Caro Mario,

Grazie per il resoconto e mi scuso per non aver potuto partecipare. 
La decisione di procedere raccogliendo dati mi sembra molto valida. 
Anche per il settore di logica ci sono vari giovani estremamente validi, tra cui Matteo Viale, che sarebbe 
adatto ad un posto di associato. Ti rimando l'email che ti avevo mandato tempo fa. Oltre a Matteo, solo tra i 
miei ex studenti, ci sono almeno 4 giovani maturi per un posto di ricercatore (3 lavorano attualmente all'estero). 
Ti faro' avere i curricula. 

Alessandro Berarducci 
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Caro Direttore, 

sul sito http://areeweb.polito.it/didattica/polymath/htmlS/Interventi/DOCUMENT/Fubini/PremioFubini2010.htm
è comparsa la relazione conclusiva della commissione del Premio Fubini 2010. La ricopio qui sotto.  
Ha vinto Matteo Viale, un ex studente del nostro dipartimento, poi perfezionatosi a Torino e a Parigi. 
Viale aveva precedentemente vinto anche il prestigioso Sacks Prize.  

Alessandro Berarducci 

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Premio Guido Fubini 2010

La Giuria del premio Fubini 2010, composta da Luigi Salce, Edoardo Sernesi e Carlo Toffalori, nella sua valutazione dei candidati ha tenuto conto in modo particolare dei due requisiti richiesti esplicitamente nel bando del premio, ovvero che essi:
1) siano giovani matematici, ed inoltre
2) abbiano dato contributi scientifici di rilievo riconosciuti a livello internazionale.
La Giuria ha quindi dato particolare importanza al fatto che un candidato soddisfi ad entrambi i requisiti.

I sette candidati al premio si possono ripartire in due gruppi.
Al primo gruppo appartengono tre ricercatori (Fantechi, Manetti e Russo) che si trovano vicino  al limite massimo consentito di 45 anni e che hanno cominciato la loro attività scientifica all'inizio degli anni '90. Essi presentano una ottima produzione scientifica, con punte di vera eccellenza nel panorama mondiale della geometria algebrica; essi non soddisfano per altro propriamente al primo dei due requisiti su ricordati.
Al secondo gruppo appartengono gli altri quattro ricercatori (Carlini, Curi, Ghigi e Viale) che sono da quattro ad otto anni più giovani dei precedenti tre matematici e che hanno iniziato la loro attività scientifica circa un decennio più tardi. Questi candidati presentano una produzione scientifica naturalmente meno consistente dal punto di vista quantitativo, ma pure di qualità molto buona, con una punta di eccellenza a livello mondiale nel campo della logica, settore della teoria degli insiemi.

Si tratta di due gruppi di matematici eterogenei dal punto di vista della carriera e della consistenza della produzione scientifica, quindi non facilmente confrontabili. Inoltre del primo gruppo fanno parte tre matematici a loro volta difficilmente confrontabili per l'elevata qualità della loro produzione e l'ampio spettro degli argomenti da loro complessivamente trattati. La Giuria conviene comunque di concentrarsi su due candidati, uno per gruppo, rispettivamente Fantechi e Viale.
Barbara Fantechi ha ricevuto vari riconoscimenti internazionali molto importanti, quali ad esempio quello di essere invitata come conferenziere generale al Congresso Europeo di Matematica del 2000 a Barcellona. La sua reputazione scientifica la colloca ai massimi livelli tra i geometri algebrici in attività, in virtù di risultati divenuti famosi in tale settore; primi fra tutti quelli ottenuti nel lavoro del 1997 con Behrend sulla classe fondamentale di "stacks" di moduli, che costituisce una pietra miliare nella moderna geometria enumerativa e che ha ricevuto un numero altissimo di citazioni negli ultimi 13 anni.

Matteo Viale ha  ha conseguito il dottorato in logica in co-tutela tra l'Università di Torino e l'Université Paris 7-Denis Diderot nel 2006 e nello stesso anno ha vinto il Sacks Prize della Association of Symbolic Logic per la migliore tesi di dottorato in logica nel mondo. Egli ha provato che il Proper Forcing Axiom implica la Singular Cardinals Hypothesis, risolvendo un problema su cui i migliori ricercatori in teoria degli insiemi erano impegnati da venti anni. Viale, con i principi combinatorici di aritmetica dei cardinali che ha sviluppato, ha dato contributi decisivi alla teoria degli insiemi che si inseriscono nelle problematiche avviate da Paul Cohen nel lavoro degli anni '60 sull'ipotesi del continuo che gli valse la medaglia Fields.

