Matematica e Musica: formalizzazione delle strutture
musicali
A cura di Fabrizio Broglia e Daniele Salvini
Pisa-Domus
Galileiana: 28 Settembre 2007
Programma
10.00-10.15
Apertura
10.15-11.00 Athanase Papadopoulos (Universite' de
Strasbourg):
La
matematica nella composizione musicale
11.15-12.45 Fabio De
Sanctis De Benedictis (Universita' di
Pisa):
Strutture formali e parametriche nella
musica del
secondo
Novecento: alcuni esempi.
13.00-14.00 Pausa 14.00-15.30 Moreno
Andreatta
(I.R.C.A.M): Introduzione
alla
formalizzazione algebrica delle strutture musicali
15.45-16.30 Franck
Jedrzejewski (CEA Saclay INSTN):
Structures
alge'briques des gammes diatoniques
16.30-16.40 Conclusioni e
prospettive
Sessione Speciale
17.00-17.45 Carlos Augusto
Agon. Presentazione delle attivita' di ricerca
e
d'insegnamento all'IRCAM (Istituto di Ricerca e
Coordinazione
Acustica/Musica) di Parigi
Riassunti degli
interventi
Athanase Papadopoulos La matematica nella composizione
musicale
In questo intervento, parler\`o
dell'importante ruolo giocato da alcune
strutture musicali
nella composizione musicale. Dar\`o degli esempi, presi da
Rameau
e da alcuni compositiori del 20-esimo secolo, in
particolare esempi
presi da Olivier Messiaen e Pierre
Boulez.
Fabio De Sanctis De Benedictis. Strutture formali e
parametriche
nella musica del secondo Novecento: alcuni esempi.
La
composizione musicale si e` sempre avvalsa di metodi di
sviluppo della
forma e del suono. Nella seconda meta' del
Novecento questa caratteristica
investe tutti
i parametri musicali, prendendo
spunto o utilizzando
procedimenti propri della
scienza e della matematica in particolare.
In
questo intervento si vogliono illustrare, in ambito compositivo, alcuni
esempi
relativi ad autori che piu' di altri si
sono mossi in questa direzione.
Attraverso
compositori come Boulez, Xenakis, Stockhausen,
Nono, Manzoni,
Berio, Maderna, Ligeti e altri,
si mostra come le serie numeriche,
la
probabilita' e la statistica, le matrici, i
frattali, l'insiemistica, la
matematica combinatoria, danno vita
a opere musicali nel senso piu' pieno del
termine.
Moreno
Andreatta. Introduzione alla formalizzazione
algebrica
delle strutture musicali
A partire dalla seconda meta'
del secolo scorso, l'approccio algebrico si
imposto come uno dei
paradigmi dominanti nella formalizzazione delle
strutture
musicali. Dopo una breve introduzione
storica sull'emergenza dei metodi
algebrici nella
composizione musicale (da Ernst Krenek a Elliott
Carter
passando per Milton Babbitt, Iannis Xenakis e
Anatol Vieru), offriremo un
primo panorama sull'applicazione
dell'algebra combinatoria (Lemma di Burnside
e teoria dell'enumerazione
di Polya) nello studio della classificazione
delle
strutture musicali (accordi,
ritmi, serie dodecafoniche,
profili
melodico-ritmici, ...). Prenderemo poi in esame
alcuni problemi teorici che
costituiscono delle
direzioni possibili nella ricerca
"matemusicale"
contemporanea, ove il neologismo esprime
l'interesse matematico di un certo
numero di
problemi teorici la cui origine
prettamente musicale. Ci
soffermeremo, in
particolare, su tre problemi che mostrano
i rapporti
complessi fra teoria della
musica, analisi musicale e composizione:
la
costruzione di canoni ritmici a mosaico e i legami
sorprendenti che queste
strutture musicali
hanno con alcune congetture tuttora
irrisolte in
matematica; il teorema dell'esacordo di Milton Babbitt e
l'utilizzazione della
trasformata di Fourier discreta in musica; l'analisi
musicale trasformazionale
di David Lewin e la
formalizzazione del concetto di "isografia forte"
nei
reticoli di Henry Klumpenhouwer attraverso
la teoria delle categorie).
Concluderemo illustrando alcune
ricerche in corso nell'Equipe Repre'sentations
Musicales
dell'Ircam sull'utilizzazione dei metodi
algebrici nel campo
dell'informatica applicata all'analisi
musicale.
Franck Jedrzejewski. Structures
alge'briques des gammes diatoniques
En ajoutant
a' des conside'rations de syme'trie la notion de
syste`me
cyclique comme corre'lat de la notion d' e'chelle bien
forme'e invente'e
par D.Clampitt et N.Carey,
on donne une de'finition des
e'chelles
diatoniques ge'ne'ralise'es pour des
tempe'raments e'gaux à un nombre
quelconque de
degre's. Pour assurer une parfaite isomorphie
entre ces
diffe'rentes notions, on
propose une rede'finition de l'arbre
de
Stern-Brocot, qui conduit au calcul des deux
intervalles constitutifs des
syste`mes bien forme's. On montre enfin
comment de'finir un e'quivalent de
la notion de gamme majeure, et
on ge'ne'ralise le chromatisme diatonise'
invente' par Ivan
Wyschnegradsky au de'but des anne'es 1920.
Sessione
Speciale
Carlos Augusto Agon Amado. Presentazione delle
attivita' di
ricerca e d'insegnamento all'IRCAM
(Istituto
di Ricerca e Coordinazione
Acustica/Musica) di Parigi
La presentazione sara' divisa in due parti.
Nella prima parte verranno
presentate le linee di ricerca delle diverse
e'quipes che lavorano all'Ircam
con un'attenzione particolare sugli aspetti
matematici e informatici
(Rappresentazioni Musicali, Analisi e sintesi del
suono, acustica delle
sale, acustica strumentale e design sonoro). Nella
seconda parte ci
soffermeremo sull'organizzazione del Master ATIAM
(Acoustique et Traitement
de l'Informatique applique' a' la musique) mettendo
in evidenza l'offerta
formativa dei vari corsi e gli sbocchi
professionali.