Cari tutti, di seguito il Comunicato Stampa dell'Unione Comunale del PD di Pisa, sulla mozione, approvata all'unanimità, nell'Assemblea Comunale del 29 Novembre, 2010, contro il ddl Gelmini.
L'Assemblea riaffermando la storica natura di Pisa come città universitaria,
esprime vivissima preoccupazione per la pervicacia con cui il governo sta portando avanti il disegno di legge Gelmini sull’università in un periodo di evidente crisi della maggioranza parlamentare e di forti turbolenze economiche;
stigmatizza in particolare:
il pesante taglio dei finanziamenti statali alle università pubbliche, non compensati dalle risorse che forse verranno recuperate, per il solo 2011, con la legge di stabilità;
il ridisegno e ridimensionamento del ruolo docente, che penalizzerà in termini di carriera soprattutto decine di migliaia di ricercatori precari in attesa di opportunità concorsuali ma anche migliaia di ricercatori e professori associati molto meritevoli;
la violazione, in termini di tagli economici e di nuove norme, del principio costituzionale che impone un sostegno economico statale agli studenti capaci e meritevoli provenienti da famiglie non abbienti;
l’attacco all’autonomia delle università con norme di dettaglio che impongono dall’alto modelli organizzativi largamente estranei alla tradizione universitaria; esprime solidarietà agli studenti, ai ricercatori, ai professori, agli amministrativi che stanno manifestando in tutta Italia la loro contrarietà al disegno di legge governativo;
chiede agli organi dirigenti nazionali e ai parlamentari PD di assumere una posizione precisa e decisa di opposizione al disegno di legge, proponendo responsabilmente al contempo riforme profonde sulla base dei seguenti principi:
la formazione e la ricerca universitarie sono beni pubblici e pubbliche responsabilità;
l’autonomia e la valutazione dei risultati delle università, la valorizzazione del merito degli studenti e dei docenti sono i cardini del sistema;
si deve perseguire duramente ogni episodio di nepotismo ma contemporaneamente valorizzare il lavoro onesto, intenso, appassionato, spesso ad alto livello internazionale, svolto dalla grande maggioranza dei docenti universitari;
si deve dar vita ad un vero welfare studentesco per dare all’università il ruolo fondamentale e ormai ineludibile di strumento efficace di mobilità sociale, garantendo agli studenti capaci e meritevoli privi di mezzi piena libertà di scelta di disciplina e di sede;
si deve garantire un forte sostegno alla ricerca, sia libera che orientata, con congrua presenza di ricercatori giovani, brillanti e innovativi, fino a raggiungere gli obiettivi di Lisbona, o almeno le medie europee, per sostenere un modello di sviluppo dell’Italia basato sulla conoscenza e sull’innovazione tecnologica.
Alessandra Mazziotti Segretaria