Per quanto sopra esposto, la Giuria, pur ritenendo entrambi i candidati Barbara Fantechi e Matteo Viale meritevoli del premio Fubini, propone che il premio venga attribuito a Matteo Viale, il quale, in virtù della sua giovane età, sembra meglio corrispondere agli obiettivi per cui il premio è stato istituito.

Luigi Salce
Edoardo Sernesi
Carlo Toffalori

10 giugno 2010




  


Il giorno 23/lug/10, alle ore 17:10, Mario Salvetti ha scritto:

Cari colleghi,

ecco il breve resoconto della riunione della Commissione Sviluppo.

1. Preso atto:
 (i) dei punti "virtuali" che abbiamo al momento (home page del
Rossi)    
 (ii) del fatto che probabilmente arriveranno alla Facolta' 15-16
posti, decisi dal Senato;
 (iii) che il Consiglio di Amministrazione ha rinviato l'approvazione
di tali posti;
 (iv) che agli inizi di settembre ci sara' una riunione della
Commissione Personale di Facolta', che dovrebbe discutere della
distribuzione dei posti tra i Dipartimenti;

si e' aperta la discussione.


2. Si e' convenuto che le aree che si propongono per nuovi posti
"dimostrino" in qualche modo l'esistenza di candidati molto validi.

Cito in maniera estremamente sintetica alcuni interventi. E' chiaro che
ogni intervento e' stato piu' complesso, ma spero di sintetizzarli in
maniera non distorta. La convergenza sul punto 3 successivo e' stata
unanime.


- Viola ha proposto un nome preciso (Marcovecchio);

- Broglia ha proposto una sorta di pre-selezione tipo quella che si fece
per gli associati, eventualmente con seminari;

- Bini ha posto l'accento anche sulla didattica, che dice molto pesante
per il suo gruppo e che potrebbe aggravarsi in futuro, e richiede in
prospettiva (forse non per questa tornata) un posto;

- Pardini ha rilevato come in certi settori, come in Geometria (pur
restringendosi a sottosettori come la Geometria Algebrica) ci siano
molte persone valide, molte piu' dei posti, e fare i seminari
risulterebbe complicato;

- Abate si e' associato all'intervento precedente, ribadendo fra l'altro
che organizzare seminari porrebbe delle difficolta' non banali;

- Pratelli ha rilevato la pesantezza della didattica nel suo settore, e
propone (per il suo settore) la possibilita' di esplorare un
trasferimento di associato, o meglio una chiamata di persone che abbiano
l'idoneita'.



3. In conclusione si e' convenuto di aprire, si potrebbe dire, una "fase
di raccolta dati" sulla base di curricula: in pratica, ogni componente
della Commissione Personale mi puo' mandare i curricula delle persone
che lui ritiene all'altezza di un concorso di ricercatore a Pisa; alcuni
"candidati" hanno gia' cominciato a mandarmi i loro curricula, sotto
indicazione di qualcuno della commissione. Qualcuno della commissione ha
"aggiunto" anche lettere di raccomandazione di studiosi del proprio
settore.


Ovviamente, raccolgo anche i curricula di quelli che sono gia'
ricercatori (idonei o non idonei ad associato) e che vorrebbero venire a
Pisa.


Faccio una cartella (sia elettronica che cartacea) e direi che la
cartella elettronica puo' essere "pubblicizzata" ai membri della
commissione (al ritorno dalle ferie).




4. Il quadro si chiarira' meglio a settembre, quando vedremo
 (i) quanti posti ci vengono assegnati;
 (ii) se e' possibile "commutare" un concorso di ricercatore con altre
operazioni, ad esempio un trasferimento.


Si e' brevemente accennato anche al fatto che alcuni membri del
dipartimento potrebbero fra breve risultare vincitori di idoneita'; ma
su questo si e' convenuto che risulta troppo complicato aprire ora una
discussione nel merito senza conoscere l'esito dei concorsi.


Saluti,

Mario Salvetti









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