Carissimi,
vi invio un breve resoconto della riunione congiunta dei due dipartimenti, e in particolare delle risoluzioni che sono state prese.
1. Si e' ritenuto opportuna la creazione di una "commissione costituente" che nei prossimi mesi, tenendosi in stretto contatto con i membri dei (ora due)/(poi uno) dipartimenti, elabori proposte sui punti piu' importanti riguardanti il funzionamento del nuovo dipartimento, partendo dai seguenti quattro: * quantificazione del carico didattico per professori e ricercatori; * valutazione della qualita' didattica; * valutazione della ricerca; * organizzazione interna del dipartimento.
Riguardo la composizione di questa commissione, che dovrebbe essere formata diciamo da 8-10 persone, si e' ritenuto opportuno, piuttosto che improvvisare qualcosa sul momento, darci tempo fino a Pasqua per rifletterci e fare proposte.
In particolare, proposte sulla composizione, sia strutturali (rappresentativita' delle fasce, dei due dipartimenti, ecc.) sia nominative (candidature, indicazioni di persone, ecc.) possono essere mandate a entrambi i due direttori (Massimo e me) entro lunedi' 9 aprile (compreso) in modo che noi si possa raccoglierle, riassumerle e presentarle ai due dipartimenti.
2. Si e' votato a larga maggioranza un ordine del giorno, da portare a ratifica ai due dipartimenti, che dichiara la "stellarizzazione" degli insegnamenti di settore matematico del primo anno dei vari corsi di studio, con l'esclusione degli insegnamenti del corso di laurea in matematica, dove "stellarizzazione" vuol dire le seguenti tre cose: a. questi insegnamenti possono essere coperti da un qualsiasi matematico, indipendentemente dal settore scientifico-disciplinare; b. la copertura di questi insegnamenti non deve influire in nessun modo nelle decisioni riguardanti l'assegnazione di un posto a uno specifico settore disciplinare (mentre la copertura da parte dell'intero dipartimento di questi insegnamenti diventa strumento per ottenere l'attribuzione di posti da parte del CdA al dipartimento, lasciando poi a noi la decisione sullo specifico settore disciplinare); c. dare mandato ai direttori attuali e al futuro direttore di fare i passi necessari perche' l'indicazione del settore MAT/* per tali insegnamenti venga esplicitamente inserita nei regolamenti dei corsi di laurea coinvolti.
3. Non e' stata votata esplicitamente, ma vale la pena di segnalarla, l'intenzione di aprire un processo che porti alla razionalizzazione dell'offerta formativa degli insegnamenti di servizio di matematica ai corsi di laurea di Scienze, attualmente dispersa su troppi insegnamenti di peso diseguale.
4. Riguardo la programmazione didattica dell'anno in corso, e' stato dato mandato ai presidenti delle sezioni insieme ai direttori dei dipartimenti (e al presidente dei corsi di studio in matematica per la parte riguardante questi corsi di studio) di formulare entro lunedi' 16 aprile compreso delle proposte di copertura dei corsi, tenendosi in stretto contatto in modo da assicurare una suddivisione equa dei carichi didattici e un comportamento coerente riguardante i compiti didattici dei ricercatori. Tali proposte verranno raccolte e portate in discussione in una riunione possibilmente congiunta dei dipartimenti da tenersi probabilmente
venerdi' 20 aprile.
Ciao e grazie, Marco
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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Cari Colleghi,
non so se questo messaggio arriverà anche ai colleghi del Tonelli. Se cosi non sarà pregherei Marco Abate di inviarlo.
