tradotto: cio' di cui ci occupiamo noi in questo momento), che per essere davvero fruiti correttamente hanno bisogno delle conoscenze e del contesto fornito dagli argomenti "avanzati di base", forse sono piu' correttamente pensati come corsi per il dottorato, tenendo anche presente che le linee guida per i compiti didattici dei docenti finalmente permettono di considerare esplicitamente come attivita' didattica i corsi per il dottorato (una volta coperte le esigenze didattiche delle lauree triennali e magistrali, ovviamente).
Un altro dato da tenere presente e' che nei prossimi anni andremo (a meno di miracoli) inevitabilmente incontro a una riduzione dell'offerta didattica avanzata, visto che saremo sempre meno e i corsi di base da insegnare non possiamo diminuirli ulteriormente.
Per concretezza, fatemi fare un esempio di come sia possibile organizzare moduli specialistici e corsi per il dottorato in modo da condurre studenti alla ricerca in un campo specifico. Per non fare torto a nessuno, parlo del mio campo. In questi anni mi sto occupando di dinamica olomorfa in piu' variabili. Potrei offrire un modulo specialistico su questo argomento? Si', e piu' di uno; ma non credo che sarebbe didatticamente efficiente, perche' per poter davvero capire ed apprezzare (e quindi riuscire a lavorarci) gli argomenti proposti occorrono conoscenze "avanzate di base" su sistemi dinamici discreti, analisi complessa di piu' variabili e dinamica olomorfa di una variabile che (giustamente) non sono insegnate in moduli non specialistici. Invece mi sembra piu' efficiente articolare l'offerta su piu' livelli, in questo modo: - due moduli specialistici di analisi complessa in piu' variabili, di cui almeno uno attivato ogni anno, per esempio - Analisi complessa 1 (studio della struttura del fascio dei germi di funzioni olomorfe, insiemi analitici); - Analisi complessa 2 (domini pseudoconvessi, funzioni plurisubarmoniche, equazione del de-bar); - due moduli specialistici di dinamica discreta, attivati ad anni alterni per esempio - Sistemi dinamici discreti (dinamica topologica, insiemi iperbolici, teoria ergodica) - Dinamica olomorfa (dinamica olomorfa in una variabile per funzioni razionali e polinomi) - corsi monografici di dottorato che cambiano di anno in anno a seconda della situazione, degli interessi e delle forze disponibili (l'anno scorso il corso di Biswas, quest'anno quello di Sauzin, l'anno prossimo vedremo...) Uno studente che si laureasse (magistrale) con me seguirebbe quindi i moduli specialistici qui indicati, e con quelle conoscenze "avanzate di base" sistemate studierebbe argomenti "avanzati avanzati" per conto suo durante la preparazione della tesi, eventualmente seguendo (in piu', solo se lo desidera) corsi di dottorato che invece diventerebbero obbligatori per lui nel momento in cui, entrato al dottorato, volesse continuare a lavorare con me.
Ovviamente, questo e' solo un modello possibile, e ognuno puo' creare il modello che ritiene piu' opportuno per le esigenze proprie e (soprattutto) dei propri studenti. L'unica cosa che vorrei fosse evitata e' un'offerta di moduli specialistici "avanzati avanzati" in assenza di moduli specialistici "avanzati di base"; questo credo sarebbe un cattivo servizio nei confronti degli studenti.
Direi che per oggi vi ho scocciato abbastanza... buon lavoro a tutti.
Ciao e grazie, Marco
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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