Cari
rispondendo a Marina ribadisco la posizione a tutti i colleghi; posizione che non solo risulta legittima ma ritengo piu' equilibrata come assunto generale: se e' possibile essere pagato per collaborare ad un insegnamento prestero' la mia opera solo se verro' pagato, come prescrive la legge (noto: anziano o meno io fossi). Questo si dovrebbe tra l'altro estendere a tutti gli insegnamenti e la deroga regolamentare di ateneo e' in se inefficace.
Senza dubbio interessi di studio e umani specifici possono essere causa di deroga ammissibile a questa posizione generale, ma appunto parlerei di deroga: deroga che non potrebbe essere motivata altrimenti se non per motivi di studio e umani specifici non certo per motivi di `opportunita' politicamente quietistica' . Io stesso mi sono reso disponibile a prestare la mia piccola collaborazione in maniera non onerosa per un corso di matematica.
Ritengo che non attenersi a questa disciplina sia destabilizzante.
Vincenzo
On Sat, 20 Apr 2013, Marina Ghisi wrote:
Caro Marco
io il corso lo faccio anche se non e' pagato (lo fatto anche l'anno scorso), ma trovo veramente antipatico che alla fine qualcuno sia pagato e altri no. Quindi per me qualunque posizione va bene purche' sia comune a tutti (e magari senza cambiamenti dell'ultimo minuto, senza che le persone ne siano informate).
Marina
Carissimi,
in quanto ricercatori con più di 15 anni di anzianità potete scegliere se farvi assegnare gli insegnamenti di necessaria attivazione a ingegneria direttamente o tramite interpello.
Se me lo fate sapere (prima possibile: l'ideale sarebbe entro sabato mattina?) lo comunico agli ingegneri.
Ciao e grazie, Marco