A parte le consuete discussioni/lamentele/barzellette sulle abilitazioni
che hanno occupato meta' del tempo della riunione, si e' discusso
dell'eventualita' della candidatura di un ricercatore nel Consiglio di
Amministrazione. A breve bisognera' eleggere i quattro docenti interni,
in pratica senza vincoli di fascia o di area. Il prossimo CdA decidera',
per esempio, sulla programmazione del personale e avra' l'opportunita'
di instradare il processo di riorganizzazione dell'ateno. Che le ragioni
dei ricercatori siano rappresentate direttamente da qualcuno che le
conosce di persona e' sembrato molto opportuno. Realisticamente, sara'
l'ultima volta che un ricercatore avra' la possibilta' di sedere in CdA.
L'unica candidatura emersa tra i ricercatori e' quella di Giovanni Stea,
che si farebbe avanti se ci fossero ragionevoli possibilita' di
successo. Non ritiene opportuna una candidatura "di bandiera". Ha
chiesto ai partecipanti alla riunione di informarsi tra i colleghi per
verficare se tale interesse esiste. Io ero li e chiedo.
Ora, votereste per Stea? Io si, lo conosco, e' trasparente, ragionevole,
attivo; rompiballe e testardo il giusto; non piu' corporativo del
necessario. Tutte qualita' che in CdA pesano. Credo che possa avere il
voto anche di molti non ricercatori. L'elezione di Simone Capaccioli in
Senato, in un contesto analogo, ha dimostrato che e' una candidatura
assolutamente realistica.
Mi potete mandare una brevissima risposta in cui mi dite cosa ne
pensate? Non chiedo certo un indicazione irreversibile di voto, solo
cosa ne pensate.
Ciao, Max