Cari colleghi, essendo fuori sede da qualche giorno per intervenire ad un convegno non ho potuto partecipare al senato tenutosi ieri (lo stesso per quello di settembre purtroppo). Vi invio il resoconto ricevuto da Barbuti, spero riusciate a riceverlo correttamente (qui ho qualche problema di posta).
Saluti Maria Stella Gelli
---------- Forwarded message ---------- Date: Tue, 12 Oct 2010 17:22:50 +0200 From: Roberto Barbuti barbuti@di.unipi.it To: "cdd@di.unipi.it" cdd@di.unipi.it Cc: Maria Stella Gelli gelli@dm.unipi.it, "alvaro@ec.unipi.it" alvaro@ec.unipi.it, "rossi@df.unipi.it" rossi@df.unipi.it Subject: Resoconto senato accademico del 12/10/10
Cari colleghi
Oggi si e’ tenuto il mio *ultimo* senato accademico. Dalla prossima riunione Maria Stella (che oggi era in missione) ed io saremo sostituiti da Giuseppe Buttazzo e Sergio Rocchi.
Il primo evento della mattinata e’ stato il brindisi per festeggiare il nuovo rettore. Sia Marco Pasquali che Massimo Augello hanno detto due parole sul passato e sul futuro. Abbiamo saputo (con mio grande dispiacere) che Mattia Caraviello, factotum del rettorato e che molti di voi conoscono, andra’ in pensione prima della fine dell’anno. E’ stato salutato molto calorosamente.
I punti caldi del senato hanno riguardato la protesta e il reclutamento.
Per quanto riguarda la protesta contro il DDL, il senato ha ricordato che le lezioni non possono iniziare dopo il 5 novembre perche’ l’anno accademico sarebbe invalido. Ha ricordato inoltre che la programmazione didattica e’ un atto dovuto delle facolta’ e che il preside puo’ farla anche con un suo provvedimento per salvare l’anno. Ha deliberato una serie di deroghe ai regolamenti per permettere lo svolgimento di lezioni ed esami in un periodo necessariamente ridotto: diminuzione del periodo tra appelli, diminuzione del tempo per i contratti. ...
Per quanto riguarda il reclutamento ha deliberato la richiesta al CdA di bandire 15 posti da ricercatore in aggiunta ai 69 gia’ decisi. Vi ricordo che il senato aveva gia’ deliberato di bandire 85 posti da ricercatore. Con i 15 posti aggiuntivi si arriverebbe a 84, che e’ il massimo permesso attualmente dai punti budget dell’ateneo. Ha inoltre chiesto al CdA, alla luce dei pensionamenti inattesi che si sono avuti dopo l’estate, di valutare la possibilita’ di revocare i pensionamenti dei ricercatori con 40 anni di anzianita’ di contribuzione. Il CdA valutera’ se i risparmi ottenuti con i soli prepensionamenti volontari saranno sufficienti a coprire le spese del reclutamento, in questo caso i prepensionamenti coatti potrebbero essere revocati.
E’ arrivata, ad alcuni rettori, da parte della Commisisone di Garanzia degli Scioperi, una lettera in cui si richiedono informazioni sulla legittimita’ degli atti relativi alla protesta in atto (allegato pdf)
Cari saluti
Roberto Barbuti