Dato che siamo in una fase di cambiamenti profondi (e positivi, se saremo in grado di profittarne) vorrei porvi un problema che considero veramente di interesse generale, e che è quello dei colleghi andati in pensione ma che continuano a fare ricerca. Mi sembra assurdo cacciarli via dall'ambiente scientifico del Dipartimento per motivi puramente burocratici, ammesso che la ricerca sia considerata fondamentale e non un accessorio. Credo che è un problema al quale il futuro dipartimento dovrebbe prestare attenzione, in modo che venga trattato dal Dipartimento e non dai singoli pensionandi. Parlo per interesse personale, ma il mio caso è uguale a diversi altri. Sono andato in pensione col primo ottobre 2011. Immediatamente i miei lavori sono stati tagliati via dal CIVR, malgrado avessi potuto presentare (a nome del Dipartimento, non mio!) come 3 articoli, uno su "Communications in Pure and Applied Mathematics", uno su "Archive for Rational Mechanics and Analysis", ed uno sul "Journal European Mathematical Society" , tutti ad un solo nome e per un totale di 90 pagine. Continuo ad avere i soliti inviti, ad esempio, main speaker in una conferenza a luglio prossimo nell'Institut Mittag-Leffler, della Royal Swedish Acad. Sc. in collaborazione con la Russian Accad. Sc.. Un Oberwolfach ad agosto, e diversi altri, che dimostrano che qualcosa continuo a fare. Fosse l'unico in queste circostanze, pazienza. Ma siccome non è cosi, ne per il passato ne per il futuro, dovrebbe essere il Dipartimento a fare proposte, e ad interessarsi direttamente presso l'amministrazione. Potrebbero esserci un paio di tipi di contratti standard, essendo poi il singolo a fare domanda ed il Dipartimento a valutare la risposta. Potrebbe anche non essere escluso un qualche impegno didattico, perlomeno nel dottorato o di supporto ai corsi esistenti (tuttoraggio...?). Sono riuscito a continuare ad esssere coordinatore dei "miei" fondi PRIN, ma solo dopo 3 mesi persi tra rettore, direttore amministrativo, uffici nostri e ministero. Per i fondi di ateneo la situazione non è chiara. Ho preferito perderli, a perdere più tempo.
Saluti a tutti ed auguri, Hugo
Sono completamente d'accordo con quanto dice Hugo Beirao da Veiga e auspico che i Dipartimenti si facciano carico del problema. Alessandro Berarducci
Il giorno 04/apr/12, alle ore 12:15, Hugo Beirao da Veiga ha scritto:
Cari Colleghi,
non so se questo messaggio arriverà anche ai colleghi del Tonelli. Se cosi non sarà pregherei Marco Abate di inviarlo.
Dato che siamo in una fase di cambiamenti profondi (e positivi, se saremo in grado di profittarne) vorrei porvi un problema che considero veramente di interesse generale, e che è quello dei colleghi andati in pensione ma che continuano a fare ricerca. Mi sembra assurdo cacciarli via dall'ambiente scientifico del Dipartimento per motivi puramente burocratici, ammesso che la ricerca sia considerata fondamentale e non un accessorio. Credo che è un problema al quale il futuro dipartimento dovrebbe prestare attenzione, in modo che venga trattato dal Dipartimento e non dai singoli pensionandi. Parlo per interesse personale, ma il mio caso è uguale a diversi altri. Sono andato in pensione col primo ottobre 2011. Immediatamente i miei lavori sono stati tagliati via dal CIVR, malgrado avessi potuto presentare (a nome del Dipartimento, non mio!) come 3 articoli, uno su "Communications in Pure and Applied Mathematics", uno su "Archive for Rational Mechanics and Analysis", ed uno sul "Journal European Mathematical Society" , tutti ad un solo nome e per un totale di 90 pagine. Continuo ad avere i soliti inviti, ad esempio, main speaker in una conferenza a luglio prossimo nell'Institut Mittag-Leffler, della Royal Swedish Acad. Sc. in collaborazione con la Russian Accad. Sc.. Un Oberwolfach ad agosto, e diversi altri, che dimostrano che qualcosa continuo a fare. Fosse l'unico in queste circostanze, pazienza. Ma siccome non è cosi, ne per il passato ne per il futuro, dovrebbe essere il Dipartimento a fare proposte, e ad interessarsi direttamente presso l'amministrazione. Potrebbero esserci un paio di tipi di contratti standard, essendo poi il singolo a fare domanda ed il Dipartimento a valutare la risposta. Potrebbe anche non essere escluso un qualche impegno didattico, perlomeno nel dottorato o di supporto ai corsi esistenti (tuttoraggio...?). Sono riuscito a continuare ad esssere coordinatore dei "miei" fondi PRIN, ma solo dopo 3 mesi persi tra rettore, direttore amministrativo, uffici nostri e ministero. Per i fondi di ateneo la situazione non è chiara. Ho preferito perderli, a perdere più tempo.
Saluti a tutti ed auguri, Hugo
Docenti mailing list Docenti@mail.dm.unipi.it https://mail.dm.unipi.it/listinfo/docenti
Caro Hugo,
il problema e' gia' stato affrontato, ed un contratto standard esiste. Infatti e' possibile instaurare un contratto gratuito di ricerca con docenti pensionati, che permette di mantenere lo studio, l'uso delle strutture del dipartimento e la possibilita' di farsi rimborsare le missioni dai fondi di gruppi di ricerca in cui si e' inseriti. Riguardo la gestione diretta di fondi, e' esclusa (comprensibilmente) per i fondi di ateneo; per altri fondi dipende dalle regole specifiche del singolo fondo. Esistono poi dei contratti, gratuiti o a pagamento, relativi alla didattica, ma il contesto legislativo per questi sta cambiando letteralmente in questi giorni, per cui sicuramente continueranno a esistere ma non e' ancora chiarissimo in che forma.
