Carissimi,
vi giro una richesta di informazioni e suggerimenti da parte di Gabriele Anzellotti, riguardo una richiesta fatta pervenire dalla ministra al CUN su “proposte atte ad individuare alcuni indicatori di qualità relativi all’attività scientifica e di ricerca da definire in relazione ai diversi livelli concorsuali e alle peculiarità delle diverse aree scientifiche”.
Non ho bisogno di sottolineare l'importanza dell'argomento; qualunque suggerimento o indicazione e' benvenuta.
Ciao e grazie, Marco
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From: Gabriele Anzellotti gabriele.anzellotti@unitn.it Date: 14 ottobre 2008 15:25:29 GMT+02:00 To: abate@dm.unipi.it Cc: brezzi@imati.cnr.it, giuseppe.anichini@unifi.it, "Alessandro Figa'Talamanca" sandroft@mat.uniroma1.it Subject: questioni CUN
Caro Marco, mi fa piacere che tu organizzi un incontro dei presidenti dei cdl in matematica per il 3 novembre. Ci sono diverse questioni che hanno a che fare col CUN che si potrebbero affrontare.
Una questione è la richiesta che la Ministra ha fatto al CUN di formulare “proposte atte ad individuare alcuni indicatori di qualità relativi all’attività scientifica e di ricerca da definire in relazione ai diversi livelli concorsuali e alle peculiarità delle diverse aree scientifiche”. Dalla nota del Ministro sembra di poter evincere che tali indicatori dovrebbero costituire dei requisiti di trasparenza per le valutazioni concorsuali e che potrebbero essere anche utilizzati quali indicatori di qualità per la valutazione dei proponenti dei progetti di ricerca di interesse nazionale. Cosa effettivamente si arriverebbe a fare con questi indicatori, però, a mio parere, non è del tutto chiaro. In ogni caso alla richiesta occorre rispondere, sia per dovere istituzionale, sia perché è interesse dell'università, e in particolare della comunità dei matematici, che sia chiaramente rappresentata e pecepita la nostra disponibilità ad adottare procedure di valutazione trasparenti e rigorose. Io desidero aggiungere che tali procedure non possono comunque essere automatiche, devono essere non distorte e devono essere usate in modo da rispettare l'autonomia degli atenei e mantenere chiara la responsabilità chiara degli individui che saranno necessariamente chiamati in ultima istanza a prendere le decisioni. Sulla questione il CUN ha per ora scritto un documento interno di lavoro, che puoi trovare qui http://www.cun.it/Documenti/ DocumentiLavoro/2008/Premessa_Indicatori.pdf Alcune aree stanno seguendo la via degli indicatori bibliometrici. Ad esempio Fisica mi pare tendenzialmente orientata verso l'uso dell'indicatore h http://en.wikipedia.org/wiki/H-index . Altri usi dell'impact factor sono stati suggeriti, ecco un esempio che è stato diffuso in via provvisoria e preliminare per la discussione:
A) Per i ricercatori: · Co-Autore di almeno 5 lavori originali pubblicati su riviste ISI · Primo nome in almeno uno di questi lavori su rivista ISI (IF>1) · IF complessivo >10
B) Per iprofessori associati:: · un numero minimo di 20 delle migliori pubblicazioni scientifiche indicate dal candidato; · la metà delle quali prodotte negli 8 anni precedenti il bando · primo o ultimo autore in almeno la metà delle 20 pubblicazioni · i 20 lavori dovranno essere di livello internazionale e la somma del loro IF dovrà corrispondere almeno al valore della mediana delle riviste scientifiche del settore disciplinare (attinente al profilo culturale richiesto dal bando), aumentato del 30% e moltiplicato per 20.
C) Per i professori ordinarii: · un numero minimo di 30 pubblicazioni scientifiche indicate dal candidato tra le più originali e innovative; · la metà delle quali prodotte negli ultimi 10 anni · primo o ultimo autore in almeno la metà delle 30 pubblicazioni · i 30 lavori dovranno essere di livello internazionale e la somma del loro IF dovrà corrispondere almeno al valore delle mediana delle riviste scientifiche del settore disciplinare (attinente al profilo culturale richiesto dal bando), aumentato del 50% e moltiplicato per 30.
Indicatori di questo tipo, a parte il fatto che il concetto di primo e ultimo autore non si applica alla matematica, mi suscitano alcune perplessità, sia perché non mi è chiarissimo il loro significato, sia per il loro possibile impatto distorcente sui comportamenti. E' necessario riflettere attentamente, fare un po' di simulazioni, differenziate per settori, e discutere pubblicamente la questione. Un riferimento interessante è senz'altro il recente articolo http://www.mathunion.org/fileadmin/ IMU/Report/CitationStatistics.pdf e credo sarà utile il recente lavoro di Casavecchia e Nisoli, che mi avevi mandato qualche tempo fa. Su questo problema mi è necessario avere il tuo contributo e quello di tutti i cdl in matematica.
Una terza questione, che al momento non è prpriamente sul tavolo, ma che potrebbe esserci portata dalle considerazioni precedenti, è quella di una ridefinizione generale dei settori, eventualmente distinguendo fra diverse possibili utilizzazioni. Ad esempio settori più ampi, o accorpamenti, anche che superino le attuali aree, a determinati fini.
Ti segnalo infine le 4 mozioni CUN approvate nell'ultima sessione, del 7, 8, 9 ottobre http://www.cun.it/Delibere/Default.aspx. In particolare abbiamo sospeso l'esame delle chiamate dirette cosiddette "rientro dei cervelli" e abbiamo segnalato alla Ministra i punti essenziali per un piano di riforma dell'Università, che è urgente e necessario. La Ministra dovrebbe inviarci delle linee guida per un tale piano e il CUN dovrebbe rispondere nella sessione del 21-23 ottobre.
Un caro saluto e a presto,
gabriele
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Marco Abate Tel: +39/050/2213.230 Dipartimento di Matematica Fax: +39/050/2213.224 Universita' di Pisa Largo Pontecorvo 5 E-mail: abate@dm.unipi.it 56127 Pisa Italy Web: www.dm.unipi.it/~abate/
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