Cari tutti,
rispondo brevemente a quanto detto da Roberto, perche' lui non sara' presente, e perche' puo' darsi che anche io, per motivi personali ma importanti, debba andare via presto.
Condivido la stima verso Gaiffi gia' espressa da Roberto e da altri.
Il problema posto da Roberto:
... ho molti allievi bravi e promettenti a cui, come potete immaginarvi, non posso dare alcuna prospettiva. Non voglio fare ne' il difensore del proprio orticello ne' dimenticare che i miei colleghi sono molto probabilmente in una situazione identica alla mia.....
ha diverse facce: la prima di ordine generale, se e in che misura abbia senso continuare a produrre tanti legittimi aspiranti ad una carriera accademica in una situazione, per quanto riguarda le prospettive, che in Italia tende rapidamente a zero, e che diventa sempre piu' critica anche nel resto del mondo. Una variante, e' il problema se, in situazioni di penuria oggettiva, non sia evitabile che, al di sotto di una certa massa critica, un filone di ricerca tenda a svanire.
La seconda (e a questa mi sembra riferirsi piu' direttamente Roberto) riguarda quel senso di disagio impotente che personalmente proviamo quotidianamente di fronte a quelle persone giovani e socialmente fragili con cui condividiamo piu' direttamente la fatica e, a volte, l'allegria proprie di questo lavoro. Ciascuno nel rispettivo orto o orticello. Questo disagio personale, gli ortolani da orto lo sentono perfino in maniera piu' drammatica, perche' il rapporto tra "prospettive" e "quantita'+qualita'" degli aspiranti" e' stabilmente molto piccolo, mentre per gli orticelli, almeno fino ad ora, ogni tanto salta a 1 (al piu' 1/2) (ammesso poi di disporre alla fine proprio del prescelto, e di non dovere ripiegare su scelte di fortuna).
Riguardo alla eventuale chiamata di Gaiffi, indipendentemente dal ragruppamento in cui venisse infine inquadrato, vorrei proporre di convenire nel considerarla, per una volta, "chiamata di dipartimento", nel senso che non sara' "conteggiata" in fututo come "a carico" del raggruppamento ospite. Visti i tratti specifici di questo candidato non mi sembrerebbe una forzatura.
Riccardo Benedetti
Roberto Dvornicich wrote:
Carissimi,
per motivi strettamente personali ma importanti non potro' essere presente alla riunione di domani pomeriggio. Desidero quindi farvi sapere la mia opinione.
- Stimo in massima misura Giovanni Gaiffi, e considero che la sua
chiamata sarebbe un ottimo acquisto per il nostro dipartimento.
- Voto a favore di una chiamata di Giovanni Gaiffi proposta da
qualsiasi membro del dipartimento che NON faccia parte del settore scientifico disciplinare di Algebra (MAT/02).
E ora cerco di giustificare il mio atteggiamento, diciamo cosi', insolito. Il settore MAT/02 e' abbastanza piccolo del nostro dipartimento. Non piu' piccolo della media, intendiamoci, ma comunque con risorse limitate; non e' neanche l'unico con risorse limitate, quindi spero che molti altri colleghi, che vivono in situazioni analoghe, capiranno le mie riserve.
Le mie riserve: Giovanni Gaiffi, ricercatore molto brillante, non svolge ricerche attinenti a quelle (poche) esistenti attualmente nel Dipartimento di Matematica nel settore MAT/02. La sua interdisciplinarita' lo rende appetibile a tutto il dipartimento, ma non in particolare alle persone gia' presenti nel dipartimento che fanno parte del mo settore. E' ovvio che la sua chiamata contribuirebbe soprattutto ad un arricchimento in particolare del mio settore, e certo di questo non potrei essere che lieto. D'altra parte, devo considerare che contribuirebbe anche ad un'ulteriore parcellizzazione del mio settore.
Detto chiaramente fra noi: Gaiffi mi piace, ma ho molti allievi bravi e promettenti a cui, come potete immaginarvi, non posso dare alcuna prospettiva. Non voglio fare ne' il difensore del proprio orticello ne' dimenticare che i miei colleghi sono molto probabilmente in una situazione identica alla mia. Ma non posso certo essere il PRIMO proponente di una richiesta che, assegnando un nuovo posto di ruolo al settore MAT/02, rischia implicitamente, anche se certo non per volonta' di nessuno, di allontanare di molto anche le poche possibilita' che ci sono per questi bravi allievi.
Credo di poter confidare nella vostra comprensione delle mie ragioni per non desiderare un mio coinvolgimento in prima persona nella chiamata di Gaiffi. Detto questo, ribadisco pero' che, per il bene del dipartimento, il mio voto e' a favore.
Roberto Dvornicich
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