Ciao, Marco
On 04/apr/2012, at 12.15, Hugo Beirao da Veiga wrote:
Cari Colleghi,
non so se questo messaggio arriverà anche ai colleghi del Tonelli. Se cosi non sarà pregherei Marco Abate di inviarlo.
Dato che siamo in una fase di cambiamenti profondi (e positivi, se saremo in grado di profittarne) vorrei porvi un problema che considero veramente di interesse generale, e che è quello dei colleghi andati in pensione ma che continuano a fare ricerca. Mi sembra assurdo cacciarli via dall'ambiente scientifico del Dipartimento per motivi puramente burocratici, ammesso che la ricerca sia considerata fondamentale e non un accessorio. Credo che è un problema al quale il futuro dipartimento dovrebbe prestare attenzione, in modo che venga trattato dal Dipartimento e non dai singoli pensionandi. Parlo per interesse personale, ma il mio caso è uguale a diversi altri. Sono andato in pensione col primo ottobre 2011. Immediatamente i miei lavori sono stati tagliati via dal CIVR, malgrado avessi potuto presentare (a nome del Dipartimento, non mio!) come 3 articoli, uno su "Communications in Pure and Applied Mathematics", uno su "Archive for Rational Mechanics and Analysis", ed uno sul "Journal European Mathematical Society" , tutti ad un solo nome e per un totale di 90 pagine. Continuo ad avere i soliti inviti, ad esempio, main speaker in una conferenza a luglio prossimo nell'Institut Mittag-Leffler, della Royal Swedish Acad. Sc. in collaborazione con la Russian Accad. Sc.. Un Oberwolfach ad agosto, e diversi altri, che dimostrano che qualcosa continuo a fare. Fosse l'unico in queste circostanze, pazienza. Ma siccome non è cosi, ne per il passato ne per il futuro, dovrebbe essere il Dipartimento a fare proposte, e ad interessarsi direttamente presso l'amministrazione. Potrebbero esserci un paio di tipi di contratti standard, essendo poi il singolo a fare domanda ed il Dipartimento a valutare la risposta. Potrebbe anche non essere escluso un qualche impegno didattico, perlomeno nel dottorato o di supporto ai corsi esistenti (tuttoraggio...?). Sono riuscito a continuare ad esssere coordinatore dei "miei" fondi PRIN, ma solo dopo 3 mesi persi tra rettore, direttore amministrativo, uffici nostri e ministero. Per i fondi di ateneo la situazione non è chiara. Ho preferito perderli, a perdere più tempo.
Saluti a tutti ed auguri, Hugo
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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Caro Marco, cari tutti,
non ero presente alla riunione congiunta dei dipartimenti, quindi approfitto dell'invito a formulare proposte riguardo alla "commissione costituente" per inviare questo messaggio, che mando in copia a tutti per trasparenza, contenente una critica ed una proposta.
Breve premessa: da quello che leggo ho l'impressione che ci si stia avviando, seguendo una tradizione ben consolidata, a formare una commissione "rappresentativa", cioè fatta in modo tale da riflettere al suo interno certi "rapporti di forza".
La critica: sebbene a prima vista questo approccio "rappresentativo" possa apparire conseguenza naturale del voler procedere in modo democratico, secondo me non è affatto l'unico modo democratico di procedere (quindi non è conseguenza naturale di nulla), e inoltre ha il difetto di essere estremamente inefficiente. Più precisamente penso che, per come è stata concepita, la commissione 1) sia troppo grossa e 2) abbia troppe cose da fare. Sulla base della mia esperienza (indiretta o meno) con altre commissioni, penso che una commissione così grossa e con un'agenda così densa non riuscirebbe a lavorare in modo serio ed approfondito, e finirebbe inevitabilmente o col trattare in modo approssimativo qualcuno dei delicatissimi punti dei quali dovrebbe occuparsi, oppure col ridursi a formulare proposte precise solo all'ultimo momento al dipartimento riunito, costringendolo sostanzialmente a scegliere tra accettare le proposte così come sono (con buona pace della democrazia) oppure respingerle e creare una situazione di paralisi.
