Caro Vladimir, cari colleghi,
Caro Massimo,
Uno dei problemi piu' difficili (e vergognosi verso i ricercatori) sono le lettere di prepensionamento che sono arrivate per alcuni di loro. Penso che il problema n. 1 al prossimo CCL (o un eventuale provvedimento che devo fare) e' una dichiarazione di appoggio alla nostra ricercatrice Rita Giuliano ( senza l'aiuto di Rita non possiamo coprire 2 corsi a La Spezia e nel frattempo e' arrivata la lettera di prepensionamento).
Vorrei chiedere COME i giovani ricercatori possono aiutare e appoggiare la ricercatrice Rita ?
Non lo so. Sono d'accordo che il comportamento del rettore e delle strutture e' stato vergognoso. L'unica cosa che mi viene in mente e' che, perdurante la protesta e quindi essendoci una carenza di personale docente, si possa chiedere all'ateneo, per motivi di emergenza didattica, che Rita possa rimanere in servizio. Certamente l'emergenza sarebbe tanto piu' sentita quanto piu' fosse difficile coprire i corsi.
Devo confermare che durante la discussione col Preside ieri mattina e' stato posto il problema dei carichi frontali e per questo mi ha assicurato che il dovere di nostri docenti e' quello di coprire 120 ore frontali. Se hai ulteriori dubbi puoi chiederglielo al prossimo incontro con i ricercatori del 15 luglio.
Io sono praticamente sicuro di no. Gli chiedero' Giovedi' su quali norme di legge basa la sua interpretazione. Possibilmente per iscritto, cosi' si puo' esaminare la questione con calma.
Una possibilita' reale di appoggiare la protesta dei ricercatori adesso e' di lasciare ancora per un po' alcune esercitazioni come carichi scoperti con l'opzione di avere tra poco i Contratti a supplenza gratuita. Cosi possiamo risparmiare un po' di tempo e lasciare in evidenza le tracce della nostra mozione. Ma per avere i Contratti a supplenza gratuita serve la verifica che ogni DOCENTE del corso con esercitazioni, rimasti scoperti, ha un carico istituzionale intorno ai 100-110 ore frontali.
E' chiaro che non possiamo avere corsi OBBLIGATORI del I, II anno senza esercitazioni. E' chiaro che i docenti devono rispettare le regole locali.
La legge. Le regole locali, dove non contrastano con la legge. Dopotutto, le regole locali sono semplici atti amministrativi e se confliggono con leggi dello stato, sono nulle.
La protesta dei ricercatori e' una azione appoggiata nella mozione del nostro CCL, ma durante il nostro CCL e' stato evidenziato che la protesta rispetta le regole nazionali e locali e l'appoggio non significa LA SCELTA di un indirizzo di SCIOPERO solo dei docenti di matematica. Ogni scelta del tipo sciopero ha una organizzazione sindacale e non e' il CCL che organizza lo sciopero.
Sono pienamente d'accordo che il CCL non possa organizzare uno sciopero. Ma qui nessuno sta parlando di sciopero. Sciopero si ha quando non si fa il proprio lavoro. Chi protesta si limita compiere strettamente il proprio dovere.
Per questo, penso, possiamo discutere nel prossimo CCL di questi problemi, ma nel frattempo i docenti che vogliano rispettare le regole (locali o nazionali) devono prendere le proprie decisioni serenamente e con convinzione.
Se un docente decide di fare 120 ore, o 200 ore, o 300 ore, e' pienamente nei suoi diritti. Ci mancherebbe. Come, secondo me, e secondo le leggi che ho visionato, e' nei suoi diritti se sceglie di fare un corso soltanto. Appunto per poter decidere con serenita' e' utile conoscere i propri obblighi. Poi ciascuno si regola secondo coscienza.
A presto, Max