Cari colleghi,
Vi inviamo il resoconto del Senato Accademico straordinario di venerdi’ 23/4.
Il
senato e’ stato convocato principalmente per definire le azioni da
intraprendere relativamente ai prepensionamenti in modo da permettere il bando
di nuovi posti da ricercatore e l’assunzione degli stabilizzandi
tecnico-amministrativi. In particolare si e' esaminata la proposta della
Commissione Sviluppo riunitasi martedi' passato in cui si sono analizzate le
possibili risorse liberatesi dopo il piano di incentivazione prepensionamenti.
Vi ricordiamo che la legge prevede che, nelle nuove assunzioni, il 60% del
budget sia riservato a posti di ricercatore. La manovra perseguita ha
l'obiettivo di trovare le risorse necessarie a bandire 68 posti da ricercatore
a tempo indeterminato permettendo al contempo l'assunzione scaglionata degli
stabilizzandi vincitori di concorsi per personale tecnico-amministrativo (89) e
la chiamata degli idonei dei concorsi passati.
Le domande di prepensionamento di professori ordinari e associati sono state 26
e quelle di ricercatori e assistenti 45, per un risparmio complessivo di spesa,
per i prossimi anni, di circa 15 milioni. Questa cifra, nell’incertezza
dell'importo dell'FFO (compresa la ripartizione della quota aggiuntiva del 7%),
non darebbe garanzia di poter fare l’operazione complessiva (visti i tempi
necessari tra bandi, espletamenti di concorsi ed assunzioni e' necessario
restare sotto la quota del 90% non solo per questo anno). La proposta della
commisione e' stata quindi quella di applicare il prepensionamento a tutti i
ricercatori e assistenti con 40 anni di contribuzione. Questo porterebbe ad un
ulteriore risparmio di 6 milioni circa, che consentirebbe di fare tutta
l’operazione (68 ricercatori +89 stabilizzandi+ idonei) con ragionevole
sicurezza (ovviamente scaglionando le prese di servizio).
La proposta e' stata portata in senato gia' con l'approvazione all'unanimita'
(o quasi) dei componenti della Commissione: a questo punto la discussione in
senato e' stata limitata agli interventi di coloro che non erano presenti in
commissione. In particolare la sottoscritta ha espresso la sua contrarieta',
non certo per una manovra che finalmente porta a nuovo reclutamento, ma per un
atto, come il prepensionamento coatto dei ricercatori ed assistenti che non
hanno aderito all'incentivazione, che a priori non entra nel merito e decreta
l'allontanamento arbitrario dal servizio di personale docente. Allo stesso modo
altri due interventi hanno a loro volta criticato non i fini (piu' che
legittimi) della manovra ma i principi toccati dalle sue modalita'.
Alla fine il senato ha approvato a larga maggioranza la proposta della
Commissione che e' stata portata stamani all'esame del CdA. Il CdA e' l'organo
che provvedera' a deliberare la sua messa in atto definitiva. Si sottolinea che
nella delibera e' stato esplicitamente dichiarato che OGNI risorsa liberata
sara' investita nel reclutamento.
Come ulteriore punto all'ordine del giorno si e' discusso dell'imminenza o meno
dell'approvazione del disegno di legge sul nuovo assetto dell'Universita'
(adesso in commissione del senato) in relazione alla tempistica di indizione
delle elezioni per il rinnovo delle cariche accademiche. Come forse saprete
questo compito da Statuto compete al decano dell'Universita' (per la carica
rettorale) e/o ai decani delle singole facolta' (per le rimanenti). Nella
discussione e' stato sottolineato come nella versione attuale il disegno di
legge preveda che quando esso entrera’ in vigore le cariche accademiche vengano
prorogate per un transitorio in attesa della istituzione dei
nuovi organi. In particolare le cariche in scadenza a ottobre (per esempio
quelle di Preside) potrebbero, se la legge esce prima, essere prorogate e non
esistere
piu’ nel nuovo assetto. Visti i problemi insiti in una possibile approvazione e
non del disegno di legge la discussione e' stata abbastanza articolata ed alla
fine si e' convenuto di raccomandare ai decani di indire le elezioni per il
rinnovo delle cariche a partire da settembre, quando, presumibilmente, sara’
piu’ chiaro l’iter della legge.
Saluti
Maria Stella Gelli Roberto Barbuti