La proposta: formare quattro mini-commissioni, una per ognuno dei quattro punti dei quali dovrebbe occuparsi la mega-commissione costituente. Ogni mini-commissione dovrebbe essere formata da quattro persone al massimo, non necessariamente rappresentative, ma possibilmente motivate (idealmente, volontari) e competenti. Per garantire la democraticità del procedimento, ogni mini-commissione dovrebbe essere obbligata a presentare proposte, o comunque relazionare brevemente al/i dipartimento/i sui propri lavori molto spesso (proporrei ad ogni consiglio). Anche per evitare ai membri delle commissioni di lavorare per niente, ogni dipartimento dovrebbe approvare o respingere esplicitamente i lavori delle mini-commissioni man mano che questi proseguono. Infine, si potrebbe chiedere ad Alessandra La Spina di approntare, ad uso delle commissioni, ambienti online di tipo "blog" accessibili a tutti i membri dei dipartimenti, in cui ogni intervento possa essere "votato" (come ad esempio in MathOverflow - http://mathoverflow.net/), in modo da permettere la raccolta, in modo informale, di opinioni rappresentative man mano che si procede.
Cordialmente, Paolo Lisca
On Apr 3, 2012, at 19:01 PM, Marco Abate wrote:
Carissimi,
vi invio un breve resoconto della riunione congiunta dei due dipartimenti, e in particolare delle risoluzioni che sono state prese.
- Si e' ritenuto opportuna la creazione di una "commissione costituente" che nei prossimi mesi, tenendosi in stretto contatto con i membri dei (ora due)/(poi uno) dipartimenti, elabori proposte sui punti piu' importanti riguardanti il funzionamento del nuovo dipartimento, partendo dai seguenti quattro:
- quantificazione del carico didattico per professori e ricercatori;
- valutazione della qualita' didattica;
- valutazione della ricerca;
- organizzazione interna del dipartimento.
Riguardo la composizione di questa commissione, che dovrebbe essere formata diciamo da 8-10 persone, si e' ritenuto opportuno, piuttosto che improvvisare qualcosa sul momento, darci tempo fino a Pasqua per rifletterci e fare proposte.
In particolare, proposte sulla composizione, sia strutturali (rappresentativita' delle fasce, dei due dipartimenti, ecc.) sia nominative (candidature, indicazioni di persone, ecc.) possono essere mandate a entrambi i due direttori (Massimo e me) entro lunedi' 9 aprile (compreso) in modo che noi si possa raccoglierle, riassumerle e presentarle ai due dipartimenti.
Si e' votato a larga maggioranza un ordine del giorno, da portare a ratifica ai due dipartimenti, che dichiara la "stellarizzazione" degli insegnamenti di settore matematico del primo anno dei vari corsi di studio, con l'esclusione degli insegnamenti del corso di laurea in matematica, dove "stellarizzazione" vuol dire le seguenti tre cose: a. questi insegnamenti possono essere coperti da un qualsiasi matematico, indipendentemente dal settore scientifico-disciplinare; b. la copertura di questi insegnamenti non deve influire in nessun modo nelle decisioni riguardanti l'assegnazione di un posto a uno specifico settore disciplinare (mentre la copertura da parte dell'intero dipartimento di questi insegnamenti diventa strumento per ottenere l'attribuzione di posti da parte del CdA al dipartimento, lasciando poi a noi la decisione sullo specifico settore disciplinare); c. dare mandato ai direttori attuali e al futuro direttore di fare i passi necessari perche' l'indicazione del settore MAT/* per tali insegnamenti venga esplicitamente inserita nei regolamenti dei corsi di laurea coinvolti.
Non e' stata votata esplicitamente, ma vale la pena di segnalarla, l'intenzione di aprire un processo che porti alla razionalizzazione dell'offerta formativa degli insegnamenti di servizio di matematica ai corsi di laurea di Scienze, attualmente dispersa su troppi insegnamenti di peso diseguale.
Riguardo la programmazione didattica dell'anno in corso, e' stato dato mandato ai presidenti delle sezioni insieme ai direttori dei dipartimenti (e al presidente dei corsi di studio in matematica per la parte riguardante questi corsi di studio) di formulare entro lunedi' 16 aprile compreso delle proposte di copertura dei corsi, tenendosi in stretto contatto in modo da assicurare una suddivisione equa dei carichi didattici e un comportamento coerente riguardante i compiti didattici dei ricercatori. Tali proposte verranno raccolte e portate in discussione in una riunione possibilmente congiunta dei dipartimenti da tenersi probabilmente
venerdi' 20 aprile.
Ciao e grazie, Marco